Diagnosi di infarto intestinale

Si é verificato in famiglia un caso di infarto intestinale, su persona di 42 anni, con conseguente asporto totale del tenue. La ragazza e' stata operata dopo 6 giorni dal ricovero in pronto-soccorso, in seguito a colica intestinale violentissima. Domanda: in caso di infarto intestinale (blocco della vena mesenterica) entro quanto tempo occorre intervenire per salvare almeno parte del tenue? Per quanto riguarda la diagnosi: una colica violentissima su paziente giovane, con anamnesi di intestino già compromesso da radiazioni pregresse, può essere un indicatore probabile di infarto oppure occlusione intestinale? Che cosa richiede la diagnosi in questi casi (TAC, ecografia, palpazione)? E' stato corretto curare la paziente con Buscopan prima di individuare le cause possibili della colica intestinale?
Grazie
Luigi Bellato
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74


>> E' stato corretto curare la paziente con Buscopan prima di individuare le cause possibili della colica intestinale? <<

Probabilmente sta cercando di capire se vi è stato un ritardo nella diagnosi. E su questo non posso intervenire. Quello che le posso dire che non è facile fare immediata diagnosi di infarto intestinale soprattutto in una persona di 42 anni (anche con le problematiche riferite) ed ovviamente i primi sintomi di dolore addominale sono stati interpretati come disturbi da colica e trattati con antispastici. Solo la successiva evoluzione clinica e l'esame diretto del paziente può indirizzare ad una patologia più impegnativa e, quindi, ad accertamenti più mirati.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Purtroppo la diagnosi di infarto intestinale non è facile. 'intestino tenue è un organo molto sensibile all'ischemia (in realtà lo sono tutti gli organi) e la necrosi dei tessuti interviene a distanza di poche ore dall'evento infartuate.nelcasodella paziente l'occlusione difficilmente è stata acuta poiché altrimenti l'intervento sarebbe certamente stato condotto prima che trascorressero tutti quei giorni. Per quanto riguarda gli esami certamente (ma senza un sospetto clinici chiaro non sempre si fa) una angioTC avrebbe potuto dare orientamenti. È ovvio che solo conoscendo in maniera approfondita gli accadimenti è possibile esprimere corretti pareri.

Dr. Roberto Rossi

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