Tumore glomico letto ungueale alluce sinistro
Buongiorno,
verso metà ottobre il piede sinistro si è stato gonfiato e poco dopo è partito un fortissimo dolore all'unghia dell'alluce. Nei giorni seguenti tra il letto ungueale e l'unghia (dell'alluce sinistro) si è formato un ammasso di pus e siero, causando l'alzamento dell'unghia. Nonostante facesse un male allucinante, non ci ho dato troppa importanza e ho lasciato perdere, non ho chiamato neanche il medico di famiglia.... Anche perchè avevo paura di cosa mi potesse fare: odio andare dal dottore e ho un'enorme paura di soffrire e stare male, sono una fifona di prima categoria per questo ahahah... Però dopo due settimane i miei genitori mi hanno obbligata ad andare dal medico, il quale mi ha mandato dal chirurgo per decidere come rimuovere il tutto. Il chirurgo, non sapendo cosa fosse e non riuscendo neanche a vedere bene attraverso l'unghia, ha pensato fosse entrato un corpo estraneo o che si fosse formato un ascesso del letto ungueale (anche se molto strano alla mia età). Ha quindi deciso di sottopormi a una biopsia per poter analizzare "la cosa" situata sotto l'unghia. Per cui in data 31 ottobre 2014 mi hanno operata. Il chirurgo ha asportato l'intera unghia, ha pulito e rimosso parte del letto ungueale e ha scoperto la presenza di un granuloma. Questo lo ha tagliato a metà e ha mandato la metà tolta ad analizzare. Ieri è arrivato il referto e mi hanno comunicato che si tratta di un tumore glomico che si attacca all'osso abbastanza raro, soprattutto poiché situato sull'alluce del piede e non su un dito della mano (come solitamente accade). Ora non si sa bene come procedere, il chirurgo non conoscendo bene questo tipo di tumore ha chiesto il consulto di un ulteriore dottoressa, specializzata in chirurgia della mano. Ella mi ha consigliato di aspettare sei mesi sotto osservazione e vedere se vi è recidiva. Se questo dovesse succedere allora si riopererà e si asporterà l'intero tumore. Secondo voi è giusto?! Cioè, visto che il chirurgo ha già detto di non aver rimosso l'intero tumore, ma solo una metà, è giusto aspettare se ci sia o meno recidiva? Insomma se una parte del tumore è ancora dentro, c'è una buona probabilità che ricresca, no? Non sarebbe meglio rimuovere direttamente la metà mancante? Se fra sei mesi devo rioperarmi la ferita sarà già guarita e io dovrò passare nuovamente delle settimane infernali. Inoltre ho gli esami per il diploma e per la maturità integrata, non posso permettermi di stare male. È la soluzione migliore aspettare e tenerlo sotto osservazione o dovrei operarmi subito? Inoltre è meglio chiedere un consulto secondario?
Grazie mille per l'attenzione e buona giornata.
Utente 364149 :-D
verso metà ottobre il piede sinistro si è stato gonfiato e poco dopo è partito un fortissimo dolore all'unghia dell'alluce. Nei giorni seguenti tra il letto ungueale e l'unghia (dell'alluce sinistro) si è formato un ammasso di pus e siero, causando l'alzamento dell'unghia. Nonostante facesse un male allucinante, non ci ho dato troppa importanza e ho lasciato perdere, non ho chiamato neanche il medico di famiglia.... Anche perchè avevo paura di cosa mi potesse fare: odio andare dal dottore e ho un'enorme paura di soffrire e stare male, sono una fifona di prima categoria per questo ahahah... Però dopo due settimane i miei genitori mi hanno obbligata ad andare dal medico, il quale mi ha mandato dal chirurgo per decidere come rimuovere il tutto. Il chirurgo, non sapendo cosa fosse e non riuscendo neanche a vedere bene attraverso l'unghia, ha pensato fosse entrato un corpo estraneo o che si fosse formato un ascesso del letto ungueale (anche se molto strano alla mia età). Ha quindi deciso di sottopormi a una biopsia per poter analizzare "la cosa" situata sotto l'unghia. Per cui in data 31 ottobre 2014 mi hanno operata. Il chirurgo ha asportato l'intera unghia, ha pulito e rimosso parte del letto ungueale e ha scoperto la presenza di un granuloma. Questo lo ha tagliato a metà e ha mandato la metà tolta ad analizzare. Ieri è arrivato il referto e mi hanno comunicato che si tratta di un tumore glomico che si attacca all'osso abbastanza raro, soprattutto poiché situato sull'alluce del piede e non su un dito della mano (come solitamente accade). Ora non si sa bene come procedere, il chirurgo non conoscendo bene questo tipo di tumore ha chiesto il consulto di un ulteriore dottoressa, specializzata in chirurgia della mano. Ella mi ha consigliato di aspettare sei mesi sotto osservazione e vedere se vi è recidiva. Se questo dovesse succedere allora si riopererà e si asporterà l'intero tumore. Secondo voi è giusto?! Cioè, visto che il chirurgo ha già detto di non aver rimosso l'intero tumore, ma solo una metà, è giusto aspettare se ci sia o meno recidiva? Insomma se una parte del tumore è ancora dentro, c'è una buona probabilità che ricresca, no? Non sarebbe meglio rimuovere direttamente la metà mancante? Se fra sei mesi devo rioperarmi la ferita sarà già guarita e io dovrò passare nuovamente delle settimane infernali. Inoltre ho gli esami per il diploma e per la maturità integrata, non posso permettermi di stare male. È la soluzione migliore aspettare e tenerlo sotto osservazione o dovrei operarmi subito? Inoltre è meglio chiedere un consulto secondario?
Grazie mille per l'attenzione e buona giornata.
Utente 364149 :-D
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Gentile Signora,
se l'asportazione è stata parziale, la recidiva è scontata.
Il motivo per aspettare, potrebbe essere più che altro legato al fatto che è preferibile rimuovere la neoformazione solo dopo che i tessuti circostanti sono tornati pressochè normali.
Infatti, per almeno 2-3 mesi dal primo intervento, è presente un tessuto cicatriziale duro o compatto, che potrebbe complicare l'asportazione completa (questa volta) del tumore glomico.
Buona giornata.
se l'asportazione è stata parziale, la recidiva è scontata.
Il motivo per aspettare, potrebbe essere più che altro legato al fatto che è preferibile rimuovere la neoformazione solo dopo che i tessuti circostanti sono tornati pressochè normali.
Infatti, per almeno 2-3 mesi dal primo intervento, è presente un tessuto cicatriziale duro o compatto, che potrebbe complicare l'asportazione completa (questa volta) del tumore glomico.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
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