artrosi

Da più di un anno ho un dolore quasi costante al dorso e palmo della mano sinistra che sembra originarsi dalla base della falange prossimale del mignolo e si irradia tra il metacarpo del mignolo e quello dell'anulare fino al polso e l'avambraccio. Soffro di artrosi cervicale e questo ha indirizzato la diagnosi verso la radicolopatia cervicale. Suffragata quest'ultima da una risonanza magnetica. Però i trattamenti farmacologici e fisioterapici ai quali mi sono sottoposto non hanno sortito alcun beneficio. Da due mesi sto assumendo i seguenti farmaci : Palexia 50mg,Algix 60 mg. e Micronil Dol. Il dolore alla mano si è leggermente attenuato ma non risolto. Su consiglio del neurochirurgo, ho anche assunto Lirica 75 mg per due mesi, senza risultati soddisfacenti. Le analisi ematologiche, radiologiche ed ecografiche , alla mano ed al polso, hanno evidenziato la presenza di artrosi, ma non di Artrite rematoide, e la presenza di una micro frattura allo stiloide ulnare. Inoltre, l'esame di Elettromiografia all'arto interessato, evidenzia segni di compressione del nervo ulnare tali però da non ritenere necessario, almeno per il momento, l'intervento chirurgico. Ho pensato ad una infiammazione dei tendini delle dita, causata da una recente attività fisica in palestra. Sono mancino e il dolore stà limitando fortemente la mia manualità. Tra l'altro da qualche giorno avverto una analoga sintomatologia, seppur molto lieve, anche alla mano destra. Cosa posso fare ? Mi consiglia di fare una risonanza magnetica alla mano ? A quale centro medico posso rivolgermi ? Vivo a Foggia, dove mi consiglia di recarmi per avere un consulto ?
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

il neurochirurgo, purtroppo, non ha una visione di insieme della mano, per cui valuta solo la componente neurologica.

Eventuali e molto spesso presenti patologie associate, nella stessa mano, sono valutabili solo dallo specialista.

La compressione del nervo ulnare al gomito può non essere trattata chirurgicamente ma solo a patto che, non solo il dato EMG sia tranquillizzante, ma anche la sintomatologia clinica sia sfumata e intermittente.

Infatti, se le parestesie sono molto frequenti o addirittura c'è una costante ipo-estesia di mignolo e metà anulare, magari accompagnata da facile stancabilità della mano nei movimenti ripetiti (muscoli intrinseci), l'intervento diventa necessario, onde evitare poi danni muscolari difficili da gestire.

Non bisogna, cioè, aspettare che il problema diventi più grave, perchè dal momento in cui si effettua l'intervento di decompressione e neurolisi al gomito, poi passano mesi perchè le fibre nervose giungano a destinazione (muscoli intrinseci).

Buona giornata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale