Dito bloccato

Buongiorno,
Attorno a Natale cadendo sciando ho sbattuto la mano destra, nello specifico anulare e mignolo, sulla racchetta. Sono andata in pronto soccorso in quanto subito mi sono gonfiata e le due dita nel giro di un'ora completamente nere. Mi viene detto che è solo una distorsione alla falange dell'anulare, e che sarebbero bastati 10gg di stecca e poi avrei potuto cominciare a muoverlo senza nemmeno tornare a farmi controllare. Dopo il tempo suddetto tolgo la stecca e sono ancora molto gonfia, quindi per tranquillità mia torno a farmi visitare, questa volta privatamente da un chirurgo della mano, che mi dice che la stecca come mi era stata messa (dritta) era sbagliata e mi ha fatta infiammare. Controlla i raggi e conferma che non c'è niente di rotto, e mi stecca nuovamente stavolta con il dito piegato dandomi appuntamento 8 giorni dopo. Al successivo controllo il dito anulare e ancora più gonfio, mi stecca ancora sempre con il dito piegato e nonostante io tenti ripetutamente di avere spiegazioni vengo scaricata con un "i legamenti hanno subito un trauma". Ma se non è rotto, il senso di continuare a tenerlo bloccato? Presa da questi dubbi chiedo qualche giorno dopo un consulto ad un altro specialista della mano che mi dice che sono a rischio operazione se non comincio a muoverlo, perché i tendini hanno aderito alla loro guaina e sono in rischio blocco cronico. Mi da esercizi da fare a casa a "freddo" per una settimana, reputando tutti quelli in acqua calda/fredda ecc inutili. Nel frattempo il dito è ancora più gonfio. Io sto sto facendo questi esercizi da 4 giorni ma non vedo alcun miglioramento se non quando appunto provo a farli in acqua tiepida, solo li riesco a muoverlo forse di un paio di mm, in ogni caso non riesco né a stenderlo ne a piegarlo. Inoltre è apparso un ematoma in corrispondenza delle falangi da quando ho iniziato la riabilitazione. Ci sono controlli più approfonditi che posso fare? Esercizi più mirati? Specialisti più appropriati a cui potermi rivolgere?
Grazie mille
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

non so se c'è stata o meno lesione legamentosa (in tal caso andava riparata chirurgicamente).

Ora, la rigidità articolare richiede kinesi terapia attiva e passiva (senza pallina) 3 volte al giorno.

Gli esercizi vanno eseguiti dal paziente, ma deve farsi spiegare di persona come farli.

Buon pomeriggio.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Grazie dottore, riguardo la lesione non lo so nemmeno io, in quanto è stata ipotizzata ma mai accertata.

Grazie per il consulto
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.
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