Fili di kirschner storti

Buongiorno, un paio di settimane da mi ero rotto il quinto metacarpo della mano destra, mi hanno fatto un intervento mettendomi 3 fili di kirschner. Uno lo hanno messo male e hanno dovuto rimuoverlo subito lasciandomene due, nonostante abbiano detto che era fondamentale quel terzo. Dall'operazione ho una stecca che da appoggio solo a mignolo e anulare. Dall'ultima volta che mi hanno cambiato la medicazione (terza volta che me la cambiavano, giorno 7 marzo) ho cominciato ad avere dolori forti fino a ieri e mi sono appena accorto che uno dei fili si è completamente storto all'esterno e l'altro sembra essere entrato più in profondità. Il 15 dovrebbero cambiare di nuovo la medicazione e il 25 dovrei fare dei raggi. La mia domanda è, mi devo allarmare e andare subito a farmi controllare o queste anomalie non sono preoccupanti? Io, sinceramente, eviterei il più possibile l'ospedale perché i medici che mi hanno seguito mi hanno trattato eccessivamente in malo modo. Grazie dell'attenzione.
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Dr. Sandro Reverberi Ortopedico, Medico fisiatra, Anestesista, Chirurgo della mano 95 7
I fili di Kirschner vengono spesso piegati all'estremità che esce dalla cute, proprio per evitare che col tempo possano penetrare all'interno della cute e rendere quindi difficile la loro estrazione. Esistono degli strumenti (pinze o altro) costruiti appositamente per piegare i fili. Da quello che Lei dice, dovrebbe quindi essere normale quello che ha riscontrato. D'altra parte i fili sono metallici e si piegano solo esercitando una forza importante. Sulla causa del dolore, che prima non aveva, bisognerebbe fare delle indagini : potrebbe essere il filo penetrato nella cute a dare fastidio (dovrebbe dare una sensazione di puntura), oppure ci potrebbe essere una irritazione meccanica o una infezione attorno ai fili. Se ha un dolore importante, torni dal Medico che l'ha operato ; lui può aiutarla meglio di ogni altro, conoscendo non solo la frattura ma anche come erano stati posizionati i fili originariamente.

Dr. Sandro Reverberi

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Utente
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I fili inizialmente erano piegati a formare una "L", ma adesso uno dei due si è completamente storto e forma una "C". Per quanto riguarda i dolori ora come ora non sono più presenti, ma prima erano particolarmente forti e sì, davano una sensazione di puntura. La mia paura è, perciò, che il filo che è entrato più in profondità abbia creato qualche problema con la sensibilità della mano e, dal momento che sono un aspirante chirurgo, questo potrebbe completamente rovinarmi la vita
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Dr. Sandro Reverberi Ortopedico, Medico fisiatra, Anestesista, Chirurgo della mano 95 7
Per poter rispondere correttamente bisognerebbe avere informazioni più precise:
-il filo che inizialmente era piegato a L ed ora forma una C, si è piegato realmente o è uscito di più e quello che prima sembrava una L era una C, solo che una parte della C era interna e non visibile?
-ha visto le radiografie nelle diverse proiezioni e i fili erano diritti (a parte l'estremità piegata a L) oppure uno dei due era già piegato a formare una C?
-i fili sono di diametro molto sottile o sono di una misura superiore a 1,5 mm?
Per potersi piegare "spontaneamente" i fili dovrebbero essere molto sottili. Se sono di misura superiore a 1,5 mm è difficile che si pieghino, specie se sono 2 e se Lei ha tenuto la mano immobilizzata nella stecca. E' molto più facile che si muovano lungo il loro asse longitudinale. Se i fili fossero molto sottili invece, è possibile che le forze che agiscono sui frammenti siano in grado di piegarli ; ma la piega in questo caso dovrebbe essere morbida. E' difficile che la piega abbia una forma di C con un raggio ristretto. Il filo penetrato poi potrebbe dare problemi, anche se raramente. In ogni caso, come le avevo già suggerito prima, ritorni dal Chirurgo, gli faccia presente i disturbi che lamenta e chieda dei chiarimenti ai suoi dubbi : è un suo diritto di paziente ed è un dovere del Medico informarla. E' interesse del Medico fare in modo che i pazienti guariscano bene. Molto probabilmente, dopo averla visitata, le farà rifare le radiografie per vedere se e come si siano spostati i fili e se si sia verificato o no uno spostamento a livello della frattura. Alla fine un chiarimento farà bene ad entrambi.
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Utente
Utente
Effettivamente i fili sono troppo spessi per piegarsi facilmente e riguardando la radiografia ha ragione sul fatto che è semplicemente uscito quel minimo dalla mano. Per quanto riguarda il filo penetrato spero che lei abbia ragione e che io sia semplicemente entrato nel panico. La ringrazio di cuore per il consulto. Dopodomani dovranno rifarmi la medicazione e li avviserò dei miei dubbi e se Lei gradisce La informerò su come mi risponderanno
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Dr. Sandro Reverberi Ortopedico, Medico fisiatra, Anestesista, Chirurgo della mano 95 7
Certamente. Sarà utile non solo a me ma anche ad altri pazientii che potrebbero avere problemi simili
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Utente
Utente
Ho appena finito la visita. Ho spiegato i miei dubbi al medico e quando abbiamo tolto la medicazione era palese che un filo fosse uscito di almeno due centimetri e avesse ruotato, mentre l'altro filo era penetrato di qualche millimetro. Nonostante questo la guarigione sta andando parecchio bene a loro parere e questi movimenti dei fili sono stati causati sia dalla fasciatura precedente che da piccole contrazioni muscolari. In conclusione i dolori che ho avuto sono stati conseguenza della rotazione di uno dei due fili che ha forma ricurva, anche se ciò non avrà conseguenze sulla salute della mia mano. Comunque il 25 del mese dovrò fare dei raggi e, nel caso il giudizio del medico che ho appena riportato si riveli errato, riporterò qua le novità. Grazie ancora per l'attenzione
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Dr. Sandro Reverberi Ortopedico, Medico fisiatra, Anestesista, Chirurgo della mano 95 7
Lo spostamento dei fili di Kirschner è molto frequente. Per questo spesso se ne mettono di più del necessario (nel suo caso 3), in quanto spesso si muovono e vengono rimossi prima della guarigione.
L'importante è che il dolore sia diminuito e che la guarigione proceda regolarmente.
Un chiarimento fa sempre bene, da entrambe le parti; non si può ottenere la guarigione, senza la collaborazione consapevole del medico e del paziente.