Tenolisi ed exeresi gonfiore
Buonasera,
in data 26. 01. 22 mi sono sottoposta ad un intervento di tenolisi ed exeresi cistica al 4-5 dito della mano sinistra.
Sono arrivata all’intervento dopo 10 anni di patimenti in quanto nel 2012 ho avuto una brutta tenosinovite con formazione di cisti, peggiorate nel tempo.
Il chirurgo ha optato per l’intervento poiché avevo dolore, gonfiore alla due dita e metà mano, da molto tempo.
In data 7. 02. 22 ho rimosso i punti e oggi ho iniziato la fisioterapia, ma sono molto preoccupata perché metà dorso della mano e le due dita coinvolte sono molto gonfie, mentre il resto della mano e delle dita no.
Non vorrei, dato che soffro di linfedema primitivo alle caviglie, che si sia instaurato un linfedema a metà della mano, perché delicata sotto il profilo del sistema linfatico, a seguito dell’intervento e che i linfatici fossero stati recisi irrimediabilmente.
Sto provando a muover le dita il più possibile, seguendo i consigli del fisioterapista, ma lividi e gonfiore diffuso mi limitano.
Con i limiti di un consulto a distanza, è fisiologico tutto questo gonfiore?
Grazie; cordialità.
in data 26. 01. 22 mi sono sottoposta ad un intervento di tenolisi ed exeresi cistica al 4-5 dito della mano sinistra.
Sono arrivata all’intervento dopo 10 anni di patimenti in quanto nel 2012 ho avuto una brutta tenosinovite con formazione di cisti, peggiorate nel tempo.
Il chirurgo ha optato per l’intervento poiché avevo dolore, gonfiore alla due dita e metà mano, da molto tempo.
In data 7. 02. 22 ho rimosso i punti e oggi ho iniziato la fisioterapia, ma sono molto preoccupata perché metà dorso della mano e le due dita coinvolte sono molto gonfie, mentre il resto della mano e delle dita no.
Non vorrei, dato che soffro di linfedema primitivo alle caviglie, che si sia instaurato un linfedema a metà della mano, perché delicata sotto il profilo del sistema linfatico, a seguito dell’intervento e che i linfatici fossero stati recisi irrimediabilmente.
Sto provando a muover le dita il più possibile, seguendo i consigli del fisioterapista, ma lividi e gonfiore diffuso mi limitano.
Con i limiti di un consulto a distanza, è fisiologico tutto questo gonfiore?
Grazie; cordialità.
Tutto assolutamente normale.
Non deve focalizzare la sua attenzione al gonfiore, ma al recupero della motilità e funzionalità del dito.
Quando la mano avrà recuperato, anche il gonfiore sarà sparito, anche se, tuttavia, il dito potrà rimanere un po' più grosso.
Questo capita frequentemente come conseguenza di eventi traumatici e la chirurgia è comunque un evento cruento, anche se a fin di bene.
Cordiali saluti.
Non deve focalizzare la sua attenzione al gonfiore, ma al recupero della motilità e funzionalità del dito.
Quando la mano avrà recuperato, anche il gonfiore sarà sparito, anche se, tuttavia, il dito potrà rimanere un po' più grosso.
Questo capita frequentemente come conseguenza di eventi traumatici e la chirurgia è comunque un evento cruento, anche se a fin di bene.
Cordiali saluti.
Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile
Utente
Buonasera,
dopo quasi un mese e mezzo dell’intervento la situazione è decisamente migliorata e riesco a chiudere bene la mano (ho fatto molta fisioterapia).
Sul dorso della prima falange prossimale del 4 e 5 dito, nella sede in cui è stata rimossa la cisti sinoviale, avverto come un nodulo duro. Il fisioterapista lo imputa alla cicatrice creata dalla rimozione della cisti. È corretto? Andrà via via scomparendo oppure questo tessuto duro è destinato a rimanere?
Grazie anticipatamente.
dopo quasi un mese e mezzo dell’intervento la situazione è decisamente migliorata e riesco a chiudere bene la mano (ho fatto molta fisioterapia).
Sul dorso della prima falange prossimale del 4 e 5 dito, nella sede in cui è stata rimossa la cisti sinoviale, avverto come un nodulo duro. Il fisioterapista lo imputa alla cicatrice creata dalla rimozione della cisti. È corretto? Andrà via via scomparendo oppure questo tessuto duro è destinato a rimanere?
Grazie anticipatamente.
Sarà sicuramente il tessuto cicatriziale.
Difficile prevedere l'evoluzione, che è lenta, ed è risposta soggettiva all'atto chirurgico.
Intendo dire che ogni organismo produce la sua cicatrice, come risposta naturale al taglio.
Alcuni soggetti producono cicatrici più evidenti, altri meno, altri ancora esagerata.
Un fatto soggettivo, non prevedibile.
Difficile prevedere l'evoluzione, che è lenta, ed è risposta soggettiva all'atto chirurgico.
Intendo dire che ogni organismo produce la sua cicatrice, come risposta naturale al taglio.
Alcuni soggetti producono cicatrici più evidenti, altri meno, altri ancora esagerata.
Un fatto soggettivo, non prevedibile.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 09/02/2022.
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