Rettocele e cistocele
Gentile dottore mi chiamo Sonia ho 40 anni,ho avuto 2 parti naturali a termine nel 1985 e nel 1989.Nel 2001 e nel 2003 ho avuto due miomectomie, nel 2005 una isterectomia subtotale,(tutti e tre gli interventi in laparotomia), nel 2006 ho avuto l' asportazione del collo dell' utero per via vaginale.Da dopo il primo intervento ho sempre sofferto di stitichezza tanto che se non prendevo il guttalax il mio intestino non funzionava per niente adesso all' improvviso circa 4 mesi fa l' intestino ha iniziato a funzionare da solo quasi tutti i giorni a volte anche con una lieve incontinenza fecale, altre volte invece dopo una prima espulsione di feci mi si forma un fecaloma che devo espellere con un clistere.Circa 15 giorni fa ho fatto una visita ginecologica e una ecografia pelvica e mi è stato riscontrato un rettocele, un leggero prolasso della volta vaginale e un cistocele (ho una lieve incontinenza urinaria solo sotto grande sforzo, un frequente stimolo e molte volte devo sforzarmi per far uscire l' urina).Ho visto un chirurgo e lui mi ha detto che dovrò fare una manometria,una defecalogia e una cistografia minzionale per valutare bene la situazione pensando se sarà sufficiente la fisioterapia o se serve l' intervento.Mi scuso se sono stata molto lunga nel descrivere il mio problema ma volevo esporre bene la mia situazione,le sarei grata se mi potesse dare un consiglio in merito per aiutarmi nella decisione visto che il mio medico generico è propenso per l' intervento ma io sono un' pò stanca di finire in sala operatoria se non è propio necessario.Grazie per la sua disponibilità e per la sua cortesia.
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Cara signora rispondo per quanto concerne la problematica urologica, ovvero circa il cistocele e la incontinenza urinaria.
Da ciò che lei descrive fortunatamente sembrerebbe che il cistocele sia lieve così come l'incontinenza visto che la descrive comparire solo sotto grossi sforzi.
Il mio consiglio è di eseguire una ecografia vescicale con valutazione del residuo post-minzionale e poi recarsi a visita da un collega urologo della sua zona che prenderà visione dell'eco e raccoglierà l'anamnesi circa la sua incontinenza e le sue abitudini urinarie, dopodichè qualora necessario sarà lui a prescriverle l'esecuzione di una cistomanometria o di una cistografia minzionale ad eventuale integrazione dell'ecografia già eseguita. Contemporaneamente il collega valuterà sull'opportunità o meno di prescriverle un ciclo di terapia con una molecola specifica che la aiuterebbe a modulare meglio il problema di incontinenza urinaria.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Da ciò che lei descrive fortunatamente sembrerebbe che il cistocele sia lieve così come l'incontinenza visto che la descrive comparire solo sotto grossi sforzi.
Il mio consiglio è di eseguire una ecografia vescicale con valutazione del residuo post-minzionale e poi recarsi a visita da un collega urologo della sua zona che prenderà visione dell'eco e raccoglierà l'anamnesi circa la sua incontinenza e le sue abitudini urinarie, dopodichè qualora necessario sarà lui a prescriverle l'esecuzione di una cistomanometria o di una cistografia minzionale ad eventuale integrazione dell'ecografia già eseguita. Contemporaneamente il collega valuterà sull'opportunità o meno di prescriverle un ciclo di terapia con una molecola specifica che la aiuterebbe a modulare meglio il problema di incontinenza urinaria.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
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Ex utente
Dr. Masala la ringrazio sia per l' immediatezza della risposta che per il suo consiglio che seguirò al più presto,per favore mi tolga una curiosità il cistocele è una conseguenza dell' isterectomia? Se non mi fosse stato tolto il collo dell' utero l' avrei evitato ? Per i problemi dell' intestino a chi mi devo rivolgere? Mi scusi se approffitto di lei e ancora grazie
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Gentile Utente
Dalla descrizione della sua sintomatologia si evidenziano problemi che interessano sia il compartimento pelvico anteriore che posteriore ,con patologie funzionali e organiche che richiedono una approfondimento diagnostico unitario.Mi permetto di aggiugere ,agli esami consigliati dal collega Masala ,la cistocolpodefecografia dinamica, nell'ottica di una visione unitaria del pavimento pelvico.Tale indagine radiografica dinamica è uno studio simultaneo del retto, della vescica e della vagina, ognuno opacizzato con un diverso mezzo di contrasto. La panoramicità di questo studio permette di evidenziare la presenza contemporanea di patologie del distretto anteriore (cistoceli o colpoceli anteriori e posteriori e soprattutto consente una valutazione più precisa di un eventuale rettocele o di un enterocele o sigmoidocele ,l'interposizione tra parete posteriore della vagina e retto ,di un' ansa ileale o sigmoidea oltre a manifestarsi come un colpocele posteriore è partecipe della sindrome da ostruita defecazione.La defecografia e in particolare la cistocolpodefecografia riassume in sè i vantaggi della panoramicità propri di un esame di tipo morfologico e dinamico che studia i rapporti tra i vari organi endopelvici durante le fasi della defecazione. Per questo motivo restano indagini di scelta nei pazienti che presentino prolassi sia del comparto anteriore che posteriore, e soprattutto in pazienti con ostruita defecazione.
Il primo approccio per la cura di questi sintomi, quando non siano dovuti a malattie organiche è di tipo riabilitativo, perché siamo sempre più indirizzati a migliorare la qualità di vita della persona, riducendo al minimo gli interventi invasivi.Nel caso di necessità di un intervento chirurgico il trattamento riabilitativo è,in ogni caso, un valido supporto.Cara utente ,tutte queste condizioni, per la loro molteplicità e complessità, richiedono inevitabilmente un approccio da parte di vari specialisti.In alcuni centri tali competenze vengono assunte da una sola figura ,Il pelviperineologo,lo specialista del pavimento pelvico,che per le sue competenze,si fa carico di coordinare tutto il percorso diagnostico e terapeutico del paziente.
Sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti Dr.Giuseppe D'Oriano
Dalla descrizione della sua sintomatologia si evidenziano problemi che interessano sia il compartimento pelvico anteriore che posteriore ,con patologie funzionali e organiche che richiedono una approfondimento diagnostico unitario.Mi permetto di aggiugere ,agli esami consigliati dal collega Masala ,la cistocolpodefecografia dinamica, nell'ottica di una visione unitaria del pavimento pelvico.Tale indagine radiografica dinamica è uno studio simultaneo del retto, della vescica e della vagina, ognuno opacizzato con un diverso mezzo di contrasto. La panoramicità di questo studio permette di evidenziare la presenza contemporanea di patologie del distretto anteriore (cistoceli o colpoceli anteriori e posteriori e soprattutto consente una valutazione più precisa di un eventuale rettocele o di un enterocele o sigmoidocele ,l'interposizione tra parete posteriore della vagina e retto ,di un' ansa ileale o sigmoidea oltre a manifestarsi come un colpocele posteriore è partecipe della sindrome da ostruita defecazione.La defecografia e in particolare la cistocolpodefecografia riassume in sè i vantaggi della panoramicità propri di un esame di tipo morfologico e dinamico che studia i rapporti tra i vari organi endopelvici durante le fasi della defecazione. Per questo motivo restano indagini di scelta nei pazienti che presentino prolassi sia del comparto anteriore che posteriore, e soprattutto in pazienti con ostruita defecazione.
Il primo approccio per la cura di questi sintomi, quando non siano dovuti a malattie organiche è di tipo riabilitativo, perché siamo sempre più indirizzati a migliorare la qualità di vita della persona, riducendo al minimo gli interventi invasivi.Nel caso di necessità di un intervento chirurgico il trattamento riabilitativo è,in ogni caso, un valido supporto.Cara utente ,tutte queste condizioni, per la loro molteplicità e complessità, richiedono inevitabilmente un approccio da parte di vari specialisti.In alcuni centri tali competenze vengono assunte da una sola figura ,Il pelviperineologo,lo specialista del pavimento pelvico,che per le sue competenze,si fa carico di coordinare tutto il percorso diagnostico e terapeutico del paziente.
Sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti Dr.Giuseppe D'Oriano
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
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Ex utente
Grazie anche a lei dr. D'Oriano, parlerò con il chirurgo che mi ha preso in cura dei suggerimenti che lei mi ha dato.Ho intenzione di fare tutti gli accertamenti necessari sperando di non arrivare all' intervento perchè in quest ultimi anni ne ho fatti anche troppi e non solo quelli visto che oltre a questi ultimi problemi ho :la psoriasi, l' artrite psoriasica, e la rinite vasomotoria tutte da circa 15 anni e tre mesi fa facendo una gastroscopia mi hanno trovato un ulcera gastrica e la presenza dell' helicobacter ho fatto la cura ma continuo a stare male, così dovrò tornare anche dal gastrointerologo.Non ne posso più di vedere dottori ma devo dire che siete delle persone stupende sempre pronti ad aiutare il prossimo dando il meglio di voi e sacrificando lavostra vita privata, ne è una testimonianza anche questo sito dove tanti medici mettono a disposizione il loro sapere e il loro tempo per tranquillizzare e confortare la gente.Grazie per tutoo quello che fate.Saluti Sonia.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 19.5k visite dal 09/03/2007.
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