Calcoli alla cistifellea
Gentili dottori,
torno a scriverVi per informarvi che ho eseguito un'ulteriore ecografia per i calcoli alla cistifellea, con la seguente diagnosi:fegato ai limiti superiori volumetrici e regolare morfologia ed ecostruttura in assenza di lesioni a focolaio. Non dilatate le vie biliari e l'AVSP. Attualmente a carico della colecisti si evidenziano 2 minute formazioni iperecogene compatibili con calcoli. Regolari pancreas,reni e milza.
Premetto che seguo da ormai 2 anni la cura con l'acido ursodessossicolico e rispetto alla prima ecografia che presentava numerose formazioni litiasiche, ora (da circa un anno), ne sono rimaste solo 2 che probabilmente sono più dure a sciogliersi. Vorrei sapere se è utile continuare con la cura suddetta nella speranza di evitare l'intervento, o se ahimè non c'è alternativa.
In caso d'intervento, si procede solo con l'asportazione dei calcoli o anche della cistifellea? E se si dovessero riformare dove andrebbero a finire?
Certa di una Vs.gentile risposta, cordialmente Vi saluto.
torno a scriverVi per informarvi che ho eseguito un'ulteriore ecografia per i calcoli alla cistifellea, con la seguente diagnosi:fegato ai limiti superiori volumetrici e regolare morfologia ed ecostruttura in assenza di lesioni a focolaio. Non dilatate le vie biliari e l'AVSP. Attualmente a carico della colecisti si evidenziano 2 minute formazioni iperecogene compatibili con calcoli. Regolari pancreas,reni e milza.
Premetto che seguo da ormai 2 anni la cura con l'acido ursodessossicolico e rispetto alla prima ecografia che presentava numerose formazioni litiasiche, ora (da circa un anno), ne sono rimaste solo 2 che probabilmente sono più dure a sciogliersi. Vorrei sapere se è utile continuare con la cura suddetta nella speranza di evitare l'intervento, o se ahimè non c'è alternativa.
In caso d'intervento, si procede solo con l'asportazione dei calcoli o anche della cistifellea? E se si dovessero riformare dove andrebbero a finire?
Certa di una Vs.gentile risposta, cordialmente Vi saluto.
[#1]
Ma proprio con questo risultato ottenuto che dovrebbe fare il punto della situazione con chi le ha prescritto la terapia se aveva come scopo proprio quello di evitare l'intervento.
Direi che proprio questo è il momento più delicato per prendere una decisione soprattutto se i calcoli sono molto piccoli per evitare che possano migrare nel coledoco determinando ittero ostruttivo (colorazione gialla della cute), colangite acuta, pancreatite acuta.
Direi che proprio questo è il momento più delicato per prendere una decisione soprattutto se i calcoli sono molto piccoli per evitare che possano migrare nel coledoco determinando ittero ostruttivo (colorazione gialla della cute), colangite acuta, pancreatite acuta.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
gentile utente,
oltre a quello che correttamente le ha indicato il collega, volevo manifestare una perplessità sul fatto che lei non abbia mai parlato di sintomi.
cioè se lei abbia o meno avuto dolori addominali o localizzati al fianco o appena sotto le costole a destra o ancora un dolore nella regione posteriore destra (in corrispondenza della scapola).
in assenza di sintomi non sarebbe giustificata l'indicazione alla colecistectomia (che ora per fortuna viene eseguita per via laparoscopica).
diverso sarebbe il discorso qualora dovesse avere accusato i sintomi sopra accennati.
in questo caso sarebbe indicato l'intervento.
nella sua situazione di donna giovane con una spettanza di vita piuttosto lunga (compresa la possibilità di contrarre una gravidanza) ed in considerazione anche del fatto che la terapia qualora dovesse funzionare fino alla completa scomparsa dei calcoli, sarebbe comunque costretta a tale terapia per tutta la vita.
concordo con il collega nell'indicazione a recarsi dal suo medico curante. se ne ha voglia e curiosità sul mio sito sono presenti alcune clip di film eseguiti per via laparoscopica uno dei quali in una donna in gravidanza che era affetta da una colecistite acuta litasica.
cordiali saluti
oltre a quello che correttamente le ha indicato il collega, volevo manifestare una perplessità sul fatto che lei non abbia mai parlato di sintomi.
cioè se lei abbia o meno avuto dolori addominali o localizzati al fianco o appena sotto le costole a destra o ancora un dolore nella regione posteriore destra (in corrispondenza della scapola).
in assenza di sintomi non sarebbe giustificata l'indicazione alla colecistectomia (che ora per fortuna viene eseguita per via laparoscopica).
diverso sarebbe il discorso qualora dovesse avere accusato i sintomi sopra accennati.
in questo caso sarebbe indicato l'intervento.
nella sua situazione di donna giovane con una spettanza di vita piuttosto lunga (compresa la possibilità di contrarre una gravidanza) ed in considerazione anche del fatto che la terapia qualora dovesse funzionare fino alla completa scomparsa dei calcoli, sarebbe comunque costretta a tale terapia per tutta la vita.
concordo con il collega nell'indicazione a recarsi dal suo medico curante. se ne ha voglia e curiosità sul mio sito sono presenti alcune clip di film eseguiti per via laparoscopica uno dei quali in una donna in gravidanza che era affetta da una colecistite acuta litasica.
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#3]
Utente
Grazie per la Vs. gradita risposta.
Gent.mo Dott. Catani, come un'ingenua non le ho scritto dei dolori avuti in passato (sono quasi 2 anni che non ne ho più), perchè avevo già chiesto dei consulti in merito e distrattamente ho pensato che chi mi rispondeva poteva vedere ciò che avevo scritto nei consulti precedenti che ora provo a riportarLe.
In seguito a dolori epigastrici irradiati al dorso molto violenti e all'aumento delle ggt e transaminasi nel gennaio del 2009 ho effettuato un'ecografia dell'addome con la seguente diagnosi: Fegato di volume e struttura regolari. VBI nella norma. Modica ectasia della VBP. Colecisti contenente numerose formazioni litiasiche. Conclusioni: Litiasi della colecisti con pregresse coliche.
Dal mese di febbraio 2009 prendo 2 compresse da 300 mg (a pranzo e a cena) di acido ursodessosicolico e il giorno 24/08/09 ho effettuato un'altra ecografia per vedere se la cura che tutt'oggi stò facendo risulta essere efficace o meno. Ebbene la diagnosi è stata la seguente: "fegato lievemente aumentato di volumetria,a contorni e profilo regolari ed ecostruttura normoecogena ed omogenea, senza che si apprezzino lesioni focali.
Colecisti normodistesa ed a pareti regolari. Nel suo lume si apprezzano alcune piccole formazioni litiasiche, fango e detriti biliari.
Non dilatate le vie biliari intra ed extra epatiche. In particolare, normale il calibro dell'epato-coledoco.
Nei limiti il calibro del AVSP ed il volume splenico.
Pancreas e reni nella norma. Non segni di stasi."
Quindi, il problema calcoli và migliorando anche se l'ecografo mi diceva che l'intervento chirurgico non è scongiurato.
Mi risponde il Dott.Vallarino: Inizialmente sarei stato perplesso circa le possibilità di una dissoluzione farmacologica e Le avrei consigliato una consulenza chirurgica. Ma, visto il risultato, penso varrebbe la pena di continuare questa terapia, se questo è il parere anche del Suo gastroenterologo personale. Sempre che riesca ad ottenere una dissoluzione completa, le recidive sono molto frequenti, quindi dovrà tenersi sempre sotto controllo ecografico. Cordiali saluti
Replica dell'
Utente 56444
Grazie mille per la Sua celere risposta. Ma a cosa si andrebbe incontro se non mi dovessi operare?
Risponde: Ettore Vallarino
Specializzato in:
Gastroenterologia e endoscopia digestiva
Esercita a:
GENOVA (GE)
LAVAGNA (GE)
In casi sfortunati, ma purtroppo non infrequenti, le possibili complicanze di una calcolosi della colecisti sono molte: una colecistite, la migrazione dei calcoli nel coledoco, epatocolangite, pancreatite. Secondo le linee guida internazionali, secondo il parere degli esperti, una calcolosi della colecisti sintomatica richiede sempre un trattamento che, più frequentemente chirurgico. Cordiali saluti
Replica dell'
Utente 56444
invia msg Salve dottore,
a distanza di 7 mesi dall'ultima ecografia, ne ho eseguita un'altra con la seguente diagnosi:fegato ai limiti volumetrici, a contorni e profilo regolari,ad ecostruttura normoecogena ed omogenea.La colecisti si presenta normodistesa, a pareti regolari, contenenete minuta formazione iperecogena, con cono d'ombra posteriore, di natura litiasica. Normale il calibro dell'AVSP e il volume splenico.Pancreas e reni nella norma.
Il dottore di famiglia mi ha consigliato di continuare la cura con l'acido ursodessossicolico (sono ormai 18 mesi) e di ripetere un'ecografia di controllo tra 8 mesi.
In questo periodo sono particolarmente agitata perchè ad una mia zia recentemente operata di calcoli alla colecisti, le è stato diagnosticato un tumore della cistifellea, in seguito ad esame istologico e non diagnosticato in precedenza.
Avrei 2 domande da farLe:secondo Lei, nella mia situazione si può ritenere scongiurato l'intervento? I calcoli alla cistifellea possono trasformarsi in tumore?
Certa di un Vostro gradito consiglio, cordialmente La saluto.
scritto mercoledì 26 maggio 2010 - ore: 17.50.59
^modifica testo^ Segnala allo staff
Risponde dal 2002 il medico
Dr. Andrea Favara
Specializzato in:
Chirurgia dell'apparato digerente
Gastroenterologia e endoscopia digestiva
Perfezionato in:
Chirurgia generale
Colonproctologia
Esercita a:
CANTU' (CO)
MARIANO COMENSE (CO)
Referente d'area
indice medicitalia La terapia di scelta della colelitasi sintomatica è la colecistectomia.
Esistono tuttavia situazioni particolari nelle quali l' intervento puo' essere sconsigliato: eta' avanzata, gravi patologie associate ed altro.
Non mi sembra pero', da quanto ha scritto, rientri in queste situazioni.
Il tumore della colecisti, raro, non è conseguenza diretta della presenza di calcoli, tuttavia esiste una stretta associazione tra calcoli presenti da tempo e insorgenza di tumore alla colecisti.
Creod sia giusto senta una seconda opinione da parte di un chirurgo di sua fiducia. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Vota il consulto: 0
scritto mercoledì 26 maggio 2010 - ore: 18.01.54
^modifica testo^ replica #1 - Segnala allo staff
Risponde dal 2008 il medico
Dr. Stefano Spina
Specializzato in:
Chirurgia generale
Perfezionato in:
Colonproctologia
Esercita a:
ROMA (RM)
indice medicitalia Rispondo con ordine:
- "Secondo Lei, nella mia situazione si può ritenere scongiurato l'intervento?" - Direi di no: presenza di calcoli e pregresse coliche sono presupposti tuttora validi per indirizzarla verso l'intervento di colecistectomia. Meglio, ovvio, se per via laparoscopica.
- "I calcoli alla cistifellea possono trasformarsi in tumore?" - Non si "trasformano" in tumore ma statisticamente sembra che ne aumentino l'incidenza.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
Vota il consulto: 0
scritto mercoledì 26 maggio 2010 - ore: 18.57.07
^modifica testo^ replica #2 - Segnala allo staff
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Utente 56444
invia msg Grazie per le Vs.celeri risposte.Mi diceva che l'intervento non è scongiurato, però in riferimento all'ultima ecografia si è evidenziato come la cura con l'acido ursodessossicolico stia facendo effetto, perchè a differenza della prima ecografia, nella quale erano ben evidenti tanti piccoli calcoli in fila come soldatini, nell'ultima si parla di una colecisti contenenete minuta formazione iperecogena, con cono d'ombra posteriore, di natura litiasica, fango e detriti biliari. Ciò non significa che i calcoli si stanno sciogliendo? Insomma la situazione sembra andare migliorare o sbaglio?
Grazie ancora per un ulteriore consiglio che vorrete darmi.
scritto giovedì 27 maggio 2010 - ore: 15.05.43
^modifica testo^ replica #3 - Segnala allo staff
Risponde dal 2008 il medico
Dr. Stefano Spina
Specializzato in:
Chirurgia generale
Perfezionato in:
Colonproctologia
Esercita a:
ROMA (RM)
indice medicitalia Un calcolo o molti fa poca differenza: uno solo infatti e' piu' che sufficiente per provocare una colica biliare e/o altre complicanze. Le ribadisco che l'indicazione all'intervento in casi come questo normalmente c'e'. Poi, e' ovvio, ogni paziente va valutato singolarmente.
Cordiali saluti
Gentile Dottore questa è la mia storia dall'origine, il msg a cui lei gentilmente ha risposto è solo l'ultimo tasello, al momento della storia.
Gent.mo Dott. Catani, come un'ingenua non le ho scritto dei dolori avuti in passato (sono quasi 2 anni che non ne ho più), perchè avevo già chiesto dei consulti in merito e distrattamente ho pensato che chi mi rispondeva poteva vedere ciò che avevo scritto nei consulti precedenti che ora provo a riportarLe.
In seguito a dolori epigastrici irradiati al dorso molto violenti e all'aumento delle ggt e transaminasi nel gennaio del 2009 ho effettuato un'ecografia dell'addome con la seguente diagnosi: Fegato di volume e struttura regolari. VBI nella norma. Modica ectasia della VBP. Colecisti contenente numerose formazioni litiasiche. Conclusioni: Litiasi della colecisti con pregresse coliche.
Dal mese di febbraio 2009 prendo 2 compresse da 300 mg (a pranzo e a cena) di acido ursodessosicolico e il giorno 24/08/09 ho effettuato un'altra ecografia per vedere se la cura che tutt'oggi stò facendo risulta essere efficace o meno. Ebbene la diagnosi è stata la seguente: "fegato lievemente aumentato di volumetria,a contorni e profilo regolari ed ecostruttura normoecogena ed omogenea, senza che si apprezzino lesioni focali.
Colecisti normodistesa ed a pareti regolari. Nel suo lume si apprezzano alcune piccole formazioni litiasiche, fango e detriti biliari.
Non dilatate le vie biliari intra ed extra epatiche. In particolare, normale il calibro dell'epato-coledoco.
Nei limiti il calibro del AVSP ed il volume splenico.
Pancreas e reni nella norma. Non segni di stasi."
Quindi, il problema calcoli và migliorando anche se l'ecografo mi diceva che l'intervento chirurgico non è scongiurato.
Mi risponde il Dott.Vallarino: Inizialmente sarei stato perplesso circa le possibilità di una dissoluzione farmacologica e Le avrei consigliato una consulenza chirurgica. Ma, visto il risultato, penso varrebbe la pena di continuare questa terapia, se questo è il parere anche del Suo gastroenterologo personale. Sempre che riesca ad ottenere una dissoluzione completa, le recidive sono molto frequenti, quindi dovrà tenersi sempre sotto controllo ecografico. Cordiali saluti
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Utente 56444
Grazie mille per la Sua celere risposta. Ma a cosa si andrebbe incontro se non mi dovessi operare?
Risponde: Ettore Vallarino
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LAVAGNA (GE)
In casi sfortunati, ma purtroppo non infrequenti, le possibili complicanze di una calcolosi della colecisti sono molte: una colecistite, la migrazione dei calcoli nel coledoco, epatocolangite, pancreatite. Secondo le linee guida internazionali, secondo il parere degli esperti, una calcolosi della colecisti sintomatica richiede sempre un trattamento che, più frequentemente chirurgico. Cordiali saluti
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Utente 56444
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a distanza di 7 mesi dall'ultima ecografia, ne ho eseguita un'altra con la seguente diagnosi:fegato ai limiti volumetrici, a contorni e profilo regolari,ad ecostruttura normoecogena ed omogenea.La colecisti si presenta normodistesa, a pareti regolari, contenenete minuta formazione iperecogena, con cono d'ombra posteriore, di natura litiasica. Normale il calibro dell'AVSP e il volume splenico.Pancreas e reni nella norma.
Il dottore di famiglia mi ha consigliato di continuare la cura con l'acido ursodessossicolico (sono ormai 18 mesi) e di ripetere un'ecografia di controllo tra 8 mesi.
In questo periodo sono particolarmente agitata perchè ad una mia zia recentemente operata di calcoli alla colecisti, le è stato diagnosticato un tumore della cistifellea, in seguito ad esame istologico e non diagnosticato in precedenza.
Avrei 2 domande da farLe:secondo Lei, nella mia situazione si può ritenere scongiurato l'intervento? I calcoli alla cistifellea possono trasformarsi in tumore?
Certa di un Vostro gradito consiglio, cordialmente La saluto.
scritto mercoledì 26 maggio 2010 - ore: 17.50.59
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indice medicitalia La terapia di scelta della colelitasi sintomatica è la colecistectomia.
Esistono tuttavia situazioni particolari nelle quali l' intervento puo' essere sconsigliato: eta' avanzata, gravi patologie associate ed altro.
Non mi sembra pero', da quanto ha scritto, rientri in queste situazioni.
Il tumore della colecisti, raro, non è conseguenza diretta della presenza di calcoli, tuttavia esiste una stretta associazione tra calcoli presenti da tempo e insorgenza di tumore alla colecisti.
Creod sia giusto senta una seconda opinione da parte di un chirurgo di sua fiducia. Auguri!
Dottor Andrea Favara
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scritto mercoledì 26 maggio 2010 - ore: 18.01.54
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Dr. Stefano Spina
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- "Secondo Lei, nella mia situazione si può ritenere scongiurato l'intervento?" - Direi di no: presenza di calcoli e pregresse coliche sono presupposti tuttora validi per indirizzarla verso l'intervento di colecistectomia. Meglio, ovvio, se per via laparoscopica.
- "I calcoli alla cistifellea possono trasformarsi in tumore?" - Non si "trasformano" in tumore ma statisticamente sembra che ne aumentino l'incidenza.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
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scritto mercoledì 26 maggio 2010 - ore: 18.57.07
^modifica testo^ replica #2 - Segnala allo staff
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Utente 56444
invia msg Grazie per le Vs.celeri risposte.Mi diceva che l'intervento non è scongiurato, però in riferimento all'ultima ecografia si è evidenziato come la cura con l'acido ursodessossicolico stia facendo effetto, perchè a differenza della prima ecografia, nella quale erano ben evidenti tanti piccoli calcoli in fila come soldatini, nell'ultima si parla di una colecisti contenenete minuta formazione iperecogena, con cono d'ombra posteriore, di natura litiasica, fango e detriti biliari. Ciò non significa che i calcoli si stanno sciogliendo? Insomma la situazione sembra andare migliorare o sbaglio?
Grazie ancora per un ulteriore consiglio che vorrete darmi.
scritto giovedì 27 maggio 2010 - ore: 15.05.43
^modifica testo^ replica #3 - Segnala allo staff
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Dr. Stefano Spina
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indice medicitalia Un calcolo o molti fa poca differenza: uno solo infatti e' piu' che sufficiente per provocare una colica biliare e/o altre complicanze. Le ribadisco che l'indicazione all'intervento in casi come questo normalmente c'e'. Poi, e' ovvio, ogni paziente va valutato singolarmente.
Cordiali saluti
Gentile Dottore questa è la mia storia dall'origine, il msg a cui lei gentilmente ha risposto è solo l'ultimo tasello, al momento della storia.
[#4]
gentile utente,
condivido e ho già in precedenza espresso l'opininione della maggiorparte dei colleghi che sono intervenuti, la litiasi della colecisti sintomatica ha una indicazione chirurgica.
nonostante lei sembrerebbe rientrare in quella esigua percentuale di soggetti che rispondono alla terapa medica, rimane il fatto della inevtabile prosecuzione della terapia anche dopo la completa liberazione dei calcoli dalla colecisti perchè la sospensione della terapia comporterebbe nella magiorparte dei casi la ricomparsa dei calcoli.
capico le sue perplessità nei confronti della chirurgia ed esistono dei suoi convincimenti personali è per questo che solo per cercare non certo di convincerla, che le avevo proposto di guardare qualche filmato relativo agli interventi di colecistectomia.
per il resto nonostante i numerosi consulti la magiorparte orientati alla rimozione dell'organo "malato", perchè sempre da studi eseguiti, è la colecisti l'organo che produce i calcoli ed è per questo che queta viene rimossa (agli albori della chirurgia venivano tolti i calcoli e non la colecisti e si è osservato che questi venivano puntualmente ricostituti), lei ha seguito un suo percorso, che è fuori dai canoni, già ampiamente studiati divulgati e condivisi da tutto il mondo scientifico.
va solo ribadito che questa è una sua personale posizione, visto che i consulti possono essere letti anche da altre persone, e che la stragrande maggioranza del mondo scientifico viceversa ritiene opportuno valutando i "costi" ed i benefici terapie, magari più aggressive, ma risolutive.
condivido e ho già in precedenza espresso l'opininione della maggiorparte dei colleghi che sono intervenuti, la litiasi della colecisti sintomatica ha una indicazione chirurgica.
nonostante lei sembrerebbe rientrare in quella esigua percentuale di soggetti che rispondono alla terapa medica, rimane il fatto della inevtabile prosecuzione della terapia anche dopo la completa liberazione dei calcoli dalla colecisti perchè la sospensione della terapia comporterebbe nella magiorparte dei casi la ricomparsa dei calcoli.
capico le sue perplessità nei confronti della chirurgia ed esistono dei suoi convincimenti personali è per questo che solo per cercare non certo di convincerla, che le avevo proposto di guardare qualche filmato relativo agli interventi di colecistectomia.
per il resto nonostante i numerosi consulti la magiorparte orientati alla rimozione dell'organo "malato", perchè sempre da studi eseguiti, è la colecisti l'organo che produce i calcoli ed è per questo che queta viene rimossa (agli albori della chirurgia venivano tolti i calcoli e non la colecisti e si è osservato che questi venivano puntualmente ricostituti), lei ha seguito un suo percorso, che è fuori dai canoni, già ampiamente studiati divulgati e condivisi da tutto il mondo scientifico.
va solo ribadito che questa è una sua personale posizione, visto che i consulti possono essere letti anche da altre persone, e che la stragrande maggioranza del mondo scientifico viceversa ritiene opportuno valutando i "costi" ed i benefici terapie, magari più aggressive, ma risolutive.
[#5]
gentile utente,
condivido e ho già in precedenza espresso l'opininione della maggiorparte dei colleghi che sono intervenuti, la litiasi della colecisti sintomatica ha una indicazione chirurgica.
nonostante lei sembrerebbe rientrare in quella esigua percentuale di soggetti che rispondono alla terapa medica, rimane il fatto della inevtabile prosecuzione della terapia anche dopo la completa liberazione dei calcoli dalla colecisti perchè la sospensione della terapia comporterebbe nella magiorparte dei casi la ricomparsa dei calcoli.
capico le sue perplessità nei confronti della chirurgia ed esistono dei suoi convincimenti personali è per questo che solo per cercare non certo di convincerla, che le avevo proposto di guardare qualche filmato relativo agli interventi di colecistectomia.
per il resto nonostante i numerosi consulti la magiorparte orientati alla rimozione dell'organo "malato", perchè sempre da studi eseguiti, è la colecisti l'organo che produce i calcoli ed è per questo che queta viene rimossa (agli albori della chirurgia venivano tolti i calcoli e non la colecisti e si è osservato che questi venivano puntualmente ricostituti), lei ha seguito un suo percorso, che è fuori dai canoni, già ampiamente studiati divulgati e condivisi da tutto il mondo scientifico.
va solo ribadito che questa è una sua personale posizione, visto che i consulti possono essere letti anche da altre persone, e che la stragrande maggioranza del mondo scientifico viceversa ritiene opportuno valutando i "costi" ed i benefici terapie, magari più aggressive, ma risolutive.
condivido e ho già in precedenza espresso l'opininione della maggiorparte dei colleghi che sono intervenuti, la litiasi della colecisti sintomatica ha una indicazione chirurgica.
nonostante lei sembrerebbe rientrare in quella esigua percentuale di soggetti che rispondono alla terapa medica, rimane il fatto della inevtabile prosecuzione della terapia anche dopo la completa liberazione dei calcoli dalla colecisti perchè la sospensione della terapia comporterebbe nella magiorparte dei casi la ricomparsa dei calcoli.
capico le sue perplessità nei confronti della chirurgia ed esistono dei suoi convincimenti personali è per questo che solo per cercare non certo di convincerla, che le avevo proposto di guardare qualche filmato relativo agli interventi di colecistectomia.
per il resto nonostante i numerosi consulti la magiorparte orientati alla rimozione dell'organo "malato", perchè sempre da studi eseguiti, è la colecisti l'organo che produce i calcoli ed è per questo che queta viene rimossa (agli albori della chirurgia venivano tolti i calcoli e non la colecisti e si è osservato che questi venivano puntualmente ricostituti), lei ha seguito un suo percorso, che è fuori dai canoni, già ampiamente studiati divulgati e condivisi da tutto il mondo scientifico.
va solo ribadito che questa è una sua personale posizione, visto che i consulti possono essere letti anche da altre persone, e che la stragrande maggioranza del mondo scientifico viceversa ritiene opportuno valutando i "costi" ed i benefici terapie, magari più aggressive, ma risolutive.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.5k visite dal 14/10/2010.
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