Linfonodo reattivo mutamento repentino
Buongiorno, sono una donna di 34 anni e da un paio di anni ho un linfonodo inguinale sx ingrossato di 2 cm. Negli ultimi due giorni si è ingrossato notevolmente ed indurito, è visibile ad occhio nudo e fa male al tatto. Il mio ginecologo mi ha suggerito di farmi vedere da un chirurgo per asportarlo. A gennaio sono stata sottoposta, da un’endocrinologa, a diverse analisi ed esami e la diagnosi è sempre stata “linfonodo reattivo”. I valori di emcromo, ves, virologici (mononucleosi, hiv, ecc.) sono risultati negativi. Stessa cosa per ecografie addome completo e ovaie. Mi hanno prescritto il Bentelan per una settimana ma nulla è cambiato, stessa cosa con una settimana di Augumentin ed idem con 1 mese di Ananase (4 compresse al giorno per 15 gg + 2 compresse al gg per altri 15 gg). Ad un esame ecografico il linfonodo è risultato di dimensioni invariate rispetto a due anni fa, però sono risultati infiammati anche altri linfonodi attigui seppur di minor rilevanza, anche in sede dx. Per darvi un quadro completo, soffro di endometriosi alle ovaie, sono stata sottoposta a laparoscopia (per asportazione di cisti endometriotiche) sia a 21 anni che due anni fa a maggio (in effetti il linfonodo si è presentato subito dopo questo intervento che mi ha lasciato per diverso tempo un forte dolore a tutta la parte sx sino all’anca e molto sensibile ancora oggi). Sempre due anni fa, ad ottobre, mi è stato asportato un neo dal gluteo destro, la biopsia è risultata negativa (mio padre è stato fortunatamente salvato da un melanoma alla gamba). In famiglia da parte di mia madre ho diversi casi di tumore (mia zia è morta di tumore al colon, mio zio è morto di tumore ai polmoni, un altro zio è stato operato di tumore alla gola ed ora gli si è ripresentato ai polmoni).
I medici fin’ora mi avevano detto di non preoccuparmi e di tenermelo, l’unico problema è che oltre al fastidio all’inguine spesso mi prende un forte dolore alla coscia fino al piede, e faccio fatica a camminare. Secondo l’endocrinologa questo non dipende dal linfonodo ma dalla schiena, mi ha fatto fare una risonanza magnetica per escludere un’ernia (esclusa) e una neurografia ai tendini e nervi della gamba e piede sinistro (anche questo negativo). L’ortopedico mi ha detto invece che questi dolori sono dovuti proprio al linfonodo e anche lui mi aveva suggerito di farmi vedere da un chirurgo per una eventuale asportazione. Fin’ora avevo dato retta al mio ginecologo il quale mi diceva che sicuramente il linfonodo era diventato reattivo in seguito alle numerose cerette estetiche, che potevo stare tranquilla e continuare a fare la mia vita, anche sportiva (faccio equitazione), senza problemi. Ora però questo cambiamento repentino mi preoccupa, mi consigliate di farmi vedere da un chirurgo ed eventualmente farlo asportare? Quali possono essere le conseguenze di un tale intervento? Grazie mille.
I medici fin’ora mi avevano detto di non preoccuparmi e di tenermelo, l’unico problema è che oltre al fastidio all’inguine spesso mi prende un forte dolore alla coscia fino al piede, e faccio fatica a camminare. Secondo l’endocrinologa questo non dipende dal linfonodo ma dalla schiena, mi ha fatto fare una risonanza magnetica per escludere un’ernia (esclusa) e una neurografia ai tendini e nervi della gamba e piede sinistro (anche questo negativo). L’ortopedico mi ha detto invece che questi dolori sono dovuti proprio al linfonodo e anche lui mi aveva suggerito di farmi vedere da un chirurgo per una eventuale asportazione. Fin’ora avevo dato retta al mio ginecologo il quale mi diceva che sicuramente il linfonodo era diventato reattivo in seguito alle numerose cerette estetiche, che potevo stare tranquilla e continuare a fare la mia vita, anche sportiva (faccio equitazione), senza problemi. Ora però questo cambiamento repentino mi preoccupa, mi consigliate di farmi vedere da un chirurgo ed eventualmente farlo asportare? Quali possono essere le conseguenze di un tale intervento? Grazie mille.
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Credo che un linfonodo di due centimetri, in un contesto come quello descritto, richieda una asportazione ed esame istologico. L' intervento in genere si puo' eseguire ambulatorialmente in anestesia locale dopo valutazione chirurgica e non comporta particolari problemi, se correttamente eseguito, residua in genere una piccola cicatrice. Credo sia opportuno discuta con i colleghi che la seguono questa possibilita'. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7k visite dal 15/05/2008.
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