Intervento per asportazione basalioma e conseguente innesto nel cuoio capelluto

Buongiorno,
Sono una donna di 77 anni.

Sono stata operata il 12 marzo 2025 per l'asportazione di un grosso basalioma alla cute del cuoio capelluto e relativo innesto di circa 4/5 cm.
Sono stata ricoverata un giorno e una notte.

Poi ho fatto due visite ambulatoriali di controllo e medicazione delle ferite (testa e sotto la clavicola, dove mi hanno tolto la pelle per l'innesto).

Alla terza visita mi è stato consegnato l'esito dell'esame istologico e la dottoressa (era la stessa che mi ha operato) mi ha detto che è tutto a posto: l'innesto è perfettamente riuscito e ben vascolarizzato.
Non c’è più bisogno di altri controlli da loro.
Mettere tutti i giorni per un po' una crema idratante (neoViderm emulsione cutanea).

Mi ha tranquillizzata su tutto dicendomi che se volevo potevo anche già lavarmi i capelli.

Poi qualche indicazione su come comportarmi al sole: se vado al mare mettere sempre la protezione solare ogni due ore.
Tutto OK.

Quindi da loro in ospedale questa è stata l'ultima visita, sono uscita dal loro percorso.

Ho comprato la crema che mi ha suggerito, ma non l'ho messa subito perché non sapevo come spalmarla su questa grossa crosta sulla ferita ancora un po' "fresca".

Vado dal mio medico di base per un consiglio e anche lui mi dice che sì, sono trascorse ormai quasi due settimane dall’intervento e quindi con attenzione posso lavare la testa.
Per quanto riguarda la crema secondo lui la ferita non ha bisogno di idratazione.

Dunque dopo qualche giorno prendo coraggio e lavo i capelli (non sopportavo più la testa sporca coi capelli ancora intrisi di sangue secco!) .
Dopo un giorno o due vedo che la ferita spurga qua e là del liquido rossastro.
Spaventata ritorno dal mio medico di base il quale mi tranquillizza consigliandomi semplicemente di tamponare ogni tanto questo siero di spurgo affinché seccandosi non vada ad ingrandire la già grossa crosta della ferita.

Pian piano il siero diminuisce.
Dopo circa una settimana mi lavo per la seconda volta i capelli... ma è uscito un bel po’ di sangue, più risciacquavo più l'acqua diventava rossa! Alla fine nella crosta c’erano dei buchi rossi.

Ho atteso una settimana che le fessure nella crosta si seccassero, quindi ho pensato che chissà, magari la crema suggerita dalla dottoressa fosse invece utile.

Quindi per la prima volta l'ho messa bene su tutta la crosta intorno alla ferita.

Il giorno seguente la crosta, già grande, si è ingrandita ancora di più nell'assorbire questa emulsione... e così impregnata è diventata molliccia grossa e in acluni punti traballante... Ho avuto paura che l'innesto si scollasse! Ho atteso un po' di giorni e pian piano asciugandosi ha iniziato nuovamente a spurgare... Non ho più lavato la testa, e la ferita continua a spurgare!

Non so cosa fare! Oggi è il 27 di aprile e la ferita continua a spurgare.

È davvero tutto normale?

Quanto tempo ci vuole affinché la ferita si cicatrizzi bene e finisca questo incubo?

Grazie infinite per una vostra cortese risposta.
Dimenticavo di dire che ho il sangue scoagulato, prendo Pradaxa perchè ho sofferto di fibrillazione atriale parossistica. (Negli ultimi tre o quattro anni non ho più avuto episodi, ma il cardiologo mi dice di continuare con il Propafenone ed il Pradaxa).
Dr. Antonino Puccio Chirurgo maxillo facciale 29
Buongiorno
La tenga solamente ben disinfettata con clorexidina uso cutaneo e la faccia asciugare. Se riesce, rimuova la crosta senza strapparla; se continua a spurgare vada dal medico.

Dr. Antonino Puccio

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Buonasera Dottore,
La ringrazio per la cortese risposta.
Proprio stamattia sono riuscita a farmi ricevere nell'ambulatorio dedicato alle visite e alle medicazioni di chirurgia plastica. Non avendo un regolare appuntamento, non è stato possibile essere visitata da un chirurgo specifico, l'unico medico disponibile in quelle ore è stata una chirurga plastica senologa. Questa dottoressa aiutata da un'infermiera mi ha tolto le grosse croste e per poterlo fare mi hanno tagliato anche un po' di altri capelli incastrati nella crostastessa. Durante questo lavoro hanno detto che la ferita emanava anche un po' di cattivo odore. Poi mi hanno pulito, e disinfettato la ferita che è rimasta completamente fresca e "viva" di colore rosso e con tante bolle luccicanti di varie dimensioni, contenenti forse siero o non so cosa. Poi mi hanno medicato con Lomatuel, delle garze e una cuffia per tenere la medicazione in sede.
La dotoressa, vista la diagnosi del Referto istopatologico: "Carcinoma basocellulare metatipico (istotipo ad elevata possibilità di recidiva) infiltrante il derma reticolare basalioma" ha ritenuto che questo crostone dell'innesto ed il suo continuo spurgare, potrebbe essere per una cattiva guarigione o una recidiva. Si è prodigata per fissarmi un appuntamento per giovedì prossimo con un dermatologo, il solo, ha detto, che possa decidere l'opportunità o meno di fare una biopsia... etc. etc.
Lei che ne pensa?
Ho ragione di essere molto preoccupata?
Cordiali saluti.
A. M.
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Dr. Antonino Puccio Chirurgo maxillo facciale 29
Buongiorno
Mi sembra presto per essere una recidiva.
Stia tranquilla. E si fidi del dermatologo

Dr. Antonino Puccio

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