Body integrity identity disorder (biid)

Salve a tutti.
Mi chiamo Luca e, all'apparenza, sono un normalissimo ragazzo di 22 anni che suona in un gruppo, collabora attivamente nella vita di associazioni culturali ed esce a bere la birra con gli amici.

All'apparenza.

Ogni volta che torno a casa e mi guardo allo specchio, vedo un corpo che fondamentalmente non mi piace. E non perché sono grasso, o perché ho il naso storto, o quant'altro. Il mio corpo non mi piace perché ho entrambe le gambe. Esatto. Dacché mi ricordi, il che vuol dire che ho anche memoria di alcuni episodi di quando ero piccolo, mi sono sempre sentito con una gamba di troppo. Ed è sempre stata quella stramaledetta gamba sinistra a darmi fastidio per la sua presenza. Eh, è un po' imbarazzante parlarne e la cosa mi fa sentire un bel po' strano, ma è esattamente così.

Un po' come per l'essere transessuali, ovvero donne intrappolate nel corpo di un uomo o viceversa, io mi sento pienamente d'accordo con chi ha definito quello che ho da sempre provato TRANSABILITÀ, ovvero nientemeno che essere persone con una disabilità intrappolate in un corpo normodotato.

In Scozia c'è stato l'unico caso al mondo di un chirurgo che ha eseguito l'amputazione di gambe sane a due individui.
Qui di seguito il link di un articolo sull'argomento:
http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/scotland/632856.stm

Molto spesso dietro questo desiderio di amputazione c'è una perversione sessuale, mentre in un campo più ristretto, dove rientro io, non c'è nessun desiderio sessuale alle spalle (anzi, io posso assolutamente dirmi sessualmente appagato, benché attualmente single -.-) ma un fondamentale senso di incompletezza nell'avere tutti e quattro gli arti, che nessuno è ancora riuscito a curare se non ottenendo l'amputazione desiderata.

Di fatti, sembra che questa condizione non abbia una cura. Gli psicofarmaci non hanno mai risolto la situazione di altri come me, e il tentativo di sopprimere la cosa è sempre sfociato in un'esplosione di autolesionismo che ha portato al suicidio di alcuni individui, e per altri all'ottenimento della forma corporea desiderata.

In fondo oggi, non capisco perché, la cosa è ancora un tabù. Il cambio di sesso non consiste forse nell'ASPORTAZIONE CHIRURGICA, anche detta AMPUTAZIONE del membro maschile? Se questa cosa è possibile, se uno può decidere di cambiare sesso con la stessa preoccupazione che potrebbe avere nel farsi un tatuaggio o un body piercing o una qualunque altra MODIFICA DEL PROPRIO ASPETTO CORPOREO, perché io non posso chiedere allo stesso chirurgo che ha asportato il membro a un tizio, di amputarmi una gamba? È la stessa cosa. Magari non per il chirurgo, ovviamente, ma per noi si tratta della stessa identica cosa. Cosa c'era FISICAMENTE che non andasse bene nel pene di quel tizio? Niente! Però gli è stato amputato.

Per questo voglio trovare una soluzione. Voglio perdere la mia gamba sinistra sopra il ginocchio. Chi sarebbe disposto ad operami?
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Dr. Dario Graziano Chirurgo plastico, Medico estetico 2.9k 104 6
gentile utente, le sue osservazioni sono sicuramente da discutere , tuttavia non penso che troverà un chirurgo disposto ad eseguire un intervento del genere. Consideri che qualunque magistrato lo imputerebbe per lesioni; perciò, la sua richiesta penso sarebbe difficilmente accolta.
Lei dice che nessuno è mai riuscito a curare questa sua problematica. Le domando chi fino ad ora ci ha provato?
[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie mille per l'attenzione (quasi non speravo nemmeno nella pubblicazione del mio scritto :D)

Sono cosciente del fatto che queste mie affermazioni (un intervento, piuttosto che una richiesta di consulto medico) vogliono essere una sorta di sfogo personale, un modo anche per poter affermare di aver esposto il mio problema all'attenzione di medici. Proprio per quanto trovo difficile espormi apertamente riguardo al mio problema, ho trovato utilissima la possibilità di scrivere online, in forma anonima, identificato solo da un numero e niente più. Ho voluto infatti lanciare una sorta di provocazione, forse anche volutamente esagerata e discutibile, consapevole del fatto che difficilmente (anche se direi più in maniera del tutto improbabile) troverei un chirurgo disposto a operarmi.

Ciò premesso, chiederei comunque altri pareri, soprattutto per capire i Vostri pareri, le Vostre osservazioni sul caso. Potrebbe sembrare strano, ma ho trovato molte persone, soprattutto online mascherate dai fittizi nomi di avatar virtuali, come me affette da questo disturbo, e molti asseriscono di essere spaventati dalla cosa e di aver tentato, seguiti da esperti, di curarla, ma con più che scarsi risultati. Mi rendo altresì conto che forse avrei potuto postare queste mie osservazioni all'attenzione di psicologi.

Grazie ancora
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Dr. Dario Graziano Chirurgo plastico, Medico estetico 2.9k 104 6
icurament qualche collega psicologo avra' letto il suo quesito e non tardera' a darci il suo parere.
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Dr. Marco Loiacono Chirurgo plastico 549 8
Gentile utente
La sua condizione non è rarissima, a punto tale che è stata oggetto di discussione in diversi congressi negli stati uniti. Il caso da lei citato, in effetti è noto in europa, ma non è l'unico.
Il dilemma è che la esecuzione di una amputazione di arto (sia braccia che gambe sono infatti interessate dalla sindrome) non ha un "coming back point", in altri termini una volta fatta, la cosa è irreversibile. Per tornare all'esempio dei transessuali, è vero che amputiamo pene e testicoli ma solo dopo che il soggetto è passato attraverso tre anni di psicoanalisi e dopo una delibera di un giudice. Detto questo, è già successo che lo stesso paziente dopo anni abbia voluto la ricostruzione del pene, procedura possibile anche se con risultati mai identici all originale.
In ultima analisi, anche se ci sono dei precedenti non credo che un qualunque chirurgo di buon senso possa considerare una cosa del genere, credo invece come del resto succede in questo sito ad un suo confronto con i colleghi psicologi e non perché lei sia pazzo, ma perché l'accettazione del proprio corpo è un tema delicato che richiede sempre una integrazione di tipo psicologico.
Cordiali saluti

Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Mi rendo altresì conto che forse avrei potuto postare queste mie osservazioni all'attenzione di psicologi.
>>>

Certo, ma se non lo ha fatto è perché forse non è convinto che ci sia una questione psicologica da risolvere.

Con le differenze del caso, il suo problema è analogo alla dismorfofobia, in cui ci si ossessiona per un naso che non piace, per i capelli che cadono o perché le sopracciglia non sono perfettamente simmetriche. Il problema è nel corpo, quindi "ovviamente" la soluzione dev'essere chirurgica. Con difficoltà annesse da parte dello psicologo o dello psichiatra nel mostrare che non deve essere necessariamente così.

Sono casi che possono essere trattati e risolti per via psicologica, ma:

1) La richiesta deve partire dalla persona, prendendo coscienza di tale opportunità e cercando aiuto psicologico; sarebbe perfettamente inutile tentare di convincerla ad andare da uno psicologo o uno psichiatra se non è convinto lei per primo.

2) In ogni caso dovrebbero essere colloqui di persona, via web non si può far altro che informare.