Protesi asimmetriche

Buongiorno,
un anno fa ho fatto un intervento di mastoplastica additiva: protesi rotonde, 280, alto profilo, sottoghiandola. Il medico allora aveva escluso la necessità di una mastopessi (ora ho 48 anni). Da subito il seno destro è parso più grande, più gonfio nel polo superiore. Ho preso tempo, come consigliato dal medico... Questa primavera mi ha suggerito di bendare il seno nella parte alta, in modo da allentare la tasca verso il basso.L'ho fatto per un po', senza nessun miglioramento.Ora sono proprio insoddisfatta del mio seno in generale. Oltretutto il seno più gonfio sta come cedendo, e il capezzolo ora è di circa un cm più basso dell'altro. La protesi sinistra è più dimensionata ma anch'essa mi sembra posizionata troppo in alto. Fatico persino a trovare dei reggiseni che mi stiano bene, perchè tutti danno l'effetto di seno tirato su. In realtà io avrei voluto protesi anatomiche ma il chirurgo in questione, professionista valido e stimato, non le utilizza per il discorso della possibile rotazione. Forse avrei dovuto cambiare medico, ma mi aveva assicurato un effetto molto naturale.... Ora? nel caso decidessi di rioperarmi (e penso sia necessario per lo meno per l'assimetria) cosa posso aspettarmi? Cambiare protesi? Oppure è possibile, più semplicemente, riposizionare le non amate rotonde. A me piacciono i seni con il polo superiore schiacciato e la base inferiore più ampia. Un'ultima precisazione: quando ho detto al chirurgo che avrei voluto un seno meno pieno nella parte superiore mi ha risposto che proprio lì c'era l'esigenza di riempire, avendo prima dell'intervento un seno di una seconda scarsa piuttosto svuotato nella parte alta. Mi resta il dubbio: se avessi messo le protesi anatomiche...
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Dr. Marco Loiacono Chirurgo plastico 549 8
gentile utente,
è veramente difficile darle un consiglio senza vederla. in linea generale ogni chirurgo ha delle preferenze che volte estremizza, probabilmente per le sue richieste delle protesi anatomiche erano indicate, ma il collega le ha valutate più a rischio delle altre.
una simmetrizzazione può richiedere sia una sostituzione delle protesi tonde con della anatomiche, sia delle misure correttive per la simmetrizzazione dei capezzoli.
in ogni caso il consiglio è di discuterne serenamente col suo chirurgo e decidere insieme
buona serata

Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it

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Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3 3
Buonasera,
è difficile emettere un giudizio personale non conoscendo l'aspetto del suo seno prima dell'intervento.In generale,se il suo chirurgo avesse preso in considerazione l'impianto di protesi anatomiche, si sarebbero dovute inserire necessariamente in dual-plane cioè parzialmente sottomuscolari,procedimento che trova indicazione e si rivela utile solo dopo aver valutato l'entità di copertura che può offrire il muscolo g pettorale all'impianto nel polo sup.In generale si può ottenere un polo sup. non particolarmente rappresentato non necessariamente utilizzando protesi anatomiche.

Cordiali Saluti

Dr. sandro  cerqua

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Ringrazio per l'attenzione e ne approfitto per ulteriori chiarimenti. L'aspetto del mio seno non era male, nonostante l'età, aveva solo perso pienezza nel polo superiore, ma non risultava flaccido o cadente, tant'è che il chirurgo non ha considerato un'eventuale mastopessi. Ora certo la pienezza c'è, ma non soddisfa i miei gusti estetici. Il medico non ha nemmeno valutato la modalità dual-plane, e tanto meno quella delle protesi anatomiche, e questo indipendentemente dallo stato del muscolo e del seno: nel primo caso perchè riteneva insensato "disturbare" il muscolo quando c'era, secondo lui, la possibilità di non farlo; nel secondo per il rischio, connesso alle anatomiche, di possibile rotazione. Ma è davvero così? Mi viene il dubbio, a questo punto, che si tratti, più che di scrupolo professionale, della sceltà della modalità chirurgica più facile (intervento più veloce, meno complicanze rispetto a un coinvolgimento del muscolo, nessun rischio, anche in là col tempo, di rotazione....!)
E comunque ora devo partire dalla situazione di fatto: un seno il cui gonfiore superiore ha causato una forma pendula innaturale, con conseguente abbassamento del capezzolo. Qualche domanda:in cosa può consistere la correzione chirurgica? Può bastare risistemare la protesi destra ò è necessario intervenire anche sulla pelle, per pareggiare l'altezza dei capezzoli, con l'aggiunta di cicatrici? Quali sono le possibili conseguenze sulla cicatrice esistente e sulla sensibilità del seno, dovendo operare di nuovo? Volendo inserire protesi anatomiche, è proprio inevitabile un intervento a livello muscolare? E infine: mantenendo le protesi rotonde, è possibile intervenire anche sul seno meno gonfio, abbassando la tasca in modo che risulti più basso?
Rinnovo i ringraziamenti per l'attenzione e la disponibilità.
Cordialmete
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Dr. Massimo Vergine Senologo, Chirurgo generale 725 15
Cara utente,
credo che rivalutando con calma il caso con il suo chirurgo si possa trovare un buon compromesso tra la revisione delle tasche e riutilizzare le stesse protesi round.
Sopratttutto rimodellando le tasche le protesi rotonde danno più garanzie nell'esclusione di una possibile rotazione.
Per quanto riguarda il riposizionamento dei capezoli forse si assestano riposizionando le protesi, ma se l'asimmetria è molto pronunciata si potrebbe effettuare una roundblock per tirare su quello più in basso.

Cordiali saluti



www.mastoplasticaroma.com


www.massimovergine.it

Prof. Massimo Vergine
www.massimovergine.it

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Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3 3
Quando si affronta un intervento di mastoplastica additiva,generalmente, si illustrano alla paziente le metodiche chirurgiche più adeguate allo specifico caso spiegando quali sono i vantaggi e gli svantaggi offerti da ciascuna tecnica,ed i limiti che possono esserci nella correzione di particolari caratteristiche anatomiche difficili da correggere al tavolo operatorio. Nel suo caso specifico solo dopo visita specialistica si può avere un'idea reale di cosa si rende attualmente più opportuno fare.In riferimento al complesso capezzolo-areolare di sx posizionato 1cm più in basso rispetto al dx,ciò di per se non costituisce un problema e la cui correzione può comportare una cicatrice periareolare a semiluna come quella comunemente utilizzata per inserire le protesi per via areolare,meglio chiaramente se già presente nel polo sup dell'areola a seguito dell'intervento già effettuato.Altra cosa è invece verificare durante la visita che le tasche non sono perfettamente simmetriche e ciò può comportare un reintervento correttivo,che può anche essere condotto secondo un differente posizionamento delle protesi.Le protesi anatomiche generalmente vengono posizionate in sede sottomuscolare e possono andare incontro a rotazione che anche quando lieve può rendersi visibile. Reincidere dove già si è inciso non comporta nessun problema ai fini della cicatrizzazione e della sensibilità.Infine se è necessaria una revisione delle tasche, che necessiti l'espianto delle stesse per effettuare la correzione,secondo la personale condotta di routine,vengono utilizzate protesi nuove anche nel caso che siano scelte protesi della stessa forma cioè tonde, per evitare la contaminazione delle stesse.

Cordiali Saluti
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie per la risposta precisa e completa. Quindi se volessi cambiare tipo di protesi, usando le anatomiche, dovrei necessariamante sistemarle sottomuscolo, ma questo cosa comporterebbe avendo già una tasca sottoghiandola? E inoltre: perchè le anatomiche sono così usate se c'è un effettivo rischio di rotazione? (forse perchè il rischio è basso o perchè, una volta verificatasi la rotazione, si può correggere facilmente, magari manualmente?) Un ultimo dubbio: se mantenessi le rotonde ma cambiassi la tipologia (cioè non ad alto profilo, come le mie), quale potrebbe essere la ricaduta estetica?(e in particolare come si presenterebbero di profilo? perchè quello che non mi soddisfa dell'intervento è proprio l'effetto di profilo).
Mi scuso per la sfilza di domande, ma i dubbi sono tanti e vorrei essere più informata, in modo da confrontarmi col chirurgo con maggior cognizione di causa.
Grazie in anticipo
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Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3 3
La tasca attuale sottoghiandolare non farà altro che semplificare il lavoro per un eventuale posizionamento in Dual-plane ( parzialmente sottomuscolare );

impossibile correggere manualmente il malposizionamento delle protesi senza chirurgia;

protesi tonde con profilo moderato costituiscono in generale la mia scelta che permettono dei profili meno marcati "a palla".

Cordiali Saluti

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Dr. Marco Loiacono Chirurgo plastico 549 8
il rischio di rotazione delle anatomiche è bassissimo e normalmente dipende da un precoce rientro alla attività fisica intensa nell immediato post operatorio.
come già detto, sul tipo di protesi da usare nel suo caso specifico ci si può esprimere solo dopo averla vista.
il cambio piano da sopra a sotto muscolare non è semplice ed a volte non è addirittura fattibile senza procedure aggiuntive (mastopessi).
ne parli con il suo chirurgo e consideri che anche lui vuole la sua soddisfazione e la sua serenità.
buona serata
[#9]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Ringrazio entrambi i medici per le indicazioni, che mi saranno di supporto nel confronto con il medico. Su una questione però i vostri pareri risultano, o almeno così li ho intesi, non del tutto in linea: secondo il dott Cerqua il passaggio dalla tasca sottoghiandolare alla sottomuscolare sembra cosa da nulla, anzi facilitata dalla precedente; secondo il dott Loiacono sembra invece non esente da difficoltà e a
ddirittura non sempre fattibile. Mi sarebbe utile capire qualcosa di più in proposito.
Un ultimo consiglio: mantenendo le protesi rotonde e riducendo il profilo (attualmente alto) è possibile eventualmente un aumento di volume (ora 280)senza tornare al punto di partenza (cioè polo alto enfatizzato)? In altre parole: quale è la differenza estetica tra una rotonda alto profilo 280 e una rotonda profilo moderato maggior volume (es: 300)? So bene che dipende dalla conformazione personale l'effetto finale, ma vorrei sapere in linea teorica cosa potrebbe cambiare.
Di nuovo cordialmete
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Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3 3
Se Lei rilegge con attenzione la precedente risposta che Le ho fornito parlavo di Dual-Plane o parzialmente sottomuscolare .Questa tecnica che ha rivoluzionato completamente la procedura di inserimento classica totalmente sottomuscolare è stata giustamente cosi definita dall'Autore proprio perchè si creano due tasche,delle quali una sottoghiandolare dove sono inserite attualmente le sue protesi e l'altra sottomuscolare.Ciò significa che metà del lavoro già è fatto.La invito comunque per maggiori chiarimenti sulla tecnica Dual-Plane a leggere il recente consulto da me fornito in risposta alla richiesta di maggiori informazioni su di una tecnica recentemente descritta in Italia definita dall'Autore" Triple-Plane".La protesi sarà scelta dal chirurgo al tavolo operatorio in modo da realizzare,quanto più possibile, le sue specifiche richieste.

Cordiali Saluti

[#11]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentile dottore ho letto il consulto indicatomi. Mi rimane però il dubbio sul perchè il collega abbia espresso un parere non del tutto a favore in merito. Le chiedo inoltre se ci sono, come in ogni tecnica, rischi e complicanze legate alla dual plane. Le protesi rotonde a profilo moderato, che Lei ha detto di preferire, non sono sufficienti, qualora ci sia la necessaria copertura, a garantire un effetto naturale con sola tasca sottoghiandolare? Oppure la dual plane ha qualche vantaggio ulteriore?

Cordiali saluti
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Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3 3
L'impianto in dual-plane trova indicazione nei casi che la ghiandola mammaria sia scarsamente rappresentata o insufficiente a fornire adeguata copertura tissutale all'impianto.Chiaramente trattasi di un intervento relativamente più invasivo poichè si rende necesario ai fini dell'effettuazione di codesta tecnica creare anche una tasca sottomuscolare, ed il disinserimento delle fibre di codesto muscolo lungo il solco inframammario.
Cordiasli Saluti
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
La ringrazio per le preziose indicazioni, mi saranno utili per rivalutare la situazione insieme al medico che mi ha operata. Alla luce di quanto mi ha prospettato sarei orientata, ovviamente sentendo anche il parere del medico, a mantenere la tasca attuale e ad utilizzare protesi tonde a profilo moderato. Buon lavoro e cordiali saluti
Mastopessi

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