Tecnica TRIPLE PLANE: INFO
Gentili Dottori,
vorrei avere alcune delucidazioni riguardo la masto+ triple plane. Su internet ho trovato poche notizie riguardo questa tecnica innovativa, ho letto che la protesi viene inserita su tre pian diversi, ma la spiegazione non è facile da comprendere per chi come me non ha basi di anatomia e chirurgia. Da quanto ho capito, sembrerebbe una tecnica interessante in quanto il risultato ottenuto sarebbe ancora più naturale della double plane, inoltre sarebbe minore il rischio di sviluppare un effetto double bouble.
Vorrei sapere, per quanto possa essere possibile fornire una spiegazione semplice, in che modo verrebbe inserita la protesi e se questa tecnica è già praticata in tutta Italia ( ( in particolare a Torino ) o solo dal chirurgo che l'ha creata.
Grazie mille,
E
vorrei avere alcune delucidazioni riguardo la masto+ triple plane. Su internet ho trovato poche notizie riguardo questa tecnica innovativa, ho letto che la protesi viene inserita su tre pian diversi, ma la spiegazione non è facile da comprendere per chi come me non ha basi di anatomia e chirurgia. Da quanto ho capito, sembrerebbe una tecnica interessante in quanto il risultato ottenuto sarebbe ancora più naturale della double plane, inoltre sarebbe minore il rischio di sviluppare un effetto double bouble.
Vorrei sapere, per quanto possa essere possibile fornire una spiegazione semplice, in che modo verrebbe inserita la protesi e se questa tecnica è già praticata in tutta Italia ( ( in particolare a Torino ) o solo dal chirurgo che l'ha creata.
Grazie mille,
E
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Dr. Stefano Pau
Chirurgo plastico, Medico estetico, Chirurgo della mano
280 12 2
Buongiorno,
la tecnica da lei citata è stata descritta da un collega di Roma e prevede la collocazione della protesi sottomuscolare, con la tasca muscolare che viene interrotta al di sotto del complesso areola capezzolo dove la protesi viene quindi a trovarsi sottoghiandolare, questo nelle intenzioni dell'autore per dare maggior proiezione in questa regione.
Ad oggi non sono a conoscenza di colleghi che utilizzino questa tecnica a Torino nè ho esperienza personale a riguardo.
Consideri però che ogni chirurgo ha le sue tecniche di riferimento con le quali ha maggior confidenza e che gli consentono di ottenere i migliori risultati e non è detto che la tecnica da lei citata sia di per se stessa garanzia di un ottimo risultato a prescindere dall'esperienza personale del chirurgo che la adopera.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
la tecnica da lei citata è stata descritta da un collega di Roma e prevede la collocazione della protesi sottomuscolare, con la tasca muscolare che viene interrotta al di sotto del complesso areola capezzolo dove la protesi viene quindi a trovarsi sottoghiandolare, questo nelle intenzioni dell'autore per dare maggior proiezione in questa regione.
Ad oggi non sono a conoscenza di colleghi che utilizzino questa tecnica a Torino nè ho esperienza personale a riguardo.
Consideri però che ogni chirurgo ha le sue tecniche di riferimento con le quali ha maggior confidenza e che gli consentono di ottenere i migliori risultati e non è detto che la tecnica da lei citata sia di per se stessa garanzia di un ottimo risultato a prescindere dall'esperienza personale del chirurgo che la adopera.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dr. Stefano Pau
Chirurgo Plastico
www.chirurgiaplastica-info.com
[#2]
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo plastico, Medico estetico
2.4k 64 47
Ogni nuova tecnica richiede comunque tempo per valutarne l'efficacia. a mio parere pero' si tratta di un aspetto tecnico mentre la paziente dovrebbe concentrarsi sui risultati che il chirurgo le mostra, il rapporto di fiducia che con lui viene a creare, la professionalita' del chirurgo stesso (specialista in chirurgia plastica, curriculum etc) insieme a qualita' delle protesi e dei servizi (clinica).
Insieme partirete per un percorso che la porterà ad essere soddisfatta del risultato.
Saluti
Insieme partirete per un percorso che la porterà ad essere soddisfatta del risultato.
Saluti
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
[#3]
Dr. Sandro Cerqua
Chirurgo plastico
122 3 3
La tecnica di Dual-plane è il risultato scaturito dal genio di un grande Maestro della chirurgia moderna,lo statunitense J.B Tebbetts.Sotto il profilo chirurgico ha rapprentato per chi come il sottoscritto, operava già da anni la mammella ancor prima che fosse introdotta questa tecnica,nel 2001, un' incredibile innovazione tecnologica.Infatti il muscolo g.pettorale si contrae normalmente secondo un vettore che segue l'orientamento delle proprie fibre muscolari e che tende a dislocare verso l'alto e lateralmente le protesi quando posizionate totalmente in sede sottomuscolare.
1°grande vantaggio tecnico della tecnica Dual-Plane (Tebbetts):
evita con ottimi margini di successo che gli impianti risalgano malposionandosi.
2°grande vantaggio tecnico:
offre maggiore copertura tissutale alle protesi avvalendosi della muscolatura del m.Grande Pettorale solo nel polo sup.della mammella dove proprio si rende più necessario rendere meno visibili i margini protesici permettendo di ottenere un profilo meno marcato ed artificiale.
In Italia recentemente sono state descritte una "tecnica di Dual-Plane inversa" e più recentemente una "tecnica di Triple-Plane"
Cordiali Saluti
1°grande vantaggio tecnico della tecnica Dual-Plane (Tebbetts):
evita con ottimi margini di successo che gli impianti risalgano malposionandosi.
2°grande vantaggio tecnico:
offre maggiore copertura tissutale alle protesi avvalendosi della muscolatura del m.Grande Pettorale solo nel polo sup.della mammella dove proprio si rende più necessario rendere meno visibili i margini protesici permettendo di ottenere un profilo meno marcato ed artificiale.
In Italia recentemente sono state descritte una "tecnica di Dual-Plane inversa" e più recentemente una "tecnica di Triple-Plane"
Cordiali Saluti
Dr. sandro cerqua
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 06/09/2012.
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