Aterosclerosi
Buongiorno,
60 anni maschio-10 anni fa angina pectoris per un paio d'anni-intervento di aterectomia e stent ben riuscito-resta una coronaria subcritica.A tutt'oggi nessun episodio di dolore toracico-eseguito test ergometrico con buon risultato da un mese+ecocardio a posto.
Stenosi carotidea sinistra 90% diagnosi a metà 2012 con intervento di endoaterectomia con patch con ottimo risultato.Recentissimo esame di controllo ecocolordoppler a conferma, ma carotide destra da 30% a metà 2012 oggi inferiore al 50, non dichiarata la percentuale ma paragonato dal chirurgo le immagini ecocolor il peggioramento e indubbio.
Non è uno scherzo convivere col rischio di Ictus.(mi scuso per l'interpunzione)
Nel 2011 episodio di TEA, poi riscontrato in tac 2012 durata una decina di secondi senza danni, in periodo di stenosi carotide sx con pressione bassa al momento della crisi circa 50/100. Sono iperteso, ma la pressione è instabile. Il chirurgo dell'ecodoppler mi ha detto di non andare (cercare di) sotto i 120, ma a volte dopo mangiato o dopo aver camminato si abbassa anche a 110 quando la mattina prima della terapia sta a 90/180 per lo più. Triatec 5mg x 2 + diltiazem 120 x 2.
Siccome non mi faccio mancare niente, da oltre 15 anni claudicatio intermittens che fra un mese vedrò di ricontrollare perchè il piede sinistro comincia a fare i capricci.
Commino da oltre due anni un'oretta al giorno 4 km, ( stringendo i denti e con l'ausilio dei bastoncini di camminata nordica che suggerirei a tutti anche i sani ) ultimamente in calo per
preoccupazione.
Negli ultimi sei mesi certamente ho vissuto uno stress notevole per l'intervento biforcazione carotidea sx, ma ho mangiato poco (perchè mi scendeva la pressione anche senza Triatec e modulando il diltiazem a 60 o anche 0 a volte, di mia iniziativa naturalmente.) ho smesso di fumare 10 anni fa, il colesterolo (simvastatina + ezetimibe) è basso: totale 120 con hdl 40,
trigliceridi entro il limite e glucosio 110 (due anni fa 130-135-il cammino ........)
Per superare il periodaccio in attesa dell'intervento ho beneficiato del contributo importante del neuropsichiatra con xanax (oggi 0,25x2 o 3) e 20 mg sereupin a tutt'oggi.
Anticouagulante ticlopidina 250 x 2.
Emoprazolo da 20mg x 1 da 10 anni e da due settimano x 2 per gastrite erosiva e reflusso.
Potrà bastare e vengo alla domanda:
Il peggioramento dell'aterosclerosi diagnosticato con evidenza in soli sei mesi, al di là di ragioni eminentemente genetiche può trovare un motivo sostanziale nell' eventuale livello di omocisteina? Vorrei chiedere l'esame al mio medico di base. Perchè nessuno me l'ha mai fatto fare?Se così si riscontrasse la cura efficace è Vit. b6-12 e acido folico? Niente altro?
Cosa mi può dire delle microalghe Kalamath?
Grazie infinite per l'attenzione e Cordiali Saluti
60 anni maschio-10 anni fa angina pectoris per un paio d'anni-intervento di aterectomia e stent ben riuscito-resta una coronaria subcritica.A tutt'oggi nessun episodio di dolore toracico-eseguito test ergometrico con buon risultato da un mese+ecocardio a posto.
Stenosi carotidea sinistra 90% diagnosi a metà 2012 con intervento di endoaterectomia con patch con ottimo risultato.Recentissimo esame di controllo ecocolordoppler a conferma, ma carotide destra da 30% a metà 2012 oggi inferiore al 50, non dichiarata la percentuale ma paragonato dal chirurgo le immagini ecocolor il peggioramento e indubbio.
Non è uno scherzo convivere col rischio di Ictus.(mi scuso per l'interpunzione)
Nel 2011 episodio di TEA, poi riscontrato in tac 2012 durata una decina di secondi senza danni, in periodo di stenosi carotide sx con pressione bassa al momento della crisi circa 50/100. Sono iperteso, ma la pressione è instabile. Il chirurgo dell'ecodoppler mi ha detto di non andare (cercare di) sotto i 120, ma a volte dopo mangiato o dopo aver camminato si abbassa anche a 110 quando la mattina prima della terapia sta a 90/180 per lo più. Triatec 5mg x 2 + diltiazem 120 x 2.
Siccome non mi faccio mancare niente, da oltre 15 anni claudicatio intermittens che fra un mese vedrò di ricontrollare perchè il piede sinistro comincia a fare i capricci.
Commino da oltre due anni un'oretta al giorno 4 km, ( stringendo i denti e con l'ausilio dei bastoncini di camminata nordica che suggerirei a tutti anche i sani ) ultimamente in calo per
preoccupazione.
Negli ultimi sei mesi certamente ho vissuto uno stress notevole per l'intervento biforcazione carotidea sx, ma ho mangiato poco (perchè mi scendeva la pressione anche senza Triatec e modulando il diltiazem a 60 o anche 0 a volte, di mia iniziativa naturalmente.) ho smesso di fumare 10 anni fa, il colesterolo (simvastatina + ezetimibe) è basso: totale 120 con hdl 40,
trigliceridi entro il limite e glucosio 110 (due anni fa 130-135-il cammino ........)
Per superare il periodaccio in attesa dell'intervento ho beneficiato del contributo importante del neuropsichiatra con xanax (oggi 0,25x2 o 3) e 20 mg sereupin a tutt'oggi.
Anticouagulante ticlopidina 250 x 2.
Emoprazolo da 20mg x 1 da 10 anni e da due settimano x 2 per gastrite erosiva e reflusso.
Potrà bastare e vengo alla domanda:
Il peggioramento dell'aterosclerosi diagnosticato con evidenza in soli sei mesi, al di là di ragioni eminentemente genetiche può trovare un motivo sostanziale nell' eventuale livello di omocisteina? Vorrei chiedere l'esame al mio medico di base. Perchè nessuno me l'ha mai fatto fare?Se così si riscontrasse la cura efficace è Vit. b6-12 e acido folico? Niente altro?
Cosa mi può dire delle microalghe Kalamath?
Grazie infinite per l'attenzione e Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Utente,
il quadro clinico è sicuramente complesso, e meriterebbe una attenzione diversa da quella via web ( che ricordo sempre non essere consulto clinico, bensì solo un parere )... non trascurerei la claudicatio intermittens, farei dei controlli periodici per vedere il posizionamento dello stent e della carotide controlaterale. Dopodichè sicuramente continui la terapia antiaggregante, magari senza prendere iniziative circa i dosaggi.
Circa ulteriori indagini e l'utilizzo dell'acido folico come cura, posso consigliarle delle analisi del sangue da sottoporre poi al suo medico.
Cordiali saluti,
il quadro clinico è sicuramente complesso, e meriterebbe una attenzione diversa da quella via web ( che ricordo sempre non essere consulto clinico, bensì solo un parere )... non trascurerei la claudicatio intermittens, farei dei controlli periodici per vedere il posizionamento dello stent e della carotide controlaterale. Dopodichè sicuramente continui la terapia antiaggregante, magari senza prendere iniziative circa i dosaggi.
Circa ulteriori indagini e l'utilizzo dell'acido folico come cura, posso consigliarle delle analisi del sangue da sottoporre poi al suo medico.
Cordiali saluti,
Dr. Marco Blandamura
Specialista in Chirurgia Vascolare
www.vene-varici.it info@vene-varici.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 15/01/2013.
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