Chirurgia sindrome stretto toracico

Salve dottori,
Sono una donna di 34 anni.
Vorrei porvi qualche quesito in merito alla mia condizione.
Da qualche anno mi é stata diagnosticata la sindrome dell egresso toracico bilaterale (poi sindrome degli scaleni sarebbe la stessa cosa?) premetto che sono stata da un neurologo e un neurochirurgo finora, ma vorrei un parere diverso.
Ho svolto molti esami che hanno evidenziato problemi neurologici cronici c8/t1, e una megapofisi trasversa della c7.
Inoltre il medico mi ha chiesto di fare una angiotc dello stretto.
Vi riassumo in breve il referto che prevede in iperabduzione una ostruzione a sx della arteria succlavia a livello spazio costo-clavicolare e una stenosi in quella di dx.
Per l intervento futuro (per ora mi hanno suggerito solo dx, anche se il quadro a sx non mi sembra migliore) anche perché ormai mi muovo poco e niente, il mio chirurgo vorrebbe procedere con una scalenotomia e mi diceva dover decidere durante l intervento se fare anche resezione Prima costa, ma non é detto.
Avrei pertanto alcuni quesiti da porvi
1) vorrei sapere se secondo voi é sufficiente fare una scalenotomia e basta, dato che c é questa apofisi che preme su plesso e arteria, piu che altro se sarebbe in caso un intervento risolutivo.

2) poi visto che non mi é stato spiegato granché, perché togliere lo scaleno?

3) inoltre la scelta di rivolgermi al neurochirurgo Era nata in precedenza, dato il coinvolgimento arterioso rimane la giusta scelta?

Grazie In anticipo per il vostro prezioso tempo.
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Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 370 23
Buongiorno,
la mega ipofisi che sarà probabilmente bilaterale va asportata, fare solo una scalenotomia con una struttura ossea anomala serve a poco e predispone ad una recidiva.
La competenza chirurgica è normalmente del chirurgo vascolare o dell'ortopedico.
Ma deve operare chi sa andare in quel distretto in modo sicuro in quanto abituato ad intervenire su questa patologia, meno rara di quanto si crede.

Dr. Antonio tori

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta.
approfitto della sua disponibilità per porle un'altra domanda. Il chirurgo in questione mi diceva essere un' operazione semplice e che già il giorno dopo, se tutto va bene, riuscirei a muovere il braccio e non occorre fare fisioterapia seguente.
Secondo il suo parere( sicuramente le saranno capitati casi similari) tutto ciò può essere veritiero?
Saluti.
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Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 370 23
È un intervento delicato in quanto si lavora tra nervi arterie e vene. Un minimo di riabilitazione val la pena eseguirla!
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Utente
Utente
Molte grazie, dottore. Purtroppo trovare dei centri/ospedali dove sanno intervenire su questa patologia si sta rivelando complicato, o meglio decidere dove andare senza sbagliare non é semplice.
Io per queste ostruzioni arteriose dx e sx non sto prendendo alcun farmaco al momento (antitrombolitici ad es.), sarebbe il caso a suo avviso? Inoltre spesso faccio camminate veloci, dato che é uno dei pochi esercizi che riesco ancora a fare, solo che ultimamente mi sento piuttosto affaticata e durante lo sforzo ho diverse fitte ai pettorali e collo (un senso d oppressione, uguale a quello che ormai ho sempre appena muovo le braccia o il collo anche a riposo), secondo lei posso continuare nonostante i dolori e fastidi, o meglio non sollecitare troppo?
Grazie infinite.
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Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 370 23
Meglio non sollecitare!!
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Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 370 23
Meglio una attività fisica moderata
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Utente
Utente
Molte grazie.
Il mio medico di base mi diceva probabilmente di dover prendere la cardioaspirina, data la stenosi e l occlusione segmentaria della succlavia causata dalla compressione. Solo che essendo allergica all aspirina ovviamente non me l ha potuta dare, però non ha sostituito con nulla. Data la sua maggiore esperienza in merito , ritiene giusto che non prenda alcun farmaco per questo? In caso ci sono sostitutivi alla cardioaspirina?
Grazie, saluti.
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Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 370 23
Se il problema è la vena succluavia l'aspirina non serve. Se la stenosi è sull'arteria , ma non mi sembra, un farmaco antiaggregante "potrebbe " essere utile, in questo caso ci sono molti farmaci diversi dall'ASA come ol Copidogrel o altri, ma alla sua età mi sembra un eccesso di zelo!
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Utente
Utente
Sia l occlusione a sx, che la stenosi a dx sono dell arteria succlavia.
Saluti.
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Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 370 23
Allora clopidogrel come antiaggregante