Prolasso mucoso del retto

Egregio dottore,
Ho 54 anni e da sempre soffro di stipsi ostinata. Negli ultimi 4-5- anni la stipsi mi costringe a passare dalle 1 a 2 ore in bagno, condizionando la mia vita sociale e lavorativa.
Circa 2 anni fa ho fatto una colonscopia dalla quale è emerso un dolicocolon ed emmorroidi interne. Più recentemente un medico proctologo appartenente al SIUCP mia ha proposto senza indugi un intervento di RETTOPPESSI RETTALE precisando che il mio maggiore problema è una DEFECAZIONE OSTRUITA.
Per contro un altro proctologo di un'altro ospedale l'ha sconsigliato, affermando che tale intervento, dato la zona delicata, può provocare:- infezioni; emoraggie e perdita della fuzionalità del retto (Basta un colpo di tosse per farsela addosso). Tutto questo mia ha creato solo più ansia e preoccupazione, anche perchè mi ero già illuso di avere trovato con la rettopessi una parziale soluzione al mio problema.
Gentile dottore le chiedo cortesemente; nella consapevolezza che fornire una risposta non è facile, di indicarmi come muovermi in mezzo alla rivalità dei 2 professionisti. preciso che l'ultimo proctologo consultato, quello contrario all'intervento mi ha ordinato l'esame di ENTERO RMN, che sinceramento non so a cosa serve per verificare cosa. Al fine di facilitare la sua risposta le invio nella parte che segue i dati della DEFECOGRAFIA fatta appena 20 giorni fa, prescritta dal proctologo favorevole all'intervento di Rettopessia. Grazie.

"In sede la giunzione ano-rettale in condizioni basali.
Buona risposta del pavimento pelvico in contrazione volontaria.
Ritardati i tempi di evacuazione e riduzione dell'ampiezza del canale anale.
Significativo abbassamento del retto durante evacuazione con slivellamento della giunzione anorettale dalla linea teorica di circa 6 cm a cui si associa prolasso della mucosa rettale in sottili pliche a decorso longitudinale sin al margine superiore del canale anale.
Completo il svuotamento con ristagno di circa 50 ml di sostanza baritata.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
E' difficile esprimere a distanza un giudizio, senza averla visitata e senza gli elementi necessari. In linea di massima, l' intervento proposto, se correttamente eseguito e con indicazioni corrette risolve il problema delle defecazione ostruita del tutto o in parte nella maggior parte dei pazienti operati. Come tutti gli interventi possono presentarsi complicanze quali ad esempio quelle da lei riportate.Sicuramente un intervento eseguito con indicazione scorretta non permette di ottenere un buon risultato. Detto questo, esistono punti di vista diversi tra professionisti competenti non necessariamente rivali.Credo sia corretto sentire il parere di entrambi ed affidarsi a quello col quale si stabilisce il miglior rapporto di fiducia reciproca. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la sua celere risposta.
Tuttavia le chiedo un'ultima cortesia, nel mio caso a che serve un esame di ENTERO RMN che mi sembra di capire è un RM all'intestino. Che risposte può fornire i più rispetto alla colonscopia che ho già fatto.
la ringrazio ancora.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
L' esame puo' servire ad esempio a valutare l' eventuale posizione ed impegno dell' intestino tenue nello scavo pelvico, tuttavia per indicazioni specifiche relative al suo caso credo utile porre la domanda al collega che lo ha richiesto. Auguri!