La giusta dieta sarebbe tornato tutto alla normalità

Gentili medici: da circa 10 anni soffro di stipsi e emmorroidi, nel 2001 dopo varie emorraggie severe sono stato operato ma purtroppo ho perso lea cartella clinica 8ricordo che i medici parlavano di intervento eseguito con una "macchinetta" che eseguiva un incisione circolare). fin da subito sono tornato nella clinica lamentando gli stessi sintomi ma i medici dicevano che con il tempo e la giusta dieta sarebbe tornato tutto alla normalità. a distanza di tempo ho contattato un altro specialista che mi ha prescritto una defecografia (il referto parla di:a riposo i osserva diam antero-posteriore dell'ampolla ai limiti della norma 6,5cm, in fase di ponzamento i apprezza sul versante post. presenza di un piccolo rettocele spontaneamente riducibile e non evidente in fase espulsiva,l'espulzione avviene con tempi di latenza nei limiti della norma con aspetto a boli plurimi. in fase di esp. costante riduzione del calibro del canale anale che non supera il diam. ant.-post. di 1,5cm. in fase precoce dentellatura dei profili dell'ampolla prevalentemente sul versante poster. da prolasso mucoso. si associa piccolo rettocele ant. di profondità 1cm. non significativo il residuo post-evac. conclusione: prolasso mucoso, riduz. del calibro del canale. sarà opportuna integrazione diag. con ecografia trans-anale) il gastroenterologo mi ha prescritto : flebosite (che ha notevolmente ridotto le emorragie), fibree dilatatori anali. dopo alcuni mesi dalla suddetta cura la situazione è pressochè immutata se non peggiorata, vi prego di aiutarmi inquanto questa patologia mi stà procurando una vera e propria invalidità, faccio l'idraulico e non riesco più a svolgere il mio lavoro. ringrazio chi vorrà aiutarmi. distinti saluti.
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Caro Utente,
purtroppo la sua è una condizione simile a quella di molti pazienti operati con la cosiddetta tecnica di Longo ovvero prolassectomia mucosa o definita con altri fantasiosi termini. Resta il fatto che questa tecnica per definizione non è una emorroidectomia, cioè non asporta le emorroidi e quindi chi soffre di malattia emorroidaria nel medio, lungo termine ripresenterà i sintomi. Questo non perchè la malattia recidiva, cioè ritorna, semplicemente perchè non è mai stata operata. Nel suo caso la defecografia inoltre mette in evidenza una complicazione della metodica che è la sospetta stenosi del canale ano-rettale con associate altre alterazioni, quali il rettocele ed il prolasso mucoso (emorroidi?). Detto questo le consiglio anche in base all'esito della defecografia, di eseguire una visita specialistica proctologica completata con una Videoproctoscopia Digitale in modo da stabilire l'esatto quadro della sua patologia anale e quindi scegliere la migliore terapia.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
grazie per la sollecità risposta, vorrei se possibile il suo parere sull'utilizzo dei dilatatori anali nel mio caso.
saluti.
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Caro Utente,
i dialatori anali possono trovare indicazione nel trattamento della stenosi anale. Nel suo caso bisogna valutare bene se la stenosi è delimitata al canale anale o è più alta, in questo secondo caso possono risultare inefficaci.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Caro utente
Purtroppo la sua è una condizione simile a quella di molti pazienti operati MALE con la cosiddetta tecnica di Longo ovvero prolassectomia mucosa.Tecnica valida e utilizzata nei cinque continenti da i più importanti centri di coloproctologia.Tecnica che non asporta quello che non è necessario asportare.Il tessuto emorroidario ,verso il quale noi tutti in passato ci accanivamo ed asportavamo,è stato universalmente scagionato come causa della malattia emorroidaria.Le emorroidi ,strutture anatomiche presenti in tutti noi hanno una funzione importante di continenza nella dinamica della defecazione e vengono a soffrire ,scivolando verso il basso e prolassando, per il cedimento del cilindro mucoso rettale.E' questa la causa della malattia emorroidaria,quindi non bisogna asportare le emorroidi ma questo cilindro mucoso che ha ceduto.Tali nuove acquisizioni sono universalmente accettate , per tale motivo , l'intervento di Longo è considerato l'unico intervento che risponde in maniera razionale a tali principi patogenetici.Ora veniamo al suo problema. Una sutura erroneamente eseguita troppo bassa potrebbe essere stata la causa della sua stenosi.Purtroppo questi errori di tecnica erano frequenti, perchè tale intervento, per la sua notevole efficacia ha fatto numerosi proseliti in breve tempo, senza che questi avessero iniziato e terminato una curva di apprendimento.Come consiglia il collega Nicastro con il quale concordo ,come avrete capito ,solo sulla necessità di una visita coloproctologica ed una videoproctoscopia digitale ,quali esami necessari per fare una giusta valutazione della stenosi e l'eco endoanale altrettanto utile ci permetterà di fare un programma chirurgico di correzione.
Saluti dr.Giuseppe D'Oriano

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
ogni intervento chirurgico comporta un rischio di complicanze, più o meno basso a seconda di diversi fattori, tra cui l'esperienza dell'operatore. La prolassectomia di Longo è un intervento ben codificato e ampiamente diffuso e si base su principi patogenetici dimostrati e ben specificati dal Collega D'Oriano. Come tutti gli interventi, però, necessita di un apprendimento, ed è fatale che i primi casi operati dal singolo chirurgo abbiano una percentuale di complicanze alta. E' successo a tutti noi chirurghi e per ogni tipo di intervento. Tanto più, mi si consenta la caustica osservazione, se il chirurgo è "anziano" ed "esperto", e quindi difficilmente si "piegherà" a farsi supportare per un nuovo intervento da chi ha una maggiore esperienza specifica, magari più "giovane".
Il suo caso probabilmente è spiegabile come una complicanza della prima fase della casistica, perché (1) l'intervento è stato eseguito nel 2001 e (2) la complicanza è tipica della prima fase della curva di apprendimento.
Già... la complicanza. Quanto descrive fa pensare ad una sutura eseguita troppo in basso, cioé troppo verso la cute. Ma dalla defecografia sembra che tutto il canale sia stenotico, e non si abbia invece la classica stenosi circolare della sutura meccanica troppo bassa. Da vedere.
Inoltre, altra complicanza tipica delle prime fasi dell'esperienza, probabilmente è stato rimosso poco tessuto rettale, tanto è vero che la defecografia evidenzia ancora un prolasso. Anzi, i suoi sintomi pre e postoperatori e la defecografia, più che un prolasso mucoso del retto, evidenziano una intussuscezione rettoanale che causa una sindrome da ostruita defecazione (ODS).
Che fare?
Concordo con i colleghi sulla necessità di una visita specialistica e di una proctoscopia; poi le due patologie andranno trattate separatamente, magari anche nello stesso intervento. Se la stenosi è serrata potrebbe non essere sufficiente la dilatazione anale, ma potrebbe essere necessaria una plastica. Per quanto riguarda il problema di partenza, evidentemente non risolto, si dovrà eseguire un intervento di resezione meccanica transanale del retto (STARR).
Stia però tranquillo. E' una condizione assolutamente benigna e risolvibile.
Auguri
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Caro Utente,
concordo che forse lei è stato operato da un chirurgo poco esperto, o "giovene" d'esperienza, ma... E' lei a soffrire e comunque penso che almeno, allo stato attuale, tutti i chirurghi dovrebbero dire e non omettere, le evntuali complicanze legate ad un intervento chirurgico e la loro personale esperienza. Concordo anche sull'analisi storica fatta dall'amico Tebala, purtroppo comunque ho dovuto rioperare un paziente (l'ennesimo) per emorroidi con prolasso mucoso Lunedì 26.2.2007 precedentemente operato con Metodo Longo meno di due anni fa (2005). Anche questo paziente dopo un relativo benessere ha iniziato ad accusare la ricomparsa dei sintomi legati alla patologia emorroidaria. Ma questa non è certamente la sede per discutere sull'argomento. Ribadisco la necessità di una visita proctologica completata con una Videoproctoscopia Digitale (non tutti i centri in Italia sono dotati del Videoproctoscopio Digitale), se necessario completare la diagnosi con altri indagini, ma alla fine la risoluzione del suo caso è solo chirirugica, concordando in pieno con Tebala sulla indicazione e non sulla tecnica (STARR).
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
[#7]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
grazie a tutti per le cortesi spiegazioni, se dovessi dare un mio giudizio sulla mia condizione direi che si tratta di prolasso mucoso, le emorroidi ci sono ma la sensazione è che sia anche il tessuto su cui sono attaccate a prolassare, quantoprima provvederò a mettere in atto i vostri consigli.
saluti.
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