Esercizi di kegel oppure intervento chirurgico?
Buongiorno ho fatto una defecografia dalla quale si evince:
In evacuazione caduta delle strutture del pavimento pelvico con GAR a circa 6cm e formazione di rettocele anteriore di 4, 6 cm, regolare il transito verso il canale anale, modico ristagno di mdc nel retto anche dopo ripetuti tentativi di evacuazione.
Con questa diagnosi volevo sapere in che percentuale tutto ritorni in sede con gli esercizi di kegel, se mi conviene affrontare a livello economico una rieducazione del pavimento pelvico oppure optare direttamente per l'intervento chirurgico senza perdere ulteriore tempo, grazie e buon lavoro.
In evacuazione caduta delle strutture del pavimento pelvico con GAR a circa 6cm e formazione di rettocele anteriore di 4, 6 cm, regolare il transito verso il canale anale, modico ristagno di mdc nel retto anche dopo ripetuti tentativi di evacuazione.
Con questa diagnosi volevo sapere in che percentuale tutto ritorni in sede con gli esercizi di kegel, se mi conviene affrontare a livello economico una rieducazione del pavimento pelvico oppure optare direttamente per l'intervento chirurgico senza perdere ulteriore tempo, grazie e buon lavoro.
A distanza, senza poter prendere visione delle immagini defecografiche e senza una visita ed un colloquio diretto, non è possibile rispondere in maniera precisa.
Quello che le posso dire è che il cedimento del pavimento pelvico è quasi sempre secondario, lo possiamo considerare come un adattamento al prolasso rettale interno ed al rettocele. Il pavimento si abbassa per permettere al retto "accartocciato"di allungarsi per contrastare
l' ostruzione, che
"l' accartocciamento" crea, al passaggio delle feci.
In questo caso dare più tono al pavimento potrebbe peggiorare la defecazione.
Questo non vuol dire che la fisioterapia è inutile, ma bisogna chiarire se sarà sufficiente da sola o sarà utile abbinarla
all' intervento prima o dopo di questo
Cordiali saluti.
Quello che le posso dire è che il cedimento del pavimento pelvico è quasi sempre secondario, lo possiamo considerare come un adattamento al prolasso rettale interno ed al rettocele. Il pavimento si abbassa per permettere al retto "accartocciato"di allungarsi per contrastare
l' ostruzione, che
"l' accartocciamento" crea, al passaggio delle feci.
In questo caso dare più tono al pavimento potrebbe peggiorare la defecazione.
Questo non vuol dire che la fisioterapia è inutile, ma bisogna chiarire se sarà sufficiente da sola o sarà utile abbinarla
all' intervento prima o dopo di questo
Cordiali saluti.
NAPOLI
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
NAPOLI.
www.drgiuseppedoriano.blogs
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 400 visite dal 23/04/2025.
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