Post longo: complicanze?

Gentili dottori,
due settimane fa mi sono operato di emorroidi secondo la tecnica longo, per la precisione la diagnosi era: "emorroidi di terzo grado con prolasso mucoso".

Tengo a precisare che prima dell'intervento la situazione era questa: ogni volta che andavo al bagno le riposizionavo manualmente e il prolasso era consistente, inoltre, nell'ultimo periodo il prolasso tendeva ad uscire anche quando stavo per un po' in piedi o camminavo.

Una volta operato, dopo qualche giorno facendo aria o andando al bagno ho notato che non c'era più il prolasso ma avevo delle emorroidi esterne che iniziavano a farmi un po' male; sono stato dimesso.

Per diversi giorni dopo l'intervento ho avuto forti dolori in quanto dopo la defecazione mi si gonfiavano sempre più queste emorroidi esterne (oltre a sanguinare) e quindi sono ritornato in ospedale al pronto soccorso con diagnosi: "trombosi marginale dell'anoderma in operato di emorroidopessi". Al pronto soccorso ho subito un dolorosissimo riposizionamento da parte del medico.

Il giorno dopo sono stato sottoposto ad un intervento di: "revisione chirurgica della rima anastomotica" e la terapia di dimissione è: clarema 120mg una cpr al giorno per 10gg, deltacortene 5mg una cpr al giorno per 7gg, lansox 30mg una cpr al giorno per 20gg, psyllogel.

Ora dopo 2 settimane dall'intervento ho ancora piccole fuoriuscite di sangue e delle emorroidi esterne che alla defecazione si gonfiano un po' causando dolore, cerco di riposizionarle ma non ci riesco: è doloroso e sento come qualcosa che si contrappone.

Ora i miei dubbi sono:
1. E' possibile che dopo l'operazione si possano trombizzare 2 govaccioli e avere ancora queste emorroidi esterne fastidiose e dolorose?
2. Cosa succede a queste emorroidi? I medici mi hanno detto che devono riassorbirsi e ci vuole tempo. Ma quanto tempo è necessario?
3. E' possibile che l'intervento non sia riuscito del tutto e che ha provocato queste complicanze?
4. La terapia va bene o è necessario dell'altro (anche come operazione chirurgica)?

Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Rispondo alle sue domande punto per punto e poi un commento finale

1) si, è una complicanza rara ma puo' succedere
2)infatti, il tempo è variabile, in genere alcune settimane ma non si puo' generalizzare
Alla 3 e 4 domanda puo' rispondere solo chi la visita personalmente

L' intervento eseguito in genere ha un postoperatorio non particolarmente doloroso e risolve la patologia, esistono tuttavia casi nei quali si possono verificare complicanze e dove il risultato puo' non essere quello desiderato. Questa ultima affermazione è valida per ogni intervento chirurgico e per ogni patologia.Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Gentile Utente
Spesso i pazienti, affetti da un prolasso emorroidario di III grado, presentano marische e processi fibrosi a carico dell'anoderma e dilatazione dei vasi venosi emorroidari esterni. La presenza di queste "neoformazioni", che definiamo componente esterna, richiede una precisa valutazione, sia nella fase pre-operatoria che nell'immediato post-operatorio. Una volta rimosso il divaricatore anale può essere presa in considerazione la resezione di questa componente esterna onde evitare l'instaurarsi di congestioni o trombosi.
A distanza non è possibile valutare la sua situazione attuale, ma probabilmente, come hanno detto i suoi medici, nel suo caso, queste si riassorbiranno nel tempo.

Mi tenga informato.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentili dottori,
innanzi tutto grazie per le precedenti risposte tempestive.

Questi giorni sto andando spesso al bagno (anche 2/3 volte al giorno), probabilmente per via dello psyllogel, anche se morbido, ma il problema che più mi preoccupa è che ogni volta ci sono perdite di sangue rosso vivo e non solo sulla carta, scende giù un po' di sangue e spesso ci sono dei pezzi di sangue coagulato. Ho preso fin'ora il clarema 120 come anti-trombotico.
Secondo voi è meglio che faccia le analisi del sangue? Se si ci sono valori in particolare da tenere sotto controllo?

Oggi ho fatto un'altra visita di controllo in ospedale e il dottore ha constatato che esternamente stanno diminuendo di dimensione. Effettivamente me le sento meno gonfie. E per il sangue mi ha detto di non preoccuparmi, anche se ripeto non è poco e poi ogni volta che vado al bagno.

Dal momento che quando vado al bagno mi sento ancora un po' che scendono le emorroidi esterne (anche se non escono dall'ano) lui mi ha riferito che sono defunzionalizzate. E' possibile? Ma la longo prevede questo? La defunzionalizzazione cosa comporta?
Ad ogni modo mi ha prescritto ancora 20gg di prisma 50 per 2 volte al giorno con protezione gastrica lansox.

Lui mi ha detto di stare tranquillo e devo farmi ricontrollare alla fine del mese ma le perdite di sangue con questi pezzi coagulati mi stanno facendo preoccupare.

Voi cosa mi consigliate? Prisma è meglio del clarema? E' possibile che l'anti-trombotico influisca sulla cicatrizzazione della ferita che sanguina? O può esserci dell'altro?

Grazie ancora.
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
perchè non mi rispondete? per favore ditemi se devo preoccuparmi se esce ancora sangue e pezzi coagulati di sangue alla defecazione a distanza di 1 mese dall'intervento?
grazie
[#5]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Mi scuso ma non avevo visto la risposta.
In effetti un sanguinamento importante a un mese di distanza non è considerato un normale decorso postoperatorio. Io credo una visita chirurgica sia indicata.
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie per la risposta Dott. Favara.
In questi giorni sto cercando di capire quale sia la causa di questo sanguinamento, aspettando la prossima settimana per la visita chirurgica e analisi del sangue.

Ieri ho avuto una scarica di diarrea (ma non è la prima volta in queste settimane) dopo essere andato già una prima volta al bagno in giornata e entrambe le volte è uscito del sangue e la seconda volta (che ho fatto diarrea) è uscito anche sangue misto muco.

Poi a volte ho come un bruciore al basso ventre e qualche volta anche sulla schiena al livello dei reni.

Mi sono documentato un po' su internet...E' possibile che sia dovuto ad una specie di colite?
Sto assumendo da più di 3 settimane lo psyllogel, lansox e clarema (da qualche giorno sostituito da prisma).
E' possibile che un eccesso di fibre possa portare a colite? O effetti collaterali di qualcuno di questi farmaci possano comportare questo sanguinamento e diarrea?

Grazie ancora per le risposte.
[#7]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
E' possibile, anche, se, considerata la necessita' di revisione chirurgica, la cosa piu' probabile è che il sanguinamento origini dalla linea di sutura.
[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Dott. Favara grazie per la risposta, un'ultima cosa...
alla visita chirurgica il dottore effettua la visita esclusivamente a mano.

Secondo lei è necessaria o più opportuna una visita più accurata? se si quale? In modo da domandarlo al dottore alla visita.

Grazie ancora.
[#9]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
No, il medico che la visita valuta se è necessario ed indicato eseguire ulteriori manovre oltre alla esplorazione digitale. L' importante è raggiungere una diagnosi. In caso di dubbio, pui' essere indicato sentire una seconda opinione.
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