Complicanze

mio marito (anni 65 - h. 1,85 peso ante-intervento kg 65) già affetto da insufficienza renale ed iperteso, è stato sottoposto l'11 giugno ad interv.chirurg. di resezione del retto ed anastomosi colon-anale con reservoir in J e loop-ileostomy. Nel decorso post operatorio - una volta dimesso - sono comparse dall'ano perdite di sangue misto a liquido, oltre a febbre, spossatezza e vomito. Ricoverato nuovamente per disidratazione ed aumento della creatinina, gli è stata diagnosticata una forma di infiammazione al peritoneo con cedimento di un punto interno nella regione del retto (forse perchè è stato tolto il drenaggio dopo soli 5 giorni ed è stato dimesso in 6°giornata?). Alla data odierna (27/6) la febbre è scomparsa (grazie alla terapia antibiotica), ma presenta gonfiore alle gambe e un piccolo versamento pleurico causato, a detta dei medici, dalla risalita del liquido trasudato dal peritoneo. I medici mi rassicurano dicendo che poco per volta il liquido verrà riassorbito, e parlano di prossime dimissioni ma non sono tranquilla. Che rischi effettivamente corre? Terminata la copertura antibiotica la situazione può aggravarsi? Rischia una peritonite? Una embolia polmonare? Lui è molto deperito, è debolissimo, continua a perdere un po' di liquido ed è incontinente (cistite?) - la creatinina a 2,6 e la pressione è sotto controllo (anche tramite diuretici), mi viene rassicurato che queste complicanze sono comuni in interventi di questo tipo, ma temo per un nuovo aggravamento una volta a casa. Potete rassicurarmi in merito? Grazie
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Gentile utente, credo che le rassicurazioni le abbia già avute dai colleghi a cui puô affidarsi. Sono realmente delle complicanze che posso verificarsi in interventi del genere. Quello che è importante è aver individuato il problema e posto il paziente sotto terapia antibiotica e sotto osservazione.

Cordialmemte

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Ringrazio per la cortese celere risposta, ma vorrei avere ulteriori chiarimenti in quanto, a ormai 3 settimane dall'intervento, mio marito continua ad avere persistente febbricola (max 37.5) e soprattutto perdite di liquido/muco dall'ano con forte cattivo odore e piuttosto consistenti. Ad oggi, già dimesso dall'ospedale, è ancora con catetere (per ulteriore sopravvenuta complicanza vescicale) e pannolone, se a ciò si aggiunge la stomasi e le continue perdite la sua qualità di vita è alquanto scadente; chiedo rassicurazioni e chiarimenti in merito. Grazie anticipatamente
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Purtroppo non ė facile, in tali situazioni, dare un parere a distanza. Solo la visita diretta puô essere indicativa. Il disturbo persiste ?
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Utente
Utente
Buon giorno, La informo che ad oggi la situazione è la seguente: a seguito di somministrazione di Vagilen la febbre persiste ma solo di sera, mentre le perdite con cattivo odore continuano ad esserci: ci è stato riferito in occasione dell'ultimo controllo che sono causate dal cedimento di uno/due punti di sutura del reservoir e che solo in occasione dell'intervento di ri-canalizzazione con eliminazione dell'ileo-stomasi il problema verrà risolto. Il fatto è che prima di un paio di mesi l'intervento non potrà essere fatto non fosse altro che per permettere a mio marito di riprendersi fisicamente: è calato oltre 10 kg, è anemico (emoglobina a 10 nonostante faccia 2 punture di epo 4.000 alla settimana) ed è completamente senza forze al punto da dover utilizzare la carrozzina per gli spostamenti (sta già assumendo complessi vitaminici/integratori di sali minerali/Mycostatin/alimentazione frequente con integrazione anche di omogeneizzati di carne ecc): è evidente che le criticità presenti prima dell'intervento (sottopeso e soprattutto insuff.renale) rendono più difficoltosa la ripresa dopo un intervento di questa portata.
Ringrazio anticipatamente per l'interessamento
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
La comprendo ed ė difficile poterla aiutare da lontano.

Cordialmente.
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Utente
Utente
La informo che mio marito è stato nuovamente operato d'urgenza sabato scorso x infezione intestinale (batteri individuati Enterococco/Proteus) e per un grosso ascesso nella zona anale. Ha posizionato 2 drenaggi (1 dal reservoir e 1 dall'ascesso), è stato sottoposto a 2 trasfusioni di sanue (emoglobina a 7) e, per ultimo, oggi gli hanno diagnosticato anche una tromboflebite nella gamba sin. (quella vicino all'ascesso). Le chiedo: 1) l'ascesso pregiudica l'intervento di ricanalizzazione con eliminazione dell'ileostomasi? 2) cosa rischia con l'Eparina dato l'intervento recente, i drenaggi che ancora spurgano pus e l' ascesso da poco inciso? 3) visto che era da un mese che facevo presente al medico il persistere della febbre e delle perdite con forte e cattivo odore, non le pare che ci sia stata da parte del medico negligenza/superficialità nella valutazione dei sintomi? Grazie
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Gentilissima,

L'eparina non dovrebbe comportare problemi e l'ascesso non pregiudica l'intervento di ricanalizzazione. Ovviamente bisogna attendere che si risolva tale complicanza.

Cordialmente


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