Stitichezza, tachicardia

Gentilissimi Medici,
non sono certa di avere scelto la specialità più attinente al quesito che vi pongo, vi prego di indirizzarmi altrimenti qualora necessario.
Godo di buona salute generale, tuttavia da molti anni - presumo dall'età dello sviluppo - soffro di stipsi. In realtà, non si tratta solamente di stipsi, oltre all'oggettiva difficoltà di evacuazione, avverto anche una sensazione di svuotamento non completo dell'intestino, piuttosto fastidiosa. La situazione migliora molto grazie all'abitudine di consumare frutta e verdura quotidianamente, tuttavia in certi periodi nemmeno in questo modo riesco a sentirmi bene. Talvolta ricorro anche all'uso di perette, proprio per superare la sensazione di svuotamento incompleto. A questa lunga introduzione aggiungo solo il fatto che, circa tre anni fa, ho sofferto di una forma piuttosto acuta di ansia, che mi ha lasciato una certa tendenza alla pressione alta ed alla tachicardia.
Arrivo al punto. Sono due i fenomeni per i quali gradirei molto un consulto. Il primo è questo: talvolta avverto la sensazione di dover evacuare, ovvero avverto una grande pesantezza al basso ventre che si sposta anche a seconda della posizione (lavoro alla scrivania)verso la zona perinale, accompagnata da tachicardia, sensazione di pressione alta, spossatezza generale, vampate di calore. A cosa può essere dovuto? Preciso che la sensazione che provo è di "pienezza" - mi si passi il termine - ma non di urgenza di evacuazione, tant'è vero che in questi casi raramente riesco ad andare in bagno.
Inoltre: mi capita sovente, a seguito di un'evacuazione, di sentirmi talmente stanca da dovermi sdraiare per alcuni minuti. La cosa che mi stupisce è che questo avviene anche quando l'evacuazione è spontanea e non partcolarmente faticosa, ovvero anche in assenza di spinte vigorose o prolungate. Come posso spiegarmi questo fenomeno?
Ringrazio per l'attenzione e per le eventuali risposte.
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6
Gentile Signora i sintomi da lei elencati sono frequentemente presenti in tutti i pazienti , con prevalenza per il sesso femminile per motivi anatomici,che presentano la cosiddetta sindrome da defecazione ostruita che può essere dovuta a cause diverse sia anatomiche che funzionali e che ovviamente vanno valutate con una visita specialistica proctologica associata a delle indagini diagnostiche specifiche che aiuteranno a fare una diagnosi precisa.
Nel frattempo sarebbe utile continuare ad assumere una dieta ricca di fibre ed acqua integrando con dei fermenti lattici che assieme alle fibre sono molto importanti al fine di dare la consistenza giusta alle feci.
Anche una attività fisica aerobica come una passeggiata quotidiana a passo veloce può essere utile nei pazienti che per necessità lavorative restano per molte ore seduti.
Cordiali saluti.

Dr. Vincenzo Adamo

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