Fistola anale

Buona sera, volevo chiedere il vostro parere su una fistola anale transfinterica.
Circa dieci mesi fa mio marito è stato ricoverato d'urgenza a causa di un ascesso perianale.Nello stesso giorno del ricovero è stato operato per far si che l' ascesso fosse svuotato ed in 10 giorni di ricovero in ospedale ha subito un altro intervento in sala operatoria e diverse medicazioni.Dopo le dimissioni gli hanno dato la cura da seguire a casa con diversi antibiotici e in piu' doveva tornare ogni due giorni in ospedale per le medicazioni e la sostituzione degli zaffi.Le medicazioni in tutto sono durate circa dieci giorni.Finite queste medicazioni, dopo poco tempo inizia ad avere nuovamente dolore, senso di pesantezza alla vescica e forti pruriti a tal punto che per ben 8 mesi è stato costretto a prendere tutti i giorni degli antidolorifici.Periodicamente ritornava in ospedale lamentando con i medici che si trovavano di turno il fatto di avere questi disturbi e di essere costretto a prendere tutti i giorni gli anti dolorifici per poter stare un po' meglio ma loro dopo una visita che si limitava a guardare le due incisioni fatte negli interventi e lasciate aperte per poter spurgare l'ascesso dicevano che tutto stava andando bene.Tutto questo fino al mese di novembre quando finalmente il medico che aveva fatto l' intervento si decide a fare un' ecografia anale con sonda rotante e da li vede che ancora e' presente l' infezione, decidendo cosi' di fare l' intervento e di applicare il filo di nylon.Dopo l' intervento ci spiega che questo filo dovrà essere messo in tensione ogni qual volta si allentasse per far in modo che i muscoli sfinterali si tagliassero poco alla volta e non creare problemi di incontinenza.Tutto questo viene fatto per circa un mese ma dopo tale periodo mio marito inizia ad avere forti dolori causati dal tiraggio.Ne parliamo con il medico che ha eseguito l'intervento e lui ci dice di non tirarlo più' e lasciarlo libero perché anche se non messo in tensione il suo lavoro anche se in più' tempo lo avrebbe fatto ugualmente.Io ora volevo chiedervi se secondo la vostra esperienza e' stato fatto il giusto lavoro e principalmente se è vero che il setone (non so se è giusto chiamarlo cosi) anche se lasciato libero taglia il muscolo portando a guarigione la fistola.Vi prego di rispondermi e consigliarmi sul da fare anche perché e già da diversi mesi che questa situazione va avanti e voi stessi potete capire in che situazione psicologica si può' trovare una persona dopo cosi tanti mesi di sofferenze fisiche.Ringrazio tutti quelli che saranno cosi gentili da voler rispondere
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
In effetti la tecnica di posizionamento del setone serve per far si che il tragitto fistoloso si deterga. In seguito sarà possibile adottare una delle svariate procedure chirurgiche per eliminare la fistola. È pero indispensabile affidarsi ad un centro di proctologica perché l'iter terapeutico è lungo e complesso.

Dr. Roberto Rossi

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Utente
Utente
Grazie dottor Rossi, pero' volevo sapere se è vera la cosa che anche quando il setone non venga messo in trazione il suo lavoro nel tagliare i muscoli sfinterali lo fa ugualmente.Sinceramente vorrei evitare di aspettare mesi e alla fine non arrivare a nessun risultato in termini di guarigione. E poi volevo sapere se dopo il completamento del trattamento con il setone si deve essere sottoposti ad altri interventi oppure si arriva a guarigione.

Grazie
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Utente
Utente
Se possibile vorrei sentire diversi pareri e consigli su cosa fare in casi clinici come questi
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Gentile Utente
La formazione di una Fistola perianale rappresenta la normale evoluzione di una ascesso perianale drenato spontaneamante o chirurgicamente. Il trattamento eseguito: incisione dell'ascesso e zaffo, come il successivo intervento di posizionamento del setone, è condivisibile.
Il collega Rossi già le ha risposto in merito al posizionamento del setone.
Se ha suo marito, nel secondo intervento, è stato anche asportato il tragitto fistoloso fino al margine del manicotto sfinteriale, la sola azione del setone è sufficiente per una guarigione.
Chiaramente come le è stato spiegato la mancata trazione aumenta notevolmente i tempi di guarigione.
In alcuni casi, nei quali si è certi che il setone ha finalmente superato lo spessore dello sfintere,lo si potrà anche sfilare dal sottocute prima di attendere la sua spontanea caduta.
Rinnovo il consiglio di affidarsi ad un centro proctologico.
Ci tenga informati.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com