Esito biopsia mucosa retto-sigma
Gentili dottori, a seguito dello screening delle feci,per sangue occulto,mi hanno fatto una colonscopia con prelievo di mucosa per effettuare 5 biopsie, avendo avuto questo esito:
"Esame eseguito previo monitoraggio della saturazione di 02 e della FC. a CIRCA 10 cm dalla RA in giunzione retto sigma, presenza di formazione vegetante sessile a larga base d'impianto che interessa per 180 gradi il lume d'organo: si eseguono biopsie multiple: buona l'emostasi.Non si segnalano altre patologie degne di nota nei restanti tratti esplorati."
"Esito biopsia : numerosi frammenti del diametro di 0,1-0,3 cm, in toto
Quadro morfologico compatibile (frammenti) con polipo adenomatoso con displasia di alto grado; non evidenza di invasività nel materiale in esame.."
Vi prego di delucidarmi per poter capire se quanto descritto puo' essere interpretato come benigno o maligno e se operabile definitivamente, anche perchè dovremmo partire per l'estero e nn sappiamo se rinunciare non sapendo se la situazione è da ritenersi grave e urgente.
Grazie mille per l'eventuale Vs. risposta e distinti saluti..
"Esame eseguito previo monitoraggio della saturazione di 02 e della FC. a CIRCA 10 cm dalla RA in giunzione retto sigma, presenza di formazione vegetante sessile a larga base d'impianto che interessa per 180 gradi il lume d'organo: si eseguono biopsie multiple: buona l'emostasi.Non si segnalano altre patologie degne di nota nei restanti tratti esplorati."
"Esito biopsia : numerosi frammenti del diametro di 0,1-0,3 cm, in toto
Quadro morfologico compatibile (frammenti) con polipo adenomatoso con displasia di alto grado; non evidenza di invasività nel materiale in esame.."
Vi prego di delucidarmi per poter capire se quanto descritto puo' essere interpretato come benigno o maligno e se operabile definitivamente, anche perchè dovremmo partire per l'estero e nn sappiamo se rinunciare non sapendo se la situazione è da ritenersi grave e urgente.
Grazie mille per l'eventuale Vs. risposta e distinti saluti..
[#1]
Ha un grosso polipo probabilmente (ma questo va confermato dal collega che ha eseguito l' esame) non asportabile endoscopicamente che richiede una resezione chirurgica per via laparotomica o laparoscopica.
Le biopsie eseguite hanno dimostrato trattarsi di una lesione benigna ad alo potenziale di malignità, tuttavia l' esito definitivo dell' esame istologico di tutto il polipo una volta rimosso, potrebbe evidenziare una inizale degenerazione neoplastica.
Se il viaggio è di breve durata e il motivo importante credo possa programmare l' intervento appena ritorna, in caso contrario penserei prima al polipo e poi farei il viaggio tranquillo. Auguri!
Le biopsie eseguite hanno dimostrato trattarsi di una lesione benigna ad alo potenziale di malignità, tuttavia l' esito definitivo dell' esame istologico di tutto il polipo una volta rimosso, potrebbe evidenziare una inizale degenerazione neoplastica.
Se il viaggio è di breve durata e il motivo importante credo possa programmare l' intervento appena ritorna, in caso contrario penserei prima al polipo e poi farei il viaggio tranquillo. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la delucidazione, il medico specialista mi ha proposto di fare
ulteriori indagini fra una settimana ,eseguendo una rettoscopia e prelevando
altre biopsie. Dopo di che pensa di intervenire di volta in volta, eliminando
il polipo gradualmente fino a raggiungere la lesione importante che, se del caso,
elimineranno chirurgicamente.
Secondo il Suo parere, ritiene corretto questo procedimento o è meglio sentire
altri pareri se è il caso di intervenire una volta sola chirurgicamente?
Mi sa indicare qualche ente in Lombardia è migliore in questi casi?
E' stato gentilissimo...grazie di nuovo.
ulteriori indagini fra una settimana ,eseguendo una rettoscopia e prelevando
altre biopsie. Dopo di che pensa di intervenire di volta in volta, eliminando
il polipo gradualmente fino a raggiungere la lesione importante che, se del caso,
elimineranno chirurgicamente.
Secondo il Suo parere, ritiene corretto questo procedimento o è meglio sentire
altri pareri se è il caso di intervenire una volta sola chirurgicamente?
Mi sa indicare qualche ente in Lombardia è migliore in questi casi?
E' stato gentilissimo...grazie di nuovo.
[#4]
Utente
gentili dottori,
sono la moglie del paziente che vi aveva scritto.
Mio marito ha subito un intervento al colon retto con deviazione e stomia, il giorno dopo per un'emorraggia anale, ha subito altro intervento , Ci hanno detto che la causa
dell'emoraggia erano i punti di sutura che avevano preso una vena.
Poi ha avuto altre complicazioni, E' entrato SANO.. mai avuto alcun problema ,
Ora l'hanno trasferito in RIANIMAZIONE perchè, dopo vari esami poichè non respirava autonomamente e neanche con la mascherina d'ossigeno, hanno diagnosticato
una malattia polmonare A R D S . che i medici della rianimazione non si spiegano
come mai gli è venuta...
Dato che siamo molto preoccupati , mi sapreste dire di cosa si tratta e
se è guaribile e quali terapie possono effettuare?
aspetto con ansia, e Vi ringrazio..
anna
sono la moglie del paziente che vi aveva scritto.
Mio marito ha subito un intervento al colon retto con deviazione e stomia, il giorno dopo per un'emorraggia anale, ha subito altro intervento , Ci hanno detto che la causa
dell'emoraggia erano i punti di sutura che avevano preso una vena.
Poi ha avuto altre complicazioni, E' entrato SANO.. mai avuto alcun problema ,
Ora l'hanno trasferito in RIANIMAZIONE perchè, dopo vari esami poichè non respirava autonomamente e neanche con la mascherina d'ossigeno, hanno diagnosticato
una malattia polmonare A R D S . che i medici della rianimazione non si spiegano
come mai gli è venuta...
Dato che siamo molto preoccupati , mi sapreste dire di cosa si tratta e
se è guaribile e quali terapie possono effettuare?
aspetto con ansia, e Vi ringrazio..
anna
[#5]
Mi spiace molto, non posso tuttavia esprimere un giudizio senza conoscenza diretta dei fatti. Sentiamo il parere dei colleghi rianimatori in merito al suo quesito.Ci aggiorni sul decorso, se desidera.
Auguri a suo marito.
Auguri a suo marito.
[#7]
Gentile Utente,
intervengo volentieri in questa discussione su richiesta del Collega Favara per chiarire alcuni concetti relativi alla Sindrome Acuta da Distress Respiratorio (ARDS).
Si tratta di una temibile complicanza respiratoria che determina sempre la necessità di un ricovero in Rianimazione e una intubazione del paziente.
Le cause non sono ben conosciute al contrario della evoluzione del danno tissutale polmonare e delle caratteristiche cliniche della "sindrome" che da molti anni è una delle principali fonti di studio dei ricercatori.
Possono infatti esserci diversi fattori in grado di scatenare una ARDS (che per definizione OMS è un danno diffuso dei vasi capillari del microcircolo polmonare determinante edema e infiltrati infiammatori nel tessuto polmonare con relativa grave insufficienza respiratoria da scarso utilizzo di ossigeno nonostante l'apporto aggiuntivo di O2 ). Questi fattori sono tra i più svariati e diversi tra loro, anche non legati da punti in comune quali: traumi, infezioni, ustioni, gas inalati (ossigeno compreso), shock, sepsi, radiazioni, cardiopatie precipitanti, malattie enteriche con malassorbimento e dispersione proteica, ipoalbuminemia importanti interventi chirurgici causanti stress di qualsiasi tipo sull'organismo, ecc, ecc. I primi sintomi possono insorgere già a 24/48 h di distanza fino alla prima settimana dall'evento scatenante (in questo caso l'intervento chirurgico). La prognosi nella fase acuta è sempre riservata e mette a dura prova le competenze degli Anestesisti-Rianimatori perchè nonostante gli sforzi e le terapie, oramai ben validate e attuate, non sempre il paziente risponde favorevolmente. Possono infatti essere possibili in qualsiasi momento complicanze non legate alla sindrome di per se ma al fatto che l'ossigenzione di tutti tessuti (cuore e cervello compresi) possono non essere ottimali e creare dei seri danni nonostante la ventilazione. La sindrome è ben caratterizzata da un tipico quadro temporale, radiologico, laboratoristico e anatomo patologico (modificazione del tessuto polmonare in relazione alla malattia).
Non mi dilungo oltre salvo sottolineare che nella fase acuta il quadro è di una certa gravità. Esistono delle terapie farmacologiche e ventilatorie che possono giovare al paziente anche se la percentuale di insuccesso è ancora oggi relativamente alta. Se, come è sperabile, il quadro polmonare migliora, la sindrome regredisce di solito e senza lasciare reliquati particolari. Non ci resta che aspettare e valutare l'evoluzione che la Sig.ra potrà comunicarci quando lo ritiene opportuno, qui.
Spero di essere stato chiaro, invito altri colleghi Rianimatori a dare, se lo ritengono, il loro contributo prezioso con un loro parere.
Cordiali saluti
intervengo volentieri in questa discussione su richiesta del Collega Favara per chiarire alcuni concetti relativi alla Sindrome Acuta da Distress Respiratorio (ARDS).
Si tratta di una temibile complicanza respiratoria che determina sempre la necessità di un ricovero in Rianimazione e una intubazione del paziente.
Le cause non sono ben conosciute al contrario della evoluzione del danno tissutale polmonare e delle caratteristiche cliniche della "sindrome" che da molti anni è una delle principali fonti di studio dei ricercatori.
Possono infatti esserci diversi fattori in grado di scatenare una ARDS (che per definizione OMS è un danno diffuso dei vasi capillari del microcircolo polmonare determinante edema e infiltrati infiammatori nel tessuto polmonare con relativa grave insufficienza respiratoria da scarso utilizzo di ossigeno nonostante l'apporto aggiuntivo di O2 ). Questi fattori sono tra i più svariati e diversi tra loro, anche non legati da punti in comune quali: traumi, infezioni, ustioni, gas inalati (ossigeno compreso), shock, sepsi, radiazioni, cardiopatie precipitanti, malattie enteriche con malassorbimento e dispersione proteica, ipoalbuminemia importanti interventi chirurgici causanti stress di qualsiasi tipo sull'organismo, ecc, ecc. I primi sintomi possono insorgere già a 24/48 h di distanza fino alla prima settimana dall'evento scatenante (in questo caso l'intervento chirurgico). La prognosi nella fase acuta è sempre riservata e mette a dura prova le competenze degli Anestesisti-Rianimatori perchè nonostante gli sforzi e le terapie, oramai ben validate e attuate, non sempre il paziente risponde favorevolmente. Possono infatti essere possibili in qualsiasi momento complicanze non legate alla sindrome di per se ma al fatto che l'ossigenzione di tutti tessuti (cuore e cervello compresi) possono non essere ottimali e creare dei seri danni nonostante la ventilazione. La sindrome è ben caratterizzata da un tipico quadro temporale, radiologico, laboratoristico e anatomo patologico (modificazione del tessuto polmonare in relazione alla malattia).
Non mi dilungo oltre salvo sottolineare che nella fase acuta il quadro è di una certa gravità. Esistono delle terapie farmacologiche e ventilatorie che possono giovare al paziente anche se la percentuale di insuccesso è ancora oggi relativamente alta. Se, come è sperabile, il quadro polmonare migliora, la sindrome regredisce di solito e senza lasciare reliquati particolari. Non ci resta che aspettare e valutare l'evoluzione che la Sig.ra potrà comunicarci quando lo ritiene opportuno, qui.
Spero di essere stato chiaro, invito altri colleghi Rianimatori a dare, se lo ritengono, il loro contributo prezioso con un loro parere.
Cordiali saluti
La consulenza è prestata a titolo puramente
gratuito secondo lo stile Medicitalia.it
Dott. Stelio ALVINO
[#8]
Gentile signora,
mi introduco nella discussione dopo il chiarimento dato dal Dott. Alvino. Credo che la definizione di ARDS nel caso specifico sia poco dirimente per capire la reale gravità del quadro clinico. Infatti il termine ARDS esprime un quadro clinico-radiologico ma sarebbe opportuno sapere come è ventilato il paziente (alta o bassa peep --> pressione positiva di fine espirazione, FiO2 --> frazione inspirata di ossigeno, rapporto PaO2/FiO2 --> pressione parziale di ossigeno nel sangue e rapporto con la frazione inspirata di ossigeno) e se ci sono associati segni di insufficienza multipla d'organo. Chiaramente a tutto ciò va ricercata la causa che, negli ammalati post operati spesso è di origine infettiva (magari di sovrainfezione batterica) come magari di traslocazione batterica nel caso in oggetto.
Spero di essere stato chiaro, solo con la definizione di ARDS è molto difficile esprimere un parere.
Cordiali saluti, Dott. Alongi
mi introduco nella discussione dopo il chiarimento dato dal Dott. Alvino. Credo che la definizione di ARDS nel caso specifico sia poco dirimente per capire la reale gravità del quadro clinico. Infatti il termine ARDS esprime un quadro clinico-radiologico ma sarebbe opportuno sapere come è ventilato il paziente (alta o bassa peep --> pressione positiva di fine espirazione, FiO2 --> frazione inspirata di ossigeno, rapporto PaO2/FiO2 --> pressione parziale di ossigeno nel sangue e rapporto con la frazione inspirata di ossigeno) e se ci sono associati segni di insufficienza multipla d'organo. Chiaramente a tutto ciò va ricercata la causa che, negli ammalati post operati spesso è di origine infettiva (magari di sovrainfezione batterica) come magari di traslocazione batterica nel caso in oggetto.
Spero di essere stato chiaro, solo con la definizione di ARDS è molto difficile esprimere un parere.
Cordiali saluti, Dott. Alongi
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puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dr. Fabio Alongi
[#9]
Utente
Ringrazio il dott. Alvino che è stato molto chiaro e dettagliato, per poter capire qualcosa in più, e ringrazio anche il dott. Alongi che si è espresso molto bene, ma logicamente
non sono in grado di avere quei parametri accennati. Dovrei chiedere in rianimazione ma non mi pare che possano ora darmi queste informazioni. I medici non si spiegano come gli sia venuta questa complicazione in un soggetto sano, soltanto fumatore. Non penso siano le sigarette a aver provocato tutto questo!
Ieri mio marito stava leggermente meglio, riusciva a parlare e respirare un po' meglio con la mascherina ed era lucido..Presumo quindi, da ignorante, che non sia ARDS in fase acuta, ringraziando Dio, e confido in un prossimo ulteriore miglioramento..
Vi terrò informati.
Grazie mille e buon lavoro.
non sono in grado di avere quei parametri accennati. Dovrei chiedere in rianimazione ma non mi pare che possano ora darmi queste informazioni. I medici non si spiegano come gli sia venuta questa complicazione in un soggetto sano, soltanto fumatore. Non penso siano le sigarette a aver provocato tutto questo!
Ieri mio marito stava leggermente meglio, riusciva a parlare e respirare un po' meglio con la mascherina ed era lucido..Presumo quindi, da ignorante, che non sia ARDS in fase acuta, ringraziando Dio, e confido in un prossimo ulteriore miglioramento..
Vi terrò informati.
Grazie mille e buon lavoro.
[#10]
Buonasera, sono partito dalla considerazione iniziale che una diagnosi di ARDS era già stata avanzata dai colleghi che hanno in cura suo marito (non conoscendo il paziente, la sua cartella clinica e gli esami non posso che seguire le indicazioni che mi vengono fornite qui). Non mi aspettavo potesse darmi dei preziosi, ma troppo specifici, dettagli specialistici che pur importanti per noi non possono essere frutto di notizie trasmesse da chi non è del mestiere.
Evidentemente con la buona notizia che ci sta dando oggi e leggendo che attualmente non è intubato, anzi ventila spontaneamente con l'aiuto della "mascherina" concordo con la possibilità che a una vera sindrome conclamata di ARDS non si è arrivati ma semmai a uno di quei quadri radiologico-clinici precursori di, intermedi, ma anche più facilmente reversibili che caratterizzano quei pazienti complicati da inaspettati deficit ventilatori. Ovviamente la prudenza in questo momento è d'obbligo così come troppo prematuro essere certi che il rischio sia completamente passato. L'evoluzione, spero buona, la vedremo nei prossimi giorni.
Cordialità
Evidentemente con la buona notizia che ci sta dando oggi e leggendo che attualmente non è intubato, anzi ventila spontaneamente con l'aiuto della "mascherina" concordo con la possibilità che a una vera sindrome conclamata di ARDS non si è arrivati ma semmai a uno di quei quadri radiologico-clinici precursori di, intermedi, ma anche più facilmente reversibili che caratterizzano quei pazienti complicati da inaspettati deficit ventilatori. Ovviamente la prudenza in questo momento è d'obbligo così come troppo prematuro essere certi che il rischio sia completamente passato. L'evoluzione, spero buona, la vedremo nei prossimi giorni.
Cordialità
[#12]
Utente
Buongiorno gentili dottori,
Vi informo che mio marito è stato riportato in reparto è sotto terapia ancora per qualche giorno, ancora ossigeno dal naso e poi si vedrà il decorso.
Mi sono preoccupata di un evento e volevo chiedervi se rientra nella norma..
Alzandosi per la prima volta per andare a urinare nel pappagallo in bagno, gli è uscito un po' di sangue dall'ano in un primo tempo..e poi sforzandosi per urinare, all'improvviso, sempre dal retto, è uscita di botto( formando un laghetto a terra) una
sostanza semiliquida di color rossatro-marrone, che mi ha fatto spaventare..pensando a altra emoraggia!
Lui è stato operato il 4.9 al colon e ileostomia, non so se il termine è giusto, e vorrei sapere, da ignorante come sono, se tutto ciò è normale..poichè il medico ha detto che questo fatto potrebbe
proseguire anche a casa per circa un mese o piu'.
Vi ringrazio come sempre per la vs. collaborazione e Vi auguro buona domenica .
Vi informo che mio marito è stato riportato in reparto è sotto terapia ancora per qualche giorno, ancora ossigeno dal naso e poi si vedrà il decorso.
Mi sono preoccupata di un evento e volevo chiedervi se rientra nella norma..
Alzandosi per la prima volta per andare a urinare nel pappagallo in bagno, gli è uscito un po' di sangue dall'ano in un primo tempo..e poi sforzandosi per urinare, all'improvviso, sempre dal retto, è uscita di botto( formando un laghetto a terra) una
sostanza semiliquida di color rossatro-marrone, che mi ha fatto spaventare..pensando a altra emoraggia!
Lui è stato operato il 4.9 al colon e ileostomia, non so se il termine è giusto, e vorrei sapere, da ignorante come sono, se tutto ciò è normale..poichè il medico ha detto che questo fatto potrebbe
proseguire anche a casa per circa un mese o piu'.
Vi ringrazio come sempre per la vs. collaborazione e Vi auguro buona domenica .
[#14]
Utente
Buongiorno dott.ri,
come già detto precedentemente ho eseguuito l'intervento di ILEOSTOMIA-RICANALIZZAZIONE l'8.1.2014. Precedentemente avevo fatto l'intervento di RESEZIONE ANTERIORE DEL RETTO A 10 cm dall'ano in data 4.9.2013..
Sono passati più di tre mesi e ho ancora PROBLEMI DI EVACUAZIONE, cioè feci liquide che si ripetono a brevi intervalli che mi rendono disagi nella vita quotidiana, tanto che se ho un impegno ad esempio EVITO DI MANGIARE a pranzo o cena per non dover poi correre in bagno.. !
Evito le verdure e mangio RISO,PASTA CAROTE E PATATE..niente altro..
Vorrei chiederVi gentilmente se è normale, se posso sperare che tutto si sistemi o che rimedi ci sono..
Grazie e cordiali saluti..
G.
come già detto precedentemente ho eseguuito l'intervento di ILEOSTOMIA-RICANALIZZAZIONE l'8.1.2014. Precedentemente avevo fatto l'intervento di RESEZIONE ANTERIORE DEL RETTO A 10 cm dall'ano in data 4.9.2013..
Sono passati più di tre mesi e ho ancora PROBLEMI DI EVACUAZIONE, cioè feci liquide che si ripetono a brevi intervalli che mi rendono disagi nella vita quotidiana, tanto che se ho un impegno ad esempio EVITO DI MANGIARE a pranzo o cena per non dover poi correre in bagno.. !
Evito le verdure e mangio RISO,PASTA CAROTE E PATATE..niente altro..
Vorrei chiederVi gentilmente se è normale, se posso sperare che tutto si sistemi o che rimedi ci sono..
Grazie e cordiali saluti..
G.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 9.2k visite dal 22/06/2013.
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