Taglietto nella zona anale

Salve,
il mio è un problema molto semplice, non penso sia una cosa grave, ma non so proprio come risolverlo.
Sono un ragazzo omosessuale di 25 anni e sono fidanzato da 4 anni con un ragazzo, con cui ho sempre avuto rapporti sessuali regolarmente.
Recentemente però mi è capitato di provare un forte dolore vicino all'ano, come se avessi un taglietto. Mi era già capitato in passato di provare qualche dolore durante o dopo il sesso, ma niente di duraturo. Questo invece torna ogni volta.
Se rimango a riposo una settimana il dolore sembra passare, facciamo sesso una volta e va tutto bene, ma da quel momento in poi è come se si riaprisse il taglio e ricomincia a farmi male, cosa che dura per vari giorni. Riesco a sentire, toccandomi, che è proprio in un punto preciso della rosellina dell'ano, che fa leggermente male se lo tocco con le dita (molto male se proviamo a fare una penetrazione)
Quando defeco, invece, il dolore è quasi inesistente...
Mi sono informato un po' sulla ragade anale, ma mi pare che sia una cosa un po' più seria di quella che ho io che penso sia solo un taglietto.
Ho solo bisogno di aspettare per qualche settimana di fila senza avere rapporti sessuali? O mi consigliate di mettere qualche crema per velocizzare il processo di cicatrizzazione?
Grazie infinite in anticipo per il prezioso aiuto!
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Molto probabilimente si tratta di una ragade,
ma la cura dev'essere pur sempre conseguente ad una visita diretta.

Ha fatto controllare al suo medico?

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Utente
Utente
Se e' una ragade e' quindi una cosa grave...?
Non sono andato dal medico, per motivi di imbarazzo.... Speravo fosse una cosa da nulla risolvobile facilmente...
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
La ragade non è <<una cosa grave>>,
ma concettualmente non è possibile, nè è corretto,
curare o dare consigli
basandosi sulle impressioni del paziente senza "vedere"/"visitare".