Pareri intervento secondo longo

Salve dottori, sono un uomo di 29 anni che da anni ormai soffre a causa di un prolasso rettale e di emorroidi (2 grado) a volte trombizzate. Il fastidio è variabile, periodi di dolore e fastidio intenso, periodi in cui il fastidio è leggero e sopportabile e periodi in cui sto benissimo come fossi sano. Il chirurgo che mi ha visitato mi ha consigliato un intervento secondo Longo, vorrei chiedere pareri su questo intervento. Voi lo consigliereste? Quali sono i veri e importanti rischi post operatori? La mia paura è che, da quanto letto, è un intervento di recente acquisizione, questo è un bene (perchè simboleggia evoluzione nei trattamenti) o un male (perchè non si hanno abbastanza casi favorevoli per poter giudicare valido l'intervento)? C'è il rischio di restare incontinenti?

Vi ringrazio anticipatamente per la vostra pazienza e la vostra disponibilità.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
L'indicazione è condivisibile, anche se si è in presenza di un prolasso emorroidario di II grado.
Spesso, a tale prolasso emorroidario, è associato un prolasso rettale interno di dimensioni maggiori o simili a quelli che si riscontra in prolassi emorroidari di grado maggiore.
Recente non direi è già dal 1997 che viene eseguita e ad oggi più di tre milioni di interventi eseguiti nel mondo.
La Longo è una tecnica sicura.In mani poco esperte ha dato delle complicanze,ma numericamente e per gravità non superiori a quelle che, in mani poco esperte, hanno dato gli interventi di emorroidectomia.
Nessun rischio di incontinenza.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
La ringrazio dottore per la sua risposta. Ho molti dubbi su questo intervento perchè su internet leggo di moltissime persone che più che altro soffrono anzichè star meglio. L'incontinenza è la cosa che mi spaventava di più poichè mi distruggerebbe il lavoro, quale può essere un tempo di ripresa normale? Se decidessi di non operarmi cosa potrebbe succedere? mi spiego meglio: il prolasso resterebbe quello e dovrei andare avanti con la terapia medica o potrebbe peggiorare col tempo, rendendo anche un intervento futuro più rischioso?
Ringrazio ancora lei e i colleghi.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
In rete si legge di tutto, ma non tutto corrisponde al vero.
Si legge anche questo:
La procedura secondo Longo è da preferire, in quanto presenta significativi vantaggi clinici suffragati da valutazioni eseguite da eminenti agenzie internazionali http://www.nice.org.uk/guidance/ta128/chapter/1-guidance

Minor dolore e minor assistenza post-operatoria
Minor durata della degenza (1,2 giorni in meno rispetto a MM)
Più breve tempo d’uso della sala operatoria (14 minuti in meno rispetto a MM)
Più rapido ritorno alle normali attività e/o al lavoro (20 giorni in meno rispetto a MM)
Minor consumo di analgesici richiesti nel decorso post operatorio (70-80% in meno rispetto a MM)
Minori complicanze in rapporto al numero(milioni)dei casi trattati.

La malattia emorroidaria è una malattia evolutiva che tende con il tempo a peggiorare.
La necessità di un intervento, per prolasso emorroidario, è in relazione alla frequenza con la quale questo si presenta, all'intensità dei disturbi ad esso collegati ed a quanto, questa patologia, interferisce con la qualità di vita del paziente.
Prego.