Emorroidi: operazione opportuna?
Gentili medici,
ho 34 anni e 12 anni fa, a seguito di una gastroenterite, mi è stato diagnosticato (senza alcun esame, solo con palpazione dell'addome) l'intestino irritabile, che di solito riesco a tenere a bada con una dieta adeguata e priva di lattosio.
6 anni fa mi sono trasferita in una metropoli all'estero, in un paese in cui la dieta e lo stile di vita sono molto diversi da quelli italiani. Ciò mi porta a soffrire spesso di stitichezza, di cui in Italia non soffrivo, che si accentua nel periodo premestruale. 2 anni fa mi è stato diagnosticato un disturbo emorroidario (non mi hanno detto di che grado), reso evidente per la prima volta durante una violenta colica intestinale che ha provocato il prolasso momentaneo delle emorroidi.
In questi anni ho avuto parecchi disturbi che penso possano essere riconducibili alle emorroidi infiammate: stitichezza, senso di pesantezza, evacuazione incompleta, perdite di muco trasparente, evacuazione frammentata, gonfiori, eccetera. Ho sempre cercato di contrastarli con la dieta (non fumo, non bevo alcolici, evito i dolci, mangio molta verdura e frutta) e con molta attività fisica regolare (esercizi aerobici, jogging, walking, addominali), ma non sempre con successo.
Ieri, dopo un paio di giorni di feci dure e caprine, sono riuscita a liberarmi. Subito dopo ho notato la tazza del water completamente rossa, e quando mi sono asciugata ho visto del sangue rosso e chiaro sulla carta igienica. Non mi era mai successo niente del genere prima d'ora e mi sono spaventata molto!
Dopo essermi lavata, con uno specchietto ho cercato di vedere cosa succedeva se cercavo di spingere dolcemente come per evacuare: ho visto una "pallina grumosa" rossa che fuoriusciva un po' dall'ano per poi tornare subito dentro. Senza spingere l'ano si presentava normale. Ieri notte ho messo un po' di Preparazione H e stamattina sono riuscita ad evacuare, ma quando mi sono asciugata ho visto un pochino di sangue sulla carta igienica. Non ho dolore, solo ogni tanto sento un po' di prurito e pesantezza.
Vorrei farvi qualche domanda:
- il sangue sarà riconducibile alle emorroidi infiammate, giusto? Di che grado potrebbero essere?
- di solito evito andare dal medico, ma mio marito insiste per portarmi. E' opportuno che vada o posso dirgli di stare tranquillo?
- in questi 2 anni non mi sembra di aver avuto molti miglioramenti, nonostante la dieta, lo sport e le cure sporadiche. Visto il sangue di ieri, direi anzi che la situazione sta peggiorando col tempo! Sono molto magra ma purtroppo svolgo un lavoro sedentario, quindi a parte quando faccio attività fisica (quasi quotidianamente, 1 ora al giorno) sono seduta per la maggior parte del tempo e non saprei come ovviare alla cosa. Non c'è speranza che le emorroidi e il prolasso mucoso regrediscano da soli?
- dovrei farmi operare prima che la situazione degeneri, o è meglio aspettare? Quale tipo di operazione potrebbe essere adatta alla mia situazione?
Grazie per l'attenzione, cordiali saluti.
ho 34 anni e 12 anni fa, a seguito di una gastroenterite, mi è stato diagnosticato (senza alcun esame, solo con palpazione dell'addome) l'intestino irritabile, che di solito riesco a tenere a bada con una dieta adeguata e priva di lattosio.
6 anni fa mi sono trasferita in una metropoli all'estero, in un paese in cui la dieta e lo stile di vita sono molto diversi da quelli italiani. Ciò mi porta a soffrire spesso di stitichezza, di cui in Italia non soffrivo, che si accentua nel periodo premestruale. 2 anni fa mi è stato diagnosticato un disturbo emorroidario (non mi hanno detto di che grado), reso evidente per la prima volta durante una violenta colica intestinale che ha provocato il prolasso momentaneo delle emorroidi.
In questi anni ho avuto parecchi disturbi che penso possano essere riconducibili alle emorroidi infiammate: stitichezza, senso di pesantezza, evacuazione incompleta, perdite di muco trasparente, evacuazione frammentata, gonfiori, eccetera. Ho sempre cercato di contrastarli con la dieta (non fumo, non bevo alcolici, evito i dolci, mangio molta verdura e frutta) e con molta attività fisica regolare (esercizi aerobici, jogging, walking, addominali), ma non sempre con successo.
Ieri, dopo un paio di giorni di feci dure e caprine, sono riuscita a liberarmi. Subito dopo ho notato la tazza del water completamente rossa, e quando mi sono asciugata ho visto del sangue rosso e chiaro sulla carta igienica. Non mi era mai successo niente del genere prima d'ora e mi sono spaventata molto!
Dopo essermi lavata, con uno specchietto ho cercato di vedere cosa succedeva se cercavo di spingere dolcemente come per evacuare: ho visto una "pallina grumosa" rossa che fuoriusciva un po' dall'ano per poi tornare subito dentro. Senza spingere l'ano si presentava normale. Ieri notte ho messo un po' di Preparazione H e stamattina sono riuscita ad evacuare, ma quando mi sono asciugata ho visto un pochino di sangue sulla carta igienica. Non ho dolore, solo ogni tanto sento un po' di prurito e pesantezza.
Vorrei farvi qualche domanda:
- il sangue sarà riconducibile alle emorroidi infiammate, giusto? Di che grado potrebbero essere?
- di solito evito andare dal medico, ma mio marito insiste per portarmi. E' opportuno che vada o posso dirgli di stare tranquillo?
- in questi 2 anni non mi sembra di aver avuto molti miglioramenti, nonostante la dieta, lo sport e le cure sporadiche. Visto il sangue di ieri, direi anzi che la situazione sta peggiorando col tempo! Sono molto magra ma purtroppo svolgo un lavoro sedentario, quindi a parte quando faccio attività fisica (quasi quotidianamente, 1 ora al giorno) sono seduta per la maggior parte del tempo e non saprei come ovviare alla cosa. Non c'è speranza che le emorroidi e il prolasso mucoso regrediscano da soli?
- dovrei farmi operare prima che la situazione degeneri, o è meglio aspettare? Quale tipo di operazione potrebbe essere adatta alla mia situazione?
Grazie per l'attenzione, cordiali saluti.
[#1]
In linea di massima l' intervento è indicato quando la diagnosi è confermata, sono presenti sintomi e la terapia non chirurgica non è adeguata ad eliminarli.
Nel suo caso inizierei con una visita proctologica.
Prego.
Nel suo caso inizierei con una visita proctologica.
Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Grazie per la Sua risposta.
Come ho scritto prima, la diagnosi è già confermata: ho fatto la visita proctologica 2 anni fa e il medico mi ha detto che ho due emorroidi interne. Il grado non l'ha specificato, ma non sono sicura che in questo paese le classifichino così (non ho chiesto perché ai tempi non sapevo nulla di questa patologia). Come cura mi è stata prescritta una crema a base di cortisone in applicatori monouso. Nessun integratore né indicazioni su dieta, attività fisica o stile di vita. A queste cose ho pensato io, consultandomi via mail col mio medico di base italiano.
Secondo Lei è meglio che rifaccia la visita e dica che ho avuto un sanguinamento o posso evitare? Volevo sapere è se il problema può effettivamente regredire nel tempo, oppure se un aggravamento della situazione è inevitabile e non c'è rimedio alle emorroidi infiammate, quindi è meglio pensare alla chirurgia prima che il tutto degeneri. Forse sbaglio, ma mi sento un po' giovane per questo problema, vista la mia età e il fatto che non ho ancora avuto figli...
Come ho scritto prima, la diagnosi è già confermata: ho fatto la visita proctologica 2 anni fa e il medico mi ha detto che ho due emorroidi interne. Il grado non l'ha specificato, ma non sono sicura che in questo paese le classifichino così (non ho chiesto perché ai tempi non sapevo nulla di questa patologia). Come cura mi è stata prescritta una crema a base di cortisone in applicatori monouso. Nessun integratore né indicazioni su dieta, attività fisica o stile di vita. A queste cose ho pensato io, consultandomi via mail col mio medico di base italiano.
Secondo Lei è meglio che rifaccia la visita e dica che ho avuto un sanguinamento o posso evitare? Volevo sapere è se il problema può effettivamente regredire nel tempo, oppure se un aggravamento della situazione è inevitabile e non c'è rimedio alle emorroidi infiammate, quindi è meglio pensare alla chirurgia prima che il tutto degeneri. Forse sbaglio, ma mi sento un po' giovane per questo problema, vista la mia età e il fatto che non ho ancora avuto figli...
[#3]
In due anni tante cose possono cambiare.
La classificazione delle emorroidi è internazionale.
Secondo me è meglio rifaccia la visita.
In genere, ma non sempre, la malattia tende a peggiorare progressivamente.
Prego.
La classificazione delle emorroidi è internazionale.
Secondo me è meglio rifaccia la visita.
In genere, ma non sempre, la malattia tende a peggiorare progressivamente.
Prego.
[#4]
Utente
Buongiorno, scusi il ritardo.
In questi giorni la situazione è migliorata perché sto usando Preparazione H ogni sera, cerco di stare seduta il meno possibile e ho aumentato verdura e frutta.
Ci ho riflettuto e seguirò il suo consiglio di tornare dal proctologo. E' vero, la classificazione delle emorroidi dovrebbe essere internazionale, ma qui i medici - per fattori culturali - tendono a dire il meno possibile ai pazienti. Ai tempi non sapevo proprio cosa fosse la patologia emorroidaria, adesso invece posso chiedere più informazioni. Se il proctologo consigliasse la chirurgia, valuterò cosa fare: ho letto delle tecniche chirurgiche con THD e stapler e spero che qui le eseguano, altrimenti dovrei tornare in Italia.
La ringrazio per la risposta!
In questi giorni la situazione è migliorata perché sto usando Preparazione H ogni sera, cerco di stare seduta il meno possibile e ho aumentato verdura e frutta.
Ci ho riflettuto e seguirò il suo consiglio di tornare dal proctologo. E' vero, la classificazione delle emorroidi dovrebbe essere internazionale, ma qui i medici - per fattori culturali - tendono a dire il meno possibile ai pazienti. Ai tempi non sapevo proprio cosa fosse la patologia emorroidaria, adesso invece posso chiedere più informazioni. Se il proctologo consigliasse la chirurgia, valuterò cosa fare: ho letto delle tecniche chirurgiche con THD e stapler e spero che qui le eseguano, altrimenti dovrei tornare in Italia.
La ringrazio per la risposta!
[#6]
Utente
Buongiorno,
ieri sono andata da un altro colon proctologo che mi ha visitata manualmente. Non mi ha dato il referto - qui non si usa - ma ha detto che ho un prolasso emorroidario di secondo grado (gli ho chiesto espressamente di che tipo). Mi ha segnato la stessa crema a base di cortisone che avevo già usato e che purtroppo non migliora la situazione, anzi brucia dopo l'applicazione. Ha detto che se voglio posso rimuovere le emorroidi con iniezioni sclerosanti o chirurgicamente. Gli ho chiesto delle legature, ma a quanto pare qui sono poco eseguite, e delle tecniche THD e stapler, di cui non sembrava aver sentito parlare molto. Ho controllato online nella lingua del paese in cui vivo e non riesco a trovare molte informazioni: poco sulla stapler e nulla sulla THD.
Adesso prendo psillio e aloe, faccio sport come sempre, bevo moltissima acqua e mangio ancora più fibre, verdure e frutta, però continuo ad avere feci dure/caprine e devo sforzarmi molto per evacuare. Mi capita di sanguinare un po' durante la defecazione e avere pruriti, fastidi e senso di pesantezza durante il giorno.
Non riesco mai a defecare in una singola seduta: il mattino ho lo stimolo, riesco ad andare un po' di corpo ma non a liberarmi del tutto. Poi durante la giornata mi capita di avere mal di pancia (senza stimolo), andare in bagno per urinare, e defecare ancora un po' di feci dure e frammentate, anche più volte al giorno. L'ho spiegato al proctologo e lui ha risposto che "sono le emorroidi infiammate". Il mio medico italiano - un amico di famiglia, a cui ho scritto via mail - invece pensa che io soffra di "defecazione ostruita".
In questo periodo mi è impossibile tornare in Italia per farmi visitare lì. Secondo lei le iniezioni sclerosanti potrebbero aiutarmi? Scusi il disturbo, non so che fare.
ieri sono andata da un altro colon proctologo che mi ha visitata manualmente. Non mi ha dato il referto - qui non si usa - ma ha detto che ho un prolasso emorroidario di secondo grado (gli ho chiesto espressamente di che tipo). Mi ha segnato la stessa crema a base di cortisone che avevo già usato e che purtroppo non migliora la situazione, anzi brucia dopo l'applicazione. Ha detto che se voglio posso rimuovere le emorroidi con iniezioni sclerosanti o chirurgicamente. Gli ho chiesto delle legature, ma a quanto pare qui sono poco eseguite, e delle tecniche THD e stapler, di cui non sembrava aver sentito parlare molto. Ho controllato online nella lingua del paese in cui vivo e non riesco a trovare molte informazioni: poco sulla stapler e nulla sulla THD.
Adesso prendo psillio e aloe, faccio sport come sempre, bevo moltissima acqua e mangio ancora più fibre, verdure e frutta, però continuo ad avere feci dure/caprine e devo sforzarmi molto per evacuare. Mi capita di sanguinare un po' durante la defecazione e avere pruriti, fastidi e senso di pesantezza durante il giorno.
Non riesco mai a defecare in una singola seduta: il mattino ho lo stimolo, riesco ad andare un po' di corpo ma non a liberarmi del tutto. Poi durante la giornata mi capita di avere mal di pancia (senza stimolo), andare in bagno per urinare, e defecare ancora un po' di feci dure e frammentate, anche più volte al giorno. L'ho spiegato al proctologo e lui ha risposto che "sono le emorroidi infiammate". Il mio medico italiano - un amico di famiglia, a cui ho scritto via mail - invece pensa che io soffra di "defecazione ostruita".
In questo periodo mi è impossibile tornare in Italia per farmi visitare lì. Secondo lei le iniezioni sclerosanti potrebbero aiutarmi? Scusi il disturbo, non so che fare.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.8k visite dal 30/03/2015.
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Approfondimento su Emorroidi
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