Prolasso emorroidale

BUONASERA DOTTORI, VORREI ESPORRE UN PROBLEMA VERIFICATOSI IN QUESTI GIORNI (ANCHE SE PENSO CHE IO LO ABBIA DA UN PO' DI TEMPO). IERI MATTINA DOPO ESSER ANDATO IN BAGNO HO ACCUSATO DEI DOLORI ALL'ANO, IN UN PRIMO MOMENTO NON HO CAPITO BENE DI COSA DI TRATTASSE E DOPO QUALCHE ORA, CONTROLLANDO, HO PENSATO CHE SI TRATTASSE DI SEMPLICI EMORROIDI. LA SERA, VISTO CHE IL DOLORE ERA INSOPPORTABILE, SONO ANDATO AL PRONTO SOCCORSO DOVE COME MIO GRANDE STUPORE MI E' STATO DIAGNOSTICATO IL PROLASSO EMORROIDALE DI 3° LIVELLO. HO CHIESTO AL DOTTORE LA CAUSA DI QUESTO E LO STESSO MI HA RIFERITO CHE POTEVA DIPENDENRE DALLA STITICHEZZA. HO RIFERITO ALLO STESSO CHE NON HO MAI AVUTO PROBLEMI IN TAL SENSO.
VORREI CHIEDERVI: COME QUINDI E' POTUTO ACCADERE COSI' ALL'IMPROVVISO? DA COSA NASCE IL PROLASSO? CHE TIPO DI CURE SI POSSONO FARE? E' NECESSARIO L'INTERVENTO CHIRURGICO?
PENSANDO BENE ALLE PAROLE DEL DOTTORE MI E' CAPITATO CHE DURANTE LA DEFECAZIONE AVESSI DELLE PERDITE DI SANGUE (NON SO SE SIA CORRELATO AL PROLASSO)
GRAZIE
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Le cause per cui alcuni paziente sviluppano un prolasso non sono ancora del tutto chiarite anche se la stipsi e fattori ereditari sembrano giocare un ruolo chiave.
Le terapie e le eventuali indicazioni ad intervento chirurgico verranno precisate dallo specialista che la visitera' e valutera' il singolo caso.
Le perdite di sangue possoo essere un sintomo associato o avere causa diversa. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Gentile Utente
Il prolasso emorroidario che, per rendere più facile la comprensione del problema ai pazienti ,viene ancora classificato in gradi ,è legato al cedimento dei legamenti che tengono in sede la mucosa di rivestimento del canale anorettale.Tale cedimento permette alla defecazione lo scivolamento del tessuto emorroidario,dalla sua sede naturale,verso il basso e all'esterno.Nel I grado e II grado il tessuto emorroidario scende verso il basso per poi ritornare spontaneamente in sede,nel III grado furiesce dal canale anale ed è necessario manualmente riporlo in sede,nel IV è sempre presente all'esterno del canale anale.Nel suo caso probabilmente il prolasso emorroidario si è instaurato lentamente ed in maniera progressiva e solo adesso si è complicato(congestione,dolore,bruciore sanguinamento)manifestandosi chiaramente.La terapia del prolasso emorroidario è chirurgica in tutti i suoi gradi quando diventa sintomatico.La terapia medica serve solo a lenire la sintomatologia e a risolvere la complicanza(congestione,dolore,trombosi sanguinamento), nessun farmaco potrà ristabilire l'integrità dei legamenti che hanno ceduto e riportare in sede il tessuto emorroidario prolassato.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Grazie dottori per le delucidazioni.
Sono stato visitato da uno specialista il quale mi ha dato una cura a base di reparil sino giorno al 1 ottobre, giorno in cui dovro' presentarmi in ospedale per le visite mediche (urine - prelievi, etc..)
Penso che questo preannunci l'intervento chirurgico. Vi vorrei domandare che tipo di intervento si fa in questo caso, considerato che girovagando su internet, ho letto di interventi poco invasisi come il laser?
Per eseguire il tipo d'intervento, dipende dalla situazione che il chirurgo si trova davanti?
Grazie.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Caro Utente
La terapia del prolasso emorroidario è chirurgica.Solo nel prolasso sintomatico di I grado(che ancora preferiamo indicare di I grado per una facile comprensione)ed in assenza di un prolasso interno, possono essere prese in considerazione( legatura elastica,THD,ecc)tecniche alternative alla Prolassectomia ed emorroidopessi sec la tecnica di Longo. Tale tecnica(Longo),utilizzata per il trattamento del prolasso emorroidario di II-III-IV grado, è attualmente l'unica tecnica che razionalmente rimuovendo la causa corregge il prolasso.Il prolasso, come le avevo scritto in precedenza, è legato al cedimento della mucosa di rivestimento del canale anorettale, a tale cedimento consegue lo scivolamento verso il basso e all'esterno del tessuto emrroidario. La tecnica di Longo rimuove l'anello mucoso di rivestimento del canale anorettale che ha ceduto e riposiziona nella sede naturale il tessuto emorroidario.In tale sede le emorroidi continueranno a svolgere il fisiologico ruolo assegato.Gli interventi che prevedono l'asportazione del tessuto emorroidario (emorroidectomia) sono indicati solo in casi selezionati ed in assenza di prolasso circonferenziale.
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Utente
Utente
Gentili dottori
il 09/10 sono stato sottoposto ad emorroidectomia con metodo MILLIGAN-MORGAN. Dopo un solo giorno di ricovero sono stato dimesso.
Dal giorno delle dimissioni (come ovvio) ho grossi problemi nella defecazione, durante la quale si verifica anche sanguinamento. Il problema è che dopo la stessa sto male per tutta la mattinata ed avverto forti dolori e bruciori. Vorrei sapere se c'è qualcosa che posso fare prima dell'evacuazione per evitare tutto questo (per il momento sto prendendo solo olio di vaselina), oppure c'è qualcosa che posso prendere dopo per lenire i dolori e soprattutto il BRUCIORE.
Ci vorrà tanto prima della mia completa guarigione?
Inoltre prima della dimissione, durante la medicazione, mi è stato detto che avevo un trombino (se non sbaglio lo hanno chiamato così). Effettivamente una volta a casa ho notato un rigonfiamento che assomiglia tanto ad un emorroide ed ho gli stessi fastidi (impossibilità a sedermi e forti bruciori)
Che cos'è un trombino e come si è formato? Andrà via da solo oppure è necessario un altro intervento? (per come mi sento adesso non lo sopporterei)
Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
La guarigione dopo Milligan Morgan avviene in media entro 30 giorni, i disturbi in genere decrescono progressivamente di intensita'. E'utile mantenere le feci morbide, fare semicupi ed eventualmente assumere analgesici al bisogno.
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Utente
Utente
Cari Dottori,
oggi 29/10 a distanza di 20 gg dall'intervento chirurgico (emorroidectomia con metodo MILLIGAN-MORGAN) ho fatto un controllo presso la struttura sanitaria dove sono stato operato. Il chirurgo mi ha detto che sta andando bene e mi ha solo consigliato di effettuare frequenti lavaggi e prendere per l'ultima settimana, a giorni alterni, l'olio di vaselina.
Notando un piccolo rigonfiamento ho chiesto al dottore di cosa si trattasse e lo stesso mi ha riferito che si tratta di un MARISCA, che si riassorbirà da sola, anche se non ho capito bene che cosa sia effettivamente.
Vorrei chiedere a voi dottori alcune delucidazioni:
1) che cos'è una MARISCA? Si riassorbierà da sola?
2) a distanza di 20 gg è normale notare delle piccole perdite di sangue durante la defecazione?
3) inoltre non avendo più perdite di sangue (tranne che durante la defecazione) ho notato delle perdite giallastre alcune filamentose ed altre grumose. Che cosa sono?
4) premettendo che effettuo 4-5 semicupi al giorno, come mai alcune volte avverto del prurito in prossimità dell'ano e sulla "marisca"? Dipenderà dalle perdite giallastre?
Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Cerco di rispondere punto per punto
1) Sono 'escrescenze' di cute localizzate attorno all' ano, in genere sono asintomatiche e spesso dopo chirurgia tendono a ridursi
2)si
3)in genere siero che proviene dalle ferite in via di guarigione
4)si, e' possibile.
La visita di controllo servira' a chiarire direttamente questi dubbi.
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