Nevralgia del pudendo
Gentile Dottore
Cercherò di esporre il mio problema nella maniera più breve possibile.
Sono un ragazzo al momento fidanzato con un ragazzo da un anno. Da quando sono piccolo, più o meno tredici anni, ho cominciato ad avvertire dei forti bruciori sulla punta del pene subito dopo aver eiaculato, bruciori che potevano durare anche più di un'ora, in cui non mi era (è tuttora) possibile alzarmi senza impazzire. Ho notato con gli anni che questi dolori nascevano spesso dopo la masturbazione, mentre molto raramente dopo un rapporto. Due anni fa, intensificatasi la vita sessuale, un altro problema, ben più doloroso, emerse sempre in riferimento ai rapporti sessuali. Cominciando a praticare il sesso anale come ricevente, ho avuto molti problemi perché al momento della penetrazione (eccetto rarissimi casi dipendenti dalla posizione che scelgo) sentivo delle fortissime fitte, come se un ago premesse su d'un nervo. il mio corpo reagisce spingendosi in avanti, evitando il contatto. insomma mi era/è impossibile praticare un rapporto di qualsiasi tipo con serenità. un anno fa allora decisi di rivolgermi ad uno specialista. Prima mi diagnosticarono una prostatite abatterica in relazione ai bruciori e mi dissero che anche questi dolori durante il rapporto anale dipendevano da un riflesso prostatico. Allora feci una cura di Permixon e poi di Deprox e devo dire che nei primi mesi i bruciori diminuirono, ma il dolore durante il sesso continuava. Al controllo successivo mi dissero però che questi non dipendevano dalla prostata perché ormai grazie ai farmaci la congestione era passata. MI mandarono quindi da un Proctologo, che dopo una serie di indagini mi disse che tutti questi problemi (bruciori post eiaculazione, fitte durante il rapporto anale) dipendevano dall'intrappolamento del nervo pudendo. Ho fatto dunque una terapia di nome EXMI, ovvero una sedia che manda delle onde elettromagnetiche. Al termine delle quindici sedute avrei dovuto riscontrare miglioramenti, ma ancora non ne vedo e i miei dolori continuano. ad Ottobre mi dicono di fare altre otto sedute.
La mia domanda è: Mi saprebbe consigliare qualche visita specialistica mirata che possa aiutarmi a risolvere questo problema? ho sentito che anche un neurologo sarebbe consigliato ma non so come muovermi, perché se davvero si tratta di problemi al nervo pudendo so che ancora se ne sa molto poco, e prima di inserirmi tra i pazienti che soffrono per le disfunzioni di questo nervo vorrei accertarmi con certezza che fosse così.
La ringrazio moltissimo
Cercherò di esporre il mio problema nella maniera più breve possibile.
Sono un ragazzo al momento fidanzato con un ragazzo da un anno. Da quando sono piccolo, più o meno tredici anni, ho cominciato ad avvertire dei forti bruciori sulla punta del pene subito dopo aver eiaculato, bruciori che potevano durare anche più di un'ora, in cui non mi era (è tuttora) possibile alzarmi senza impazzire. Ho notato con gli anni che questi dolori nascevano spesso dopo la masturbazione, mentre molto raramente dopo un rapporto. Due anni fa, intensificatasi la vita sessuale, un altro problema, ben più doloroso, emerse sempre in riferimento ai rapporti sessuali. Cominciando a praticare il sesso anale come ricevente, ho avuto molti problemi perché al momento della penetrazione (eccetto rarissimi casi dipendenti dalla posizione che scelgo) sentivo delle fortissime fitte, come se un ago premesse su d'un nervo. il mio corpo reagisce spingendosi in avanti, evitando il contatto. insomma mi era/è impossibile praticare un rapporto di qualsiasi tipo con serenità. un anno fa allora decisi di rivolgermi ad uno specialista. Prima mi diagnosticarono una prostatite abatterica in relazione ai bruciori e mi dissero che anche questi dolori durante il rapporto anale dipendevano da un riflesso prostatico. Allora feci una cura di Permixon e poi di Deprox e devo dire che nei primi mesi i bruciori diminuirono, ma il dolore durante il sesso continuava. Al controllo successivo mi dissero però che questi non dipendevano dalla prostata perché ormai grazie ai farmaci la congestione era passata. MI mandarono quindi da un Proctologo, che dopo una serie di indagini mi disse che tutti questi problemi (bruciori post eiaculazione, fitte durante il rapporto anale) dipendevano dall'intrappolamento del nervo pudendo. Ho fatto dunque una terapia di nome EXMI, ovvero una sedia che manda delle onde elettromagnetiche. Al termine delle quindici sedute avrei dovuto riscontrare miglioramenti, ma ancora non ne vedo e i miei dolori continuano. ad Ottobre mi dicono di fare altre otto sedute.
La mia domanda è: Mi saprebbe consigliare qualche visita specialistica mirata che possa aiutarmi a risolvere questo problema? ho sentito che anche un neurologo sarebbe consigliato ma non so come muovermi, perché se davvero si tratta di problemi al nervo pudendo so che ancora se ne sa molto poco, e prima di inserirmi tra i pazienti che soffrono per le disfunzioni di questo nervo vorrei accertarmi con certezza che fosse così.
La ringrazio moltissimo
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Se non vede risultati consulti il neurologo.
Una elettromiografia del pudendo potrebbe essere utile per valutare la effettiva sofferenza del nervo.
Cordiali saluti.
Una elettromiografia del pudendo potrebbe essere utile per valutare la effettiva sofferenza del nervo.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.1k visite dal 20/08/2017.
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