Rettopessi

Gentili Dottori , è da pochi giorni che ho avuto la
diagnosi definitiva di quello che da 1 anno mi sta invalidando la vita. Il sintomo che non mi permette di vivere non è l'ostruita defecazione, perche' per adesso evacuo ogni giorno senza difficolta, mantenendo pero' feci morbide con
adeguata alimentazione, ma lo stare in piedi. Infatti finchè sono a letto tutto va bene ma dopo 10 minuti in posizione eretta inizia il forte senso di fastidio subito dietro l'ano, come di emorroidi sempre presenti, gonfiore peso, senso di
qualcosa che si accatasta o si ripiegao nella zona dell'ano. Non so se riesco a rendere l'idea ma posso dirvi che la maggior parte dei miei giorni si svolgono nell'impossibilita' di avere una vita normale sociale e lavorativa.
A tal proposito vi allego i risultati della defecografia effettuata a Roma.
Il chirurgo, sempre di Roma, che sta valutando il mio caso mi ha proposto un operazione di rettopessi addominale dicendomi che è piu' stabile e duratura data la giovane eta', inoltre non essendo naturalmente un tipo stitico la sola rettopessi dovrebbe dare buoni risultati.... leggendo pero' su internet riguardo questo intervento ho letto che porta come effetto collaterale proprio la costipazione e la mia paura è di cadere da un inferno all'altro, cioè risolvendo semmai il mio attuale e principale problema che è lo stare in posizione eretta senza problemi e ritrovarmi invece con un ostruita defecazione du cui non ho mai sofferto. Vi confesso che sono molto confusa e non so che strada prendere per cui desidero davvero un vostro parere al fine di decidere cosa puo' essere meglio per me! Ringrazio chiunque di voi, possa spiegarmi meglio questo intervento e darmi un parere.
>La ringrazio cortesemente. Daniela
>
>Enterpcolpodefecografia:
>Esame eseguito previo riempimento del tenue e della vagina. Iniziale aumento
del diametro trasverso dell'ampolla rettale: 7 cm.
>Posizione del pavimento pelvico posteriore(PPp) a riposo nei limiti della
norma: la giunzione ano-rettale (ARA) è al limite superiore della norma.
>La sua misura è 122°.
>Buona l'attivita' contrattile volontaria della fionda puborettale con
normale rilasciamento. In fase evacuativa si determina un'escursione del PP
(delta 4 cm) al limite superiore della norma con modico ampliamento dell'ARA
(133°) per la formazione di un bulge della parete rettale posteriore profondo
0.9 c.
>Nella norma il diametro di apertura del canale anale (1.5 cm). L'evacuazione
inizia e prosegue agevolmente per terminare con un residuo ampollare lievemente
superiore alla norma. Nel suo svolgersi, da una protusione della parete
anteriore del retto (1.5 cm), si forma un rettocele profondo 4 cm con completo
svuotamento.
>Si osserva inoltre intussuscezione anulare intrarettale bassa. Lieve
prolasso vaginale anteriore in fase espulsiva. Non enterocele. Non segni di
incontinenza.
>Conclusioni:
>- Iniziale aumento del diametro trasverso dell'ampolla rettale
>- rettocele anteriore con completo svuotamento
>- bulge rettale posteriore
>- intussuscezione anulare intrarettale bassa
>- residuo ampollare lievemente superiore alla norma
>- lieve prolasso vaginale anteriore in fase espulsiva.

Alla successiva ecografia transperineale si rivela un iniziale prolasso vescicale in fase espulsiva.



[#1]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Mi sembra che il suo Chirurgo si sia orientato correttamente nelle procedure diagnostiche. L'eventuale intervento chirurgico dovra' tener conto del fatto che e' meglio conseguire il miglior risultato funzionale possibile prima ancora che la correzione anatomica; inoltre sara' opportuno valutare anche l'opportunita' di una rieducazione del pavimento pelvico.
Difficile dirle di piu' senza averla visitata: e' importante soprattutto valutare la gravita' della defecazione ostruita (che a dire il vero non sembra dal referto troppo elevata...) e metterla in contrapposizione con benefici, rischi e possibili complicanze proprie dell'intervento stesso. Ma queste sono considerazioni che deve fare insieme con il Chirurgo che la segue...
Cordiali saluti.

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio dottore della sua pronta risposta, ma sono molto confusa perchè ad oggi non mi sembra che mi si è data una concreta speranza di ripresa di una vita normale, nella sua casistica un intervento di rettopessi puo' dare dei risultati apprezzabili? In giro ho letto pareri e casistiche molto discordanti ed è questo che mi deprime e non mi rende chiaro il percorso.....di contro c'è chi mi ha proposto la STARR o TRANSTARR per risolvere il problema ma in verita, ho rifiutato, le dico che sono ostica verso questo intervento perche ragionandoci su mi sembra che lo si voglia spacciare per forza come la panacea a tutti i mali e mi sembra strano che un solo intervento possa risolvere in modo brillante prolassi mucosi, emorroidi, rettoceli, prolassi occulti del retto ecc.... sul web riguardo a questo si legge di tanti fallimenti e storie bruttissime, capisco che tante persone che invece abbiano avuto un riscontro positivo con questo intervento non lo vengano a scrivere ma di dati negativi ce ne sono e sono oggettivi, lei dottore cosa ne pensa?
Riguardo alla rettopessi, per me rimane l'intervento che prenderei piu' in considerazione ma vorrei se possibile qualche informazione in piu per arrivarci con quanti meno dubbi possibili.
Ringrazio cordialmente.
[#3]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Le valutazioni da fare sull'intervento piu' indicato sono molte. Tanto per cominciare la rettopessi puo' essere con o senza resezione del sigma, e ancora con o senza utilizzo di protesi. Sono interventi gravati, pur nelle diverse casistiche, di recidive e complicanze anche importanti (come la deiscenza dell'anastomosi) e vanno utilizzate nei casi in cui siano effettivamente la miglior scelta possibile.
Il metodo STARR, effettuato per via transanale e non con accesso laparotomico, prevede certamente minori problemi nel post-operatorio per il paziente, ma l'efficacia nel lungo termine, essendo un intervento piu' "giovane" e' un po' meno conosciuta.
Per ogni paziente c'e' una soluzione diversa: cio' che e' piu' adatto per uno potrebbe non esserlo per un altro. Resta il fatto che tutti gli interventi hanno i loro pregi e i loro difetti.
Il suo compito e' quello di scegliere il Chirurgo che le da maggior fiducia: non sta a lei decidere quale sia la migliore soluzione chirurgica (sempre che chirugica debba essere!), perche' non avrebbe gli elementi per farlo.... Direbbe mai ad un ingegnere come costruirle casa? O ad un Avvocato come scrivere una lettera? Credo di no... Deve soltanto fidarsi del Professionista che la segue e naturalmente della Struttura Ospedaliera che le garantisca le migliori garanzie.
Cordiali saluti
[#4]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Gentile Utente
Rendendomi conto di quale possa essere il suo stato d'animo, dopo che per la sua patologia le siano state indicate strade diverse, non vorrei crearle ulteriore apprensione, ma ritengo opportuno, in relazione al referto defecografico, esprimere la mia perplessità sull' intervento di Rettopessi(intervento che con una incisione addominale o meglio per via laparoscopica fissa il retto allo spazio posteriore con l'ausilio o meno di materiali protesici).Tale soluzione chirurgica non è indicata nel suo caso in quanto la patologia a carico del suo retto è caratterizzata da una "dilatazione"(rettocele di 4 cm) , dalla presenza di una intussuscezione anulare intrarettale BASSA e bulge della parete posteriore.Tale convinzione, visto che lei legge in giro, non è solo personale. In merito alle sue perplessità(la STARR o TRANSTARR per risolvere il problema ma in verità, ho rifiutato, le dico che sono ostica verso questo intervento perché ragionandoci su mi sembra che lo si voglia spacciare per forza come la panacea a tutti i mali e mi sembra strano che un solo intervento possa risolvere in modo brillante prolassi mucosi, emorroidi, rettoceli, prolassi occulti del retto ecc....)debbo invece confermare che è la soluzione più accreditata e condivisa, anche in base all'evidenza, per la correzione di tale patologia rettale che richiede una resezione bassa e non una pessia.
Sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti in merito.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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