Prolasso rettale
Dopo mesi di forte stipsi (poche feci dure a palline difficili da espellere che a volte restano "incastrate nel retto/ano" emesse fuori con fortissime spinte per tanti minuti), con sensazione di spinte infruttifere (spingevo fuori ma usciva ben poco rispetto alla quantità che pensavo di dover defecare), ho assunto per due mesi e mezzo (da maggio a metà luglio 2022) una bustina di Stipsigol alla sera su prescrizione di un gastroenterologo con discreti risultati in termini di quantità e morbidezza delle feci.
Persistendo una certa difficoltà al passaggio delle feci dal retto all'ano (strana sensazione come se la mia spinta in quel punto non era efficace).
La dottoressa l'ha chiamata sindrome della defecazione ostruita.
Ho eseguito visita proctologica con anoscopia il cui esito è stato: prolasso mucoso rettale interno e rettocele anteriore, presenza di feci dure nella porzione più prossimale dell'ampolla rettale (il proctologo diceva che le feci avrebbero dovuto essere più giù nel retto, ed invece erano molto più su all'esplorazione con il dito); modeste striature ematiche sulla mucosa rettale in retrovisione legate verosimilmente al passaggio delle feci dure.
Il consiglio è stato di effettuare un RX cisto-colpo-defecografia, e mi ha prescritto supposte di Asacol per 15 giorni (per un bruciore che avverto al passaggio delle feci nel punto che la dottoressa ha detto essere più rosso ed infiammato), plurilac trio (integratore), e miscela dei tre oli per aiutarmi nella stitichezza.
Ad oggi le feci sono sempre a palline dure (pur bevendo 3 lt di acua al giorno e mangiando correttamente sempre con olio e mai roba asciutta).
Mi chiedo se sia corretto eseguire solo questi raggi per il prolasso (la dottoressa si è orientata per il prolasso, perchè le ho fatto vedere ultima visita ginecologica dove si parla di un prolasso di primo grado di utero)?
Tramite la visita eseguita la dottoressa si sarebbe accorta nel caso in cui ci fosse stato qualche polipo nel retto a procurare questi fastidi (diverse volte mi sono stati riscontrati in utero durante visite ginecologiche di controllo), per cui sarebbe eventualmente necessario eseguire anche una rettoscopia?
Potreste gentilmente darmi un vostro parere in merito?
Si può essere certi di un prolasso oppure è confondibile con un polipo alla visita diretta? e nel caso dai raggi (cisto colpo defecografia si vede se si tratta di una o dell'altra cosa)? E poi perchè nessuno sa rispondermi sul fatto che pur mangiando e bevendo adeguatamente le mie feci sono sempre a palline di 2/3 cm dure?
Grazie
Ci siamo già incontrati su questo sito nel 2020, a due anni i miei sospetti, esclusi da una visita precedente, sono ritornati in auge.
A distanza senza,
Rx colpodefecografia dinamica, esame da me raccomandato anni
addietro, non è possibile aggiungere altro.
L' aspetto delle feci è strettamente legato
all'alimentazione ed alla idratazione.
Se lo desidera mi tenga informato.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Inoltre non capisco, anche se è veramente imbarazzante dirlo, che da quando non assumo le bustine di stipsigol, ma assumo la miscela dei tre oli, per me è diventato più difficoltoso andare da corpo, perchè le feci sono a palline oliose e ciò implica nuovamente tanto sforzo soprattutto per espellere l'ultima che resta più tempo "incastrata" nell'ano. Ed invece con lo stipsigol (fino ad una settimana fa) le feci erano più morbide, ed era più semplice, ed evitavo sforzi. Posso eventualmente alternare per esempio ogni due giorni al posto dei 3 oli, la bustina di stipsigol? Inoltre vedo che la fuoriuscita di feci è facilitata mentre urino (e quindi quando rilasso anche la vescica) questa la vedo una cosa alquanto strana. Anche quando urino, durante la giornata, avverto, in quel momento (durante la minzione), un peso che comprime la vescica (come se la vescica dovesse uscirmi fuori dal corpo). Non capisco, che c'entra la vescica? Può dipendere sempre dall'eventuale prolasso? Mi perdoni per le tante domande ma sto vivendo in un tunnel di paura dal quale, questa volta, ho l'impressione di non venirne mai più fuori. Chiedo ancora scusa. Buona giornata!
Esegua l' esame e poi ne parliamo.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Inoltre il dottore che ha eseguito l’esame mi ha detto di prendere un lassativo nelle 24 ore successive all’esame, perché ha visto che ho una lenta digestione ed il mezzo di contrasto dopo un ora e mezza era ancora nello stomaco anziché nell’intestino tenue. In farmacia mi hanno dato il Magnesia San Pellegrino (un cucchiaio da sciogliere in un bicchiere di acqua) che ho assunto ieri ed oggi ed infatti da ieri sera ho cominciato ad andare da corpo ed espellere feci bianche. Vorrei sapere fino a quando mi conviene assumere questo lassativo? O sostituirlo con un clistere? Fino a che vedo la sostanza bianca uscire? So che se mi fermo con il Magnesia automaticamente le mie feci diventano a palline e per questo solitamente assumo la miscela dei tre oli ogni sera. Ho paura che si solidifichi la sostanza di bario che devo ancora espellere del mezzo di contrasto. Mi consigliereste?
L’esito dell’esame riporta:
Lo studio cine cisto colpo entero defecografia, è stato eseguito dopo opportuna preparazione della paziente, in posizione L-L, a paziente seduta.
Modicamente ipertonica a riposo e con discreta efficacia la funzionalità della fionda pubo-rettale in contrazione. In ponzamento e con spiccata accentuazione durante la fase dinamica dell’esame, abbassamento del piano pelvico in un quadro di perineo discendente di terzo grado. Si associa cisto-colpocele di pari grado. Durante la fase evacuativa, a livello della parete anteriore del retto si apprezza accenno di rettocele anteriore. Si associa netto prolasso mucoso con intussuscezione retto-rettale bassa completa. Ritardato rilascio dello sfintere anale esterno. Le anse ileali pur rimanendo in sede determinano effetto compressivo sulla cupola vescicale. ARA nella fase di espulsione regolare. Si consiglia di assumere, entro le 24 ore successive allo studio, onde evitare un prolungato ristagno di MDC baritato nell’intestino e il successivo possibile formarsi di baritoma, assumere purgante o soluzione per il lavaggio intestinale.
Cosa bisognerebbe fare?
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
Bene, ma non indica la completa espulsione del contrasto o la quantità di contrasto
residuata
in ampolla rettale.
La mancata progressione nelle anse intestinali è segno di un rallentato transito.
Al momento segua i consigli del radiologo e chiarisca con il suo proctologo.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Inoltre volevo chiederle dove sono i centri di eccellenza a cui posso rivolgermi per chiarire la mia situazione. E non ho capito se la situazione è grave e devo muovermi subito oppure posso attendere l'appuntamento del 15 ottobre con il proctologo che mi segue. Grazie
Certo, questi dati si possono evidenziare dal cd.
Se crede di essersi completamente svuotata può evitare di assumere il lassativo.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Prego.
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Grazie e mi perdoni se mi sono permessa. Buona giornata
Lei ha un prolasso vescicale( cistocele), questo potrebbe essere la causa dei suoi problemi urinari.
Prego.
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Non conosco il prodotto, se il suo uso è sconsigliato per più di una settimana, lei sta commettendo un errore ad assumerlo.
Prego.
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Descrizione
Lassativo per il trattamento della stipsi occasionale nell'adulto e nel bambino, utile per ammorbidire la massa fecale e favorirne lo scorrimento lungo le anse intestinali, in particolare in caso di diverticoli. Consigliato per evitare sforzi durante la defecazione, in casi quali: ernia, ipertensione, disturbi vascolari ano-rettali, in presenza di emorroidi o di interventi chirurgici addominali, intestinali o rettali.
Componenti
Olio di vaselina, olio di oliva, olio di mandorle in parti uguali.
Avvertenze
Non utilizzare in caso di assunzione concomitante di altri lassativi o ammorbidenti delle feci. I prodotti con effetto lassativo devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. Una dieta ricca di liquidi favorisce l'effetto del prodotto. Non utilizzare il prodotto in caso di confezione danneggiata o dopo la scadenza riportata sulla confezione. Non utilizzare nei bambini al di sotto dei 3 anni di età a causa del rischio di polmonite lipoidea. Tenere lontano dalla portata dei bambini. Possibili effetti indesiderati: disturbi del metabolismo e della nutrizione. La paraffina liquida può interferire con l'assorbimento di lipo-nutrienti come vitamine A, D, E, K soprattutto in seguito da un uso prolungato del prodotto. Può causare crampi isolati o coliche addominali, più frequenti in caso di stitichezza grave. Può dare stillicidio (perdita, gocciolamento) rettale di paraffina con conseguente irritazione anale e prurito, sanguinamento rettale in seguito all'uso prolungato. Può causare polmonite lipoidea e embolia oleosa, dovuti a inalazione accidentale del prodotto.
Sovradosaggio e abuso: l'abuso di lassativi, uso frequente/prolungato o in dosi eccessive, causa dolori addominali, diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (potassio in particolare) e altri fattori nutrienti. Le perdite di liquidi ed elettroliti devono essere rimpiazzate. Gli squilibri elettrolitici danno sintomi quali: sete, vomito, indebolimento, edema, dolori alle ossa, (osteomalacia) e ipoalbuminemia. In casi gravi può insorgere disidratazione o ipopotassemia, possibile causa di disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di concomitante terapia con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi. Se gli episodi di stitichezza si presentano ripetutamente deve essere consultato il medico.
Non utilizzare in caso di ipersensibilità verso uno dei componenti; nausea, vomito, dolore addominale acuto o di origine sconosciuta; ostruzione o stenosi intestinale; disturbi a carico dell'apparato gastrointestinale come appendicite, colite ulcerosa, sanguinamento retta di origine sconosciuta; crisi emorroidale acuta con dolore e sanguinamento; grave stato di disidratazione; soggetti con difficoltà ad ingerire o che presentano patologie (ad esempio ernia iatale) o condizioni (ad es. soggetti debilitati costretti a letto) che comportano il rischio di rigurgito; colostomia/ileostomia.
Tranquilla.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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dell' esame non mi è possibile confermare o contraddire quello che le è stato detto, quello che non torna sono la mancata descrizione del residuo post defecazione ed
l' assenza di conclusioni.
Es: ostruita defecazione da prolasso......
Ostruita defecazione da mancato rilassamento sfinteriale......
Dissinergia anorettale.....
Se ha dei dubbi nulla le vieta di sottoporsi ad un secondo parere.
Tranquilla, l'esame istologico serve ha confermare
l' effettiva resezione del prolasso ed a misurare le dimensioni del resecato.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Grazie anche per la risposta sull'esame istologico; immagino che a riguardo se ci fosse stato qualche dubbio probabilmente sarebbe stato evidenziato già quando ho eseguito i raggi per la defecografia; quindi spero che posso stare tranquilla almeno in tal senso.
Dottore io la ringrazio tantissimo, non immagina quanto il suo aiuto è prezioso per me. Grazie ancora.
Serve solo a confermare l' avvenuta resezione del prolasso ed eventuali processi flogistici insorti per traumatismi prodotti dal difficoltoso passaggio delle feci.
Se lo desidera mi tenga informato sul risultato della seconda opinione.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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