Il dolore è stato piuttosto persistente

buongiorno. io e la mia compagna, dopo poche settimana di frequentazione, abbiamo contratto l'herpes genitale. è praticamente certo che sono stato io a trasmetterlo a lei. la mia sintomatologia è molto ridotta (solo alcuni "brufolini" non dolorosi...tra l'altro diagnosticati come semplice "follicolite" da un dermatologo). nel caso di lei invece, trattandosi di prima infezione (diagnosticata come herpes genitale sia da ginecologa sia da dermatologa), il dolore è stato piuttosto persistente e acuto, associato a spossatezza e, soprattutto, a forte preoccupazione per le implicazioni future in termini di salute e vita sessuale. in ogni caso, anche nel suo caso, la sintomatologia a livello epidermico si è limitata ad ulcerazioni piuttosto contenute, esterne, rientrate in circa una settimana. ciò premesso, ci troviamo in questo momento, oltre a convivere con il senso di colpa (io) e la preoccupazione per la eventuali recidive future (soprattutto lei), a chiederci come potremo ritrovare la nostra sessualità e viverla serenamente. se come pare pacifico, entrambi abbiamo l'herpes genitale che tipo di attenzioni dovremmo prestare? nello specifico: 1) considerando che entrambi siamo positivi, rischiamo di innescare effetti ping-pong ri-attivando l'un l'altra il virus o ormai è ininfluente? 2) considerando che l'herpes può essere attivo e quindi contagioso anche se asintomatico e comunque anche nel periodo precedente le sue recrudescenze, come dobbiamo comportarci? 3) dato che nel nostro caso il virus si è manifestato in aree non protette dal preservativo, che senso avrebbe usarlo? e quando?...dal momento che, per quanto detto, non sarebbe comunque sufficiente usarlo durante le recrudescenze sintomatiche 4) come dovremmo comportarci con il sesso orale? che rischi ci sarebbero? la ringrazio per quanto potrà aiutarci e mi scuso per la lunghezza della domanda. cordialità. federico
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Dr.ssa Silvia Suetti Dermatologo, Medico estetico 2.4k 40 19
Gentilissimi,

direi che se no nci sono lesioni cutanee in linea di massima non ci sarebbe da preoccuparsi: purtoppo esiste un periodo denominato "shedding asintomatico" appena precendente alla fase di stato della malattia (poco prima delle lesioni cutanee), nel quale è possibile infettarsi.

Cercate quindi di stare il più sereni possibie: in caso di ripresentazione di lesioni cliniche assime al Venereologo riuscirete a reperire una strategia terapeutica (anche pulsata di tipo soppressiva) in grado di arrestare il fenomeno.

cari saluti

Dr.ssa Silvia Suetti, Dermatologo e Tricologo
www.tricologa.it
Segreteria 06.90213462

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dopo
Utente
Utente
grazie mille dottoressa, per la celerità della risposta e l'auto.
vorrei chiederle ancora una cosa, se vogliamo quella che più ci preoccupa in questo momento. visto che, almeno nel mio caso, le manifestazioni cutanee sono state quasi impercettibili, il timore di non accorgermi "in tempo" di un'eventuale recrudescenza è fondato. il punto è proprio questo: se il virus si riattiva in me (o, se vogliamo, nella mia compagna), non dovessimo accorgerci in tempo e dovessimo avere rapporti sessuali nel mentre,questo implica che anche nell'altro dei due si ri-attiverebbe il virus in quanto ri-trasmesso? voglio dire, se uno dei due ha una recidiva e dovessimo continuare ad avere rapporti sessuali, anche nell'altro sarebbe indotta una recidiva? oppure, come mi par di aver capito, ciascuno di noi, dacché ha preso il virus la prima volta, "fa i conti" col proprio sistema immunitario e quindi un'eventuale ri-esposizione non influisce sull'insorgere di recidive? spero di aver formulato in modo comprensibile il quesito. la ringrazio ancora e le auguro buon lavoro. federico