Paziente affetto la lichen scleroatrofico

buon giorno ho 38 anni da 1 anno soffro di lichen scleroatrofico. al pene..... mi sono affidato a un bravo dermatologo il quale mi dice menomale che è venuto subito mi ha spiegato di cosa sono affetto le conseguenze e le terapie da fare ........mi prescrive alla prima visita diprosone crema 1 applicazione al giorno tutti i giorni x un mese....... poi 1 giorno si e uno no per un altro mese e infine solo 2 applicazioni alla settimana x un altro mese.... ....... abilast biogel da mettere tutti i giorni x ammorbidire la parte......e un detergente intimo sensiquell ...
alla fine di questa terapia torno e sembrava che andasse meglio..... poi dopo un po mi si rinfiamma mi si stringe la pelle e mi viene difficile avere un rapporto sessuale.......lo chiamo e mi dice di rifare nuovamente la cura prendendo degli antifiammatori flantadin.....finito la terapia sono stato 15 giorni bene poi dopo mi è rispuntato ancora ....quindi rivado mi dice di nn prendere piu il flantadin e di prendere 4 pastiglie al giorno di piascladine x 3 mesi ancora con diprosone crema abilast biogel e sensiquell detergente.......vedendo che nn giovo di miglioramenti lo chiamo il quale mi dice che si potrebbe intervenire con una circoncisione che dovrebbe risolvere il problema del rapporto sessuale ma nn quello del lichen ......il mio grosso pèroblema nn è tanto il rossore le macchie e che è quasi sempre gonfio anche nn in erezione ...... nn riesco ad vere un rapporto o orgasmo ....lo richiamo e gli dico invece che il diprosone crema posso usare una crema che si chiama clobesol....mi risponde con un sms dicendo che quest ultima è piu potente pero meno adatto ad un uso continuativo ....
MI CONSIGLIATE QUALCOSA GRAZIE
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentilissimo

Comprenderà che non sono avvezzo a commentare terapie di terzi colleghi su casi che non conosco;
Come affermo nel sito dedicato a questa malattia www.lichenscleroatrofico.it il successo terapeutico si basa a mio avviso su una terapia combinata che prevede approcci variabili in base al caso.

Ad oggi esistono sia terapie tipiche che micro infiltrative (Prp, pdrn) ma tutto passa per una diagnosi corretta che preveda anzitutto l'esclusione di componenti anatomia funzionali che rendano impraticabili gli approcci topici e/o sistemici.

Ad esempio, se abbiamo un frenulo sclerotico o una finisci serrata o ancora una leucoplachia, anzitutto è necessario dedicarsi a queste. Inoltre un esame istologico è sempre una buona regola, considerando che le terapie per questa patologia sono lunghe.

Cari saluti
Dr Laino

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it