Melanoma in situ

Buongiorno, sono un uomo di 37 anni.
In data 05/06/20 sotto mia segnalazione di cambiamenti (mesi) di un nevo all’altezza del ginocchio sinistro mi è stata asportata una formazione melanocitaria atipica.

La diagnosi dell’esame istologico recita: melanoma in situ della cute.
Livello Clark 1 e pTis.
Le cellule neoplastiche sono diffusamente positive alle colorazioni immunoistochimiche per Melan-A, HMB-45 e SOX-10.
La neoplasia è contenuta entro i margini di escissione (distanza minima 2mm dal margine laterale più vicino).
Losanga di cute e sottocute di cm 2, 4 X 0, 8 X 1.
Mi è crollato il mondo addosso perché oltretutto premetto che non ho parenti di primo grado affetti da questa malattia (solo il figlio di una cugina di primo grado di mia madre) e l’ultima visita di controllo l’ho fatta nel 2017.
Oggi ho eseguito l’allargamento.

Il dermatologo mi ha rassicurato dicendomi che l’ho preso in una fase talmente iniziale che non mi devo preoccupare e che sono guarito.
Ora, essendo in Situ con l’allargamento ho risolto definitivamente?
Ora ho una più alta incidenza di avere un altro melanoma?
I Melanomi in Situ (come quello diagnosticatomi) sono melanomi a tutti gli effetti?
È possibile che dal referto dell’allargamento abbia brutte sorprese?
Esiste un integratore per la pelle?
Uso sempre la crema protettiva SPF 50+ al mare e sto attento nelle ore di punta.
Dal dermatologo mi è stata consigliata la visita di controllo annuale.

Grazie mille.
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Dr.ssa Sonia Maria Devillanova Dermatologo 363 32 2
Il melanoma in situ è un melanoma che è confinato agli strati superficiali. Già alla prima escissione i margini erano indenni. In modo corretto si procede ad un allargamento della escissione. In tal modo può considerarsi guarito. I controlli annuali sono da farsi, non tanto per il melanoma eliminato, quanto per la possibilità che possano svilupparsi altre lesioni, ma non è detto. Le consiglio una autovalutazione con foto della schiena che non può vedere con foto senza flash della parte superiore media e inferiore ogni 6 mesi circa. La protezione totale si applica ogni 2 ore, deve evitare di diventare rosso. L'abbronzatura sembra essere protettiva. Detto questo si chiede come è possibile. Il melanoma non è ereditario, c'è una familiarità su cui agiscono i fattori ambientali, il sole preso da ragazzi senza mettere nulla nelle ore in cui gli UVB sono maggiori dalle 11,30 alle 16, 30. Il fototipo chiaro, occhi chiari. Comunque stia tranquillo, cordiali saluti

Dr.ssa Sonia Devillanova

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dopo
Utente
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La ringrazio.
Dottoressa vorrei chiederLe per andare in spiaggia d’estate come mi devo comportare? Tenga conto che rimango spesso sotto l’ombrellone e nelle ore più calde uso capello camicia di lino o t-shirt e uso sempre crema SPF 50+. A tal proposito ha mai sentito parlare della Plusolina? Per quanto riguarda la melanina potrei fare qualcosa?
Grazie.
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Dr.ssa Sonia Maria Devillanova Dermatologo 363 32 2
Deve applicare una protezione 50+ che copra UVA e UVB 20 minuti prima di andare al mare e successivamente ogni 2 ore su tutto il corpo. Deve evitare il sole dalle 11 e 30 alle 16. L'ombrellone non la protegge tanto comunque anche se è all'ombra la sabbia e l'acqua di mare fanno da specchio. La plusolina è un insieme di oli naturali e vitamina E francamente sono un paio di anni che è in commercio per cui i reali benefici rispetto le altre protezioni solari è troppo presto per poterli valutare. Cordiali saluti
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dopo
Utente
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Buongiorno dottoressa, ho ritirato il referto dell’allargamento:

Sezioni (20) di cute e sottocute post-escissione chirurgica (fibrosclerosi cicatriziale con distorsione degli annessi pilo-sebacei, flogosi cronica anche granulomatosa gigante cellulare del tipo da corpo estraneo [fili di sutura] e foci di liponecrosi/lipogranulomi)
Nei livelli istologici allestiti non si osservano residui di melanoma.

Il melanoma, o cancro della pelle, è un tumore, spesso molto aggressivo, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).

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