Fattore 5 leiden
Gentilissimi
mi trovo a dover partire nel giro di 4 giorni per motivi di lavoro per una tratta transocenanica di 14 ore. La settimana scorsa mia madre e mia sorella sono state trovate positive al test per il fattore v Leiden in forma eterozigote. I laboratori analisi presso cui mi sono rivolto sostengono di non risucire a fare il test in tempo utile per decidere una profilassi.Posso partire tranquillo? Posso adottare qualche precauzione? Sono ragionevolemente sano, 1,90 su 70 kg e incidentalmente questa volta viaggio in business class
grazie
mi trovo a dover partire nel giro di 4 giorni per motivi di lavoro per una tratta transocenanica di 14 ore. La settimana scorsa mia madre e mia sorella sono state trovate positive al test per il fattore v Leiden in forma eterozigote. I laboratori analisi presso cui mi sono rivolto sostengono di non risucire a fare il test in tempo utile per decidere una profilassi.Posso partire tranquillo? Posso adottare qualche precauzione? Sono ragionevolemente sano, 1,90 su 70 kg e incidentalmente questa volta viaggio in business class
grazie
[#1]
Gent.le Utente,
l'eventuale positività per Fattore V Leiden isolata (peraltro non ancora accertata nel suo caso), in assenza di storia pregressa di eventi trombo-embolici o di altre patologie di rilievo che comportino un aumentato rischio trombotico, non costituisce indicazione sufficiente all'assunzione di farmaci anti-trombotici in caso di viaggi aerei di lunga tratta.
Valgono, invece, efficaci misure di ordine generale (sostanzialmente regole dettate dal buon senso) che consistono in:
-abbondante idratazione (con acqua, evitare gli alcoolici serviti a bordo perchè favorenti la disidratazione);
-vestire abiti comodi che non stringano a livello di ginocchio, inguine e cintura;
-non restare per 14 ore fermi sul proprio sedile, ma effettuare frequenti movimenti con le gambe (movimenti di flesso-estensione della caviglia, brevi camminate lungo il corridoio del velivolo).
Una profilassi più "spinta" (come l'uso di gambaletti a compressione graduata di I classe, o la somministrazione di eparina a basso peso molecolare prima della partenza) può essere suggerita, ma con riserva di valutazione per ogni singolo caso da parte del Curante, solo a persone che presentino fattori di rischio elevato per fenomeni trombotici (Linee guida CHEST).
Buon viaggio, cordialità.
l'eventuale positività per Fattore V Leiden isolata (peraltro non ancora accertata nel suo caso), in assenza di storia pregressa di eventi trombo-embolici o di altre patologie di rilievo che comportino un aumentato rischio trombotico, non costituisce indicazione sufficiente all'assunzione di farmaci anti-trombotici in caso di viaggi aerei di lunga tratta.
Valgono, invece, efficaci misure di ordine generale (sostanzialmente regole dettate dal buon senso) che consistono in:
-abbondante idratazione (con acqua, evitare gli alcoolici serviti a bordo perchè favorenti la disidratazione);
-vestire abiti comodi che non stringano a livello di ginocchio, inguine e cintura;
-non restare per 14 ore fermi sul proprio sedile, ma effettuare frequenti movimenti con le gambe (movimenti di flesso-estensione della caviglia, brevi camminate lungo il corridoio del velivolo).
Una profilassi più "spinta" (come l'uso di gambaletti a compressione graduata di I classe, o la somministrazione di eparina a basso peso molecolare prima della partenza) può essere suggerita, ma con riserva di valutazione per ogni singolo caso da parte del Curante, solo a persone che presentino fattori di rischio elevato per fenomeni trombotici (Linee guida CHEST).
Buon viaggio, cordialità.
Dr. Giulio Tognin
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 21/11/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.