Da circa due anni ha avuto tre episodi di trombosi venosa agli arti inferiori

Si tratta di un uomo di 47 anni, presenta la seguente patologia:
Da circa due anni ha avuto tre episodi di trombosi venosa agli arti inferiori (uno alla gamba dx e gli altri due alla gamba sx).
E' stato ricoverato presso l'ospedale di Pontedera (PI) dove è poi stato trasferito al Santa Chiara di Pisa in tutti gli episodi.
Ha fatto numerosi esami clinici a Pisa e a Firenze presso il Policlinico Careggi. Malgrado le visite e i test esguiti non si è trovata la causa di queste TVP.
Occorre anche sottolineare che negli ultimi due episodi la patologia ha causato una ischemia cerebrale che ha causato una paresi agli arti inferiori e superiori sx recuperati in parte con fisioterapia.
Attualmente è in corso un'altra trombosi alla gamba sx nonostante assuma i seguenti farmaci: Follina 5mg, Acriptin e Cumadin 5 mg una volta al giorno dopo pranzo.
Questa in sintesi è la situazione attuale, avrei bisogno di capire cosa si può ancora fare per trovare una cura, perchè nonostante il Cumadin e gli altri farmaci il suo sangue continua a formare dei trombi.
Il 12 febbraio ha un'ulteriore visita presso il reparto di Ematologia del Careggi
Se servono altre informazioni sarò presente nel fornirle.
Vi ringrazio per l'attenzione
Pezzotta Ugo


Dr. Giuseppe Curciarello Ematologo 87 1
Suggerisco di aspettare la visita presso l'Ematologia di Careggi vista la complessità dei motivi che possono causare i sintomi descritti. Saluti

Dr. Giuseppe Curciarello Medico-Chirurgo Specialista Ematologia Generale ( Clinica e Laboratorio)

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Dr. Leonello Innocenti Patologo clinico, Medico di laboratorio, Medico igienista 36 3
Il fatto che assuma folina stà ad indicare che il pz è affetto da iperomocisteinemia. Questo è uno dei fattori di rischio trombotico più diffusi. La terapia anticoagulante che stà seguendo è corretta, a patto che il dosaggio del coumadin sia attentamente monitorato. Il range terapeutico di un pz con TVP recidivanti deve essere mantenuto tra il 2.0 ed il 3.0 di INR, sottponendosi a controlli frequenti ed osservando indicazioni e dieta che il centro per la sorveglianza dei pazienti anticoagulati dal quale è seguito le avrà sicuramente fornito (è comunque errato assumere il coumadin dopo pranzo, và preso verso le ore 17, sempre alla stessa ora e distante dai pasti, altrimenti il suo assorbimento non può essere controllato. Se oltre all'iperomocisteinemia fossero presenti altri fattori di rischio (carenza di proteina C o S, positività per il LAC, mutazioni del fattore V o II), la terapia anticoagulante orale, scusi se mi ripeto, attentamente seguita, può ridurre notevolmente il rischio di recidive.

Cordialmente

Dott. Leonello Innocenti
Specialista in Patologia Clinica
Master in Emostasi e Trombosi

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