I linfonodi sono sempre lì palpabili,

Gentili medici, cercherò in breve di esporre il mio problema. Nel dicembre 2006 per caso ho notato alla base del collo dal lato sinistro un linfonodo ingrossato, era grosso come una piccola nocciolina; a distanza di 15 giorni sento altri linfonodi ingrossarsi vicino al primo e anche dall’altro lato del collo, mi inizia un forte mal di gola con febbre e placche che curo come una tonsillite con penicillina, i linfonodi mi fanno male. Passa la fase acuta, i linfonodi diminuiscono di volume ma non scompaiono del tutto, vado da un otorino che mi rassicura dicendo che passeranno. Io però non ci ho dormito ero sempre lì a toccarmeli fino a quando alla fine di gennaio 2007 faccio le analisi al sangue e scopro di avere contratto la mononucleosi i valori dell’emocromo, VES, PCR, sono normali. Poichè i linfonodi ancora erano palpabili e avevo la sensazione di indolenzimento al collo, decido di fare una visita presso un centro ospedaliero di malattie infettive, il medico dice che sono piccolissimi che non ho più niente, devo stare tranquilla. A pochi giorni di distanza scopro di essere incinta sto male i primi tre mesi di gravidanza e non penso più ai linfonodi, le analisi del sangue sono sempre normali, a ottobre 2007 ho partorito il bimbo. A dire il vero quel linfonodo che ho palpato per primo è ancora là piccolissimo e non mi dà fastidio fino a quando nel febbraio di quest'anno incomincio a sentire nuovamente indolenzimento al collo e toccandomi sento in profondità qualche linfonodo sempre nello stesso posto di quelli dell’anno scorso, non ho altri sintomi ma è tornata la paura dell’anno scorso, a distanza di qualche giorno ho mal di gola, forse una laringite perchè ero raffreddata i linfonodi (sempre gli stessi) mi fanno male, rifaccio le analisi ed è tutto normale anche il test della mononucleosi rivela che in passato l'ho contratta ma ora non c'era niente, ho fatto un'ecografia al collo, la tiroide è a posto (anche le analisi degli ormoni tiroidei), ci sono dei piccoli linfonodi laterocervicali(diametro massimo 15 mm), il medico mi rassicura dice che non sono preoccupanti. Nel frattempo mi è passato il raffreddore e la laringite e il fastidio al collo mi è passato. Dopo un mese si ripresenta l'indolenzimento al collo, vado da un omeopata che mi dice che i linfonodi non sono preoccupanti, che magari sono rimasti un pò gonfi a causa della mononucleosi, che ho un forte stato ansioso, il sistema immunitario va bene, prescrive una cura per l'ansia che non è servita a nulla. A distanza di un mese e mezzo ritorna l'indolenzimento del collo i linfonodi sono sempre lì palpabili, e io sono sempre più in ansia pensando che o ho un linfoma o un tumore alla gola. Un'altra cosa vorrei aggiungere: mi porto dietro i due denti del giudizio dell'arcata inferiore inclusi, e mal posizionati perchè li attraversa il nervo mandibolare, uno cerca di uscire già da un pò di tempo, potrebbero essere la causa di questi linfonodi? Quello che però non mi spiego è perchè, trattandosi questo di un vecchio problema, i linfonodi siano rimasti gonfi dopo l'episodio della mononucleosi? Io non so più cosa fare, questo incubo non finisce più. Che tipo di accertamenti dovrei fare? Se avessi un linfoma dalle analisi non sarebbe già emerso visto che soprattutto durante la gravidanza li facevo ogni mese? Ringraziandovi in anticipo per le vostre eventuali risposte, porgo distinti saluti.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Gentile Signora,

i linfonodi si possono ingrandire per svariati motivi ( virus, batteri, allergeni vari ecc. ) rappresentando una barriera, a livello difensivo, del sistema immunitario. Possono permanere ingranditi per lungo tempo senza che questo rappresenti un problema.
Banali processi infiammatori come , per esempio, problemi dentari possono portare ad ingrandimenti di quelli sottomandibolari.

In conclusione se tutte le visite fatte e gli accertamenti di laboratorio non hanno evidenziato problematiche, cerchi di stare tranquilla e non pensi a patologie come il linfoma

Un saluto

A. Baraldi

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Utente
Utente
Gentile dott. Baraldi, mi scusi se la disturbo ancora, ho scritto sopra che le analisi che ho fatto sono nella norma, tuttavia vorrei sottoporre i risultati alla sua attenzione anche perchè io le ho fatte tre mesi addietro quando ho accusato nuovamente fastidio al collo dopo la pausa della gravidanza e le ho fatte vedere al direttore del laboratorio analisi dove le ho effettuate (ospedale) e al mio curante, i quali non hanno riscontrato nulla. Ora le ho riguardate e non mi convince il valore dei monociti perchè ho letto su internet che il valore normale è tra 1 e 6 , un valore più alto potrebbe essere la spia di un linfoma o altre malattie. Le elenco i valori delle analisi, premetto che non ci sono valori di riferimento:
WBC 6.8 RBC 4.51 PLT 291
NE% 63.4 HGB 13.3 MPV 7.8
LY% 26.7 HCT 39.0 PCT 0.228
MO% 8.3 MCV 86.5 PDW 16.3
EO% 1.0 MCH 29.4
BA% 0.6 MCHC 33.9
NE# 4.3 RDW 13.8
LY# 1.8
MO# O.6
EO# 0.1
BA# 0.0
Poi la V.E.S. 8 riferimento fino a 10
TAS 137 fino a 137
PCR 4,00 fino a 5,00
TSH, FT4, FT3, A-TG, A-TPO SONO TUTTI DENTRO I VALORI DI RIFERIMENTO.
Cosa ne pensa? Rivedendo tutte le analisi fatte durante la gravidanza (periodo da marzo a ottobre 2007) il valore dei monociti era sempre superiore a 6 ( esempio 8,5- 7,9- 9,5, 9.0. Pensa che dovrei approfondire la questione? Distinti saluti
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Gentile Signora,

i valori di normalità dei monociti sono fino a circa il 9 - 10 %. Lei ha un volore di 8.3 % , cioè perfettamente normale. Aggiungo anche che un valore alto da solo non indica assolutamente un linfoma, malattia caratterizzata da altri sintomi. In conclusione, stia tranquilla.