Valore alterato dei monociti

Buongiorno, gentili dottori vi espongo il mio problema nella speranza che possiate aiutarmi. Nell'aprile del 2007 feci delle analisi del sangue (preparatorie ad una rmn con m.d.c. dalla quale è emersa la dilatazione del canale epindemale ed una cisti interdiscale oltre che alcune ernie discali da monitorare nel tempo), dalle quali emersero i seguneti valori alterati: alt-transaminasi 48 (1-40) ; 10.9% (0.0-10.0%); ed il valore della ferritina era leggermente basso,non mi preoccupai di nulla. A giugno del 2008 faccio di nuovo le analisi (sempre preparatorie ad una rmn con m.d.c. il cui risultato appare sostanzialmente invariato rispetto a quello dell'anno precedente) e aggiungo anche una risonanza all'addome-colangio che da il seguente referto:Fegato di volume aumentato, a margini arrotondati e disomogenea intensità di segnale senza apprezzabili lesioni focali. Colecisti in sede, di segnale disomogeneo come da sludge biliare con lieve ispessimento delle pareti a livello del fondo. Regolare calibro delle vie biliari intraepatiche e della via biliare principale, che mostra lume omogeneamente iperintenso. Milza morfo-volumetricamente nei limiti, con omogeneo segnale parenchimale. Pancreas morfo-volumetricamente nella norma con cellulare lasso peri-viscerale libero; dotti principali non dilatati. Regolare morfo-volumetria e intensità di segnale dei surreni. Reni in sede con fisiologica differenziazione del segnale cortico midollare; conservata la funzionalità escretrice senza apprezzabile ectasia della cavità calico pieliche. Nodulazione linfonodale para-centimetrica in sede para-aortica sinistra. I risultati dell' esame del sangue sono invece i seguenti: alt-transaminasi 43 (1-40) ; 13.4% (0.0-10.0%). Vi chiedo gentilmente di darmi un vostro parere ed indirizzarmi come meglio credete. In particolare sono preoccupato per la NODULAZIONE e il valore dei MONOCITI che in un anno è cresciuto non di poco. Scusate se ho precisato anche in merito ad altre specialità mediche, ma penso che sia opportuno avere un quadro completo.
Vi ringrazio in anticipo. Cordiali saluti.
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Il leggero innalzamento isolato dell' ALT in assenza di altre risultanze (marcatori di epatite virale ecc.) conferma la modesta sofferenza epatica gia' rilevata dall'ecografia. E' il tipo di problema di cui quasi mai si viene a capo ma che in definitiva risulta essere benigno (c'e' ma non evolve in cirrosi, non impedisce la digestione e non porta a vere limitazioni).

La percentuale che lei ha riferito in modo avulso, e che dal contesto si intuisce essere quella dei monociti nella formula leucocitaria, e' del tutto irrilevante.

I linfonodi in sede paraortica unilaterale mi sembrano un reperto occasionale, l'ecografista ha un ottimo ecografo e descrive tutto quello che vede. Poi sta al medico pesare il significato in base al contesto clinico.

Ad es. lei si interroga sull'esito delle sue analisi, ma non ha detto qual e' il motivo clinico per cui a un certo punto e' andato a farle, e senza questa informazione la discussione resta incompleta.

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dopo
Utente
Utente
Gent.mmo Dott. Bianchi, la ringrazio innanzitutto per la sua gratuita dedizione ai miei problemi,poi mi scuso per l'imprecisione sui dati, naturalmente i valori 10.9% (0-10%) e 13.4% (0-10%) si riferiscono ai MONOCITI, come da lei presunto. Riguardo al motivo che mi ha portato ad aprile 2007 a fare una RMN con m.d.c. alla colonna è che avevo un continuo dolore alla schiena, trascorrendo molto tempo seduto dietro la scrivania "armato" di tastiera e soprattutto MOUSE. La cosa strana è che i sintomi non erano sempre uguali: 1. dolori alla schiena 2.fitte nella parte lombare che scendevano al testicolo destro per poi arrivare nella coscia dx fino al piede 3.dolore in corrispondenza del bicipite destro 4. in generale quando mi alzavo la mattina mi sentivo la schiena a pezzi 5.dovevo (e purtroppo devo tuttora) cambiare spesso posizione quando stavo seduto, ma anche quando stavo in piedi. Posso dire in conclusione che ciò mi arrecava molto fastidio.
Mi recai presso un neurochirurgo che mi prescrisse una RMN con m.d.c. da cui poi è uscito il problema della dilatazione del canale epindemale ,piccola cisti perineurale della radice L3 destra e alcune ernie interdiscali; eliminai i dolori con cura farmacologia e ginnastica posturale. Riguardo alla dilatazione del canale ependimale ed alla cisti (di cui fu esclusa la possibile natura maligna), il dottore mi disse di monitorare nel tempo. A distanza di un anno ( giugno 2008) ho rifatto la RMN con m.d.c. per controllare la situazione della colonna, che è rimasta invariata, ed in più ho fatto la RMN addome-colangio con m.d.c. perché spesse volte mi venivano forti attacchi di mal di pancia. Devo dire che io conduco una vita stressante e vivo spesso momenti ansiosi. Riguardo alle mie caratteristiche fisiche posso dirle quanto segue: ho 26 anni, peso 90 kg ( il 13 giugno quando feci la RMN pesavo 93, sto quindi facendo una piccola dieta), sono alto 1,77 M , non fumo e non bevo alcool (neanche in passato), forse un regime alimentare scorretto, riesco a trovare pochi attimi di relax totale, non pratico sport; penso di averle detto quanto necessario, se sono utili altre informazioni mi chieda pure.
Vorrei ribadire la mia preoccupazione riguardo ai MONOCITI, perché ciò che mi turba è questo aumento nell’arco di un anno, e poi so che i monociti aumentano in presenza di alcune patologie. Mi scusi se mi sono dilungato, ma sono molto preoccupato,tra le altre cose mi capita a volte di essere spossato, di non avere forze, e sento a livello dello sterno dei piccoli punzecchiamenti, e poi sulla parte sinistra del petto si presentano alcune costrizione che mi impediscono di respirare perché così facendo mi fa ancora più male, poi respirando piano mi passa ( forse banali dolori intercostali?). Ho fatto una visita dal chirurgo toracico per la questione della nodulazione para-centimetrica dei linfonodi in sede para-aortica sinistra, ma mi ha detto che lui non è lo specialista adatto a questo problema, e spiegandomi che quei linfonodi sono preoccupanti qualora abbiano dimensioni vicine ai 2 cm. Chi è quindi lo specialista adatto? Le devo dire ,poi, che ho prenotato una visita dall’ematologo, ma nel frattempo vorrei capirci meglio. E soprattutto vorrei cercare di prevenire in qualche modo una possibile patologia che si sta sviluppando. Il mio medico curante mi dice di non preoccuparmi, ma io mi sto “occupando” delle mie cose. E so benissimo che il miglior modo (e avvolte l’unico) per combattere una malattia è prevenirla.
Ringrazio di cuore il Dott. Bianchi e chiunque altro voglia intervenire sul mio problema.
Cordialissimi saluti.

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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Riassumo: dolori muscoloscheletrici in contesto sedentario, a volte coliti, il resto reperti occasionali. Le sembrero' superficiale, ma tenderei a minimizzare.

Dei monociti mi permetto di insistere che ce ne dobbiamo fregare dato che il 5-10-15% di monociti sono ancora normali e se ne vedono tutti i giorni, quello che si legge in rete sono calunnie :-)

Se i linfonodi parailiaci fossero osservati in un contesto di poliadenopatia - adenomegalia (linfonodi palpabili dappertutto), allora uno potrebbe pensare a un linfoma, es. un morbo di hodgkin. Essendo osservati in uno che ha il mal di schiena, io non gli do' peso piu' di tanto. Lo specialista dei linfonodi cmq e' in effetti l'ematologo.

Piu' esami uno fa, piu' dettagli si trovano, alcuni inattesi, qualcosa di imprevisto di cui preoccuparsi salta sempre fuori.

Se io fossi un olista o un naturopata alternativo, le direi che probabilmente riducendo le ore di scrivania e inserendo nella sua vita una attivita' fisica regolare tipo nuoto o palestra o jogging o trekking, mal di schiena, coliti, stanchezza e ansia si ridurrebbero di molto.



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dopo
Utente
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Gent. Dott. Bianchi la ringrazio per la celerità nella risposta e soprattutto per le rassicurazioni che mi ha dato, tale era la mia preoccupazione che la notte non riuscivo a dormire. Sicuramente seguirò i suoi preziosi consigli. Le chiederei inoltre, gentilmente, di consigliarmi anche sul da farsi in futuro per monitorare la situazione. Le chiedo inoltre se per caso la presenza di monociti può essere legata a problemi odontoiatrici, perché ho quasi sempre le gengive infiammate e fuoriuscita di sangue: le specifico che sono portatore di alcune protesi sia di tipo endossee che a ponte. Vorrei infatti parlarne anche con il mio dentista. Poi ho notato che una delle due tonsille si presenta con dei forellini aperti, da cui, alcune mattine, escono delle palline giallastre maleodoranti, che mi fanno sentire dei graffi alla gola e che devo eliminare con dei cotonfioc. Naturalmente capire il motivo della presenza di monociti è sicuramente utile. Sarebbe conveniente se ci riuscissi, anche perché credo (forse è la mia ignoranza in materia che mi porta a questo) che la continua produzione dei monociti da parte del mio corpo potrebbe sprecare risorse che si potrebbero risparmiare, quindi perché non risolvere il problema alla base?
Le porgo infinite grazie e le auguro buon lavoro.
Cordialità.