In seguito agli esami sono risultata positiva al fattore v leiden

Salve,ho 30 anni: ho avuto una prima gravidanza nel 2004 andata benissimo, poi nel 2008 sono rimasta di nuovo incinta; dopo 2 mesi ho avuto un aborto, ho fatto il raschiamento il 25/12/2008 e dopo 6 giorni sono stata ricoverata per trombosi profonda venosa gamba sin e microembolia polmonare. In seguito agli esami sono risultata positiva al fattore V Leiden (mutazione omozigote):sono ancora sotto coumadin e la mia cardiologa ha detto che dovrò prenderlo a vita. Questa cosa mi ha lasciato un pò male, volevo una vostra opinione. Qui riporto i risultati degli esami:
complemento C3: 113,
complemento C4: 30,
autoanticorpi anti-nucleo (IFI): assenti,
Ab. anti-Ag nucl.estraib. (ENA) tutti negativi,
anticorpi anti-cardiolipina(aCL): aCL-IgG:4, aCL-IgM 10;
Ac.anti-beta2 glicoproteina I (GPI): GPI-IgG 5, GPI-IgM 7;
Antitrombina III: 87;
proteina C coagulativa funz.: 113;
proteina S: 89;
resistenza-prot C (aPC-R):1,3;
L.A.C. (test screening): 42,20;
L.A.C. (test conferma): 32,80;
L.A.C. (ratio): 1,30;
omocisteina: 6,80;
MTHFR (C677T): mutazione presente omozigote;
FATTORE V LEIDEN (G1691A): mutazione presente omozigote;
FATTORE II LEIDEN (G20210A: mutazione assente
ac.anti cardiolipina IGG (E.I.A.): 2
ac. anticardiolipina IgM: 16
Cordiali saluti
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
La presenza di fattore V in omozigosi, MTHFR anch'esso in omozigosi e, anche se lei non ci riporta il range di riferimento del laboratorio, il LAC aumentato, configurano uno stato trombofilico che può influire sulla gravidanza ( microtrombosi placentari ) e che può portare in generale a fatti trombotici. Il trattamento è quello che stà facendo . Per un futura gravidanza , riguardo la terapia, dovrà esserci una valutazione sia da parte del suo ematologo che del ginecologo.

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
dopo
Utente
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Gentile dott. Baraldi,
grazie per avermi risposto; volevo riportarle il range di riferimento del LAC (debolmente presente da 1,20 ad 1; moderat. presente da 1,50 a 2; fortemente presente da 2). Quindi secondo lei dovrò prendere il coumadin a vita? La mia paura è di passare la vita con l'ansia non più di trombi ma di emorragie... ogni giorno penso che mi possa partire un'emorragia da qualche parte del corpo.. (faccio l'INR 1 volta ogni dieci giorni tenendolo sempre tra 2 e 3, generalmente è sempre intorno a 2,4).
Volevo chiederle anche un'altra cosa:fra qualche giorno sottoporrò a screening per trombofilia anche mia figlia di 4 anni e mezzo. So che nelle migliori delle ipotesi risulterà eterozigote, ma c'è anche la possibilità che sia come me... come mi dovrò comportare?? Dovrà fare una terapia anche lei?
Ringraziandola immensamente per la sua disponibilità le porgo cordiali saluti.
PS Le chiedo scusa per essere così insistente ma purtroppo la scoperta di questa malattia mi ha mandata nel panico più assoluto.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Signora non vada assolutamente nel panico. Sulla terapia che stà facendo vanno fatti soltanto controlli periodici tenendo , come lei sà, l'INR tra 2 e 3 , in tal modo non vi sono rischi. Per la bambina potrà fare i tests ma senza allarmarsi. Ne parli anche con la sua cardiologa
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Utente
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Grazie dottore,
mi scusi ancora per lo sfogo.
Cordiali saluti