Mielofibrosi ( risposta urgente)
Mia zia ha 57 anni e da 2 anni le è stata diagnosticata una mielofibrosi. La malattia si è presentata in forma cronica, ma ultimamente sta molto male,ha un'infezione alla gola con emorragie all'ano,al naso,pressione bassissima,inappetenza,stanchezza,nausea e vomiti.La tengono in cura all'ospedale di Pavia,ma a causa del suo stato di salute non è riuscita ad affrontare il viaggio quindi si è recata presso l'ospedale di Nuoro dove ha fatto delle trasfusioni di sangue ma purtroppo continua a stare molto male.I medici non sanno cosa fare,a Pavia dicono di non sospendere gli antinfiammatori ma a Nuoro dicono di sospenderli a causa di una sospetta gastrite,probabilmente causata dalle cure.Ora vi chiedo se questi sintomi fanno pensare ad un aggravamento della malattia oppure se non c'è da preoccuparsi.Tengo a precisare che gli esami sono tutti molto alterati.
Vi prego,rispondete al più presto perchè la situazione sta preoccupando tutta la famiglia (tra l'altro ho letto che in alcuni casi la mielofibrosi può trasformarsi in leucemia acuta,è il caso di mia zia?).
Vi ringrazio anticipatamente ed aspetto con ansia una vostra risposta.
Vi prego,rispondete al più presto perchè la situazione sta preoccupando tutta la famiglia (tra l'altro ho letto che in alcuni casi la mielofibrosi può trasformarsi in leucemia acuta,è il caso di mia zia?).
Vi ringrazio anticipatamente ed aspetto con ansia una vostra risposta.
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Cara Utente,
sicuramente quella di cui si parla è una malattia seria. L'ospedale di Pavia è comunque molto qualificato nella terapia di tali forme patologiche. Per esprimere un parere mirato occorrerebbe conoscere l'entità dell'alterazione dei parametri ematochimici (anche se immagino il livello di alterazione) e comunque la sintomatologia riferita farebbe pensare ad un aggravamento della patologia. Qaul'è il farmaco oggetto della disputa? (talidomide?)
Molto cordialmente
Dr. Carlo Pastore
sicuramente quella di cui si parla è una malattia seria. L'ospedale di Pavia è comunque molto qualificato nella terapia di tali forme patologiche. Per esprimere un parere mirato occorrerebbe conoscere l'entità dell'alterazione dei parametri ematochimici (anche se immagino il livello di alterazione) e comunque la sintomatologia riferita farebbe pensare ad un aggravamento della patologia. Qaul'è il farmaco oggetto della disputa? (talidomide?)
Molto cordialmente
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Ex utente
La ringrazio di cuore per la sua risposta tempestiva. Gli esami alterati sono i seguenti:ERITROCITI:3,6;EMOGLOBINA:7,2;EMATOCRITO:25;VCM:68;CONT MEDIO HB:19;CONC.MEDIA HB:28,7;RDW:33;HDW:4,71;PDW:22,4;%MONOCITI:1,4;MONOCITI:0,10;ANISOCITOSI:+++;MICROCITOSI:+++;IPOCROMIA:+++.
Inoltre ieri ha fatto una visita dall'otorino che le ha riscontrato un herpes nella gola.
L' antinfiammatorio che prende è l' Orudis retard 200, inoltre prende anche Methotrexate.
Dicono che si tratti di una malattia rara e per questo ancora non si è trovata una terapia giusta, ma secondo lei, cosa dovrebbe fare per stare almeno un pò meglio?
La ringrazio infinitamente.
Inoltre ieri ha fatto una visita dall'otorino che le ha riscontrato un herpes nella gola.
L' antinfiammatorio che prende è l' Orudis retard 200, inoltre prende anche Methotrexate.
Dicono che si tratti di una malattia rara e per questo ancora non si è trovata una terapia giusta, ma secondo lei, cosa dovrebbe fare per stare almeno un pò meglio?
La ringrazio infinitamente.
[#3]
Per dirimere "la disputa" sarebbe auspicabile che i medici di Nuoro cercassero di contattare i medici curanti di Pavia.
Mi pare comunque che ci sia solo un malinteso alla base delle divergenze che Lei ha descritto e che sono facilmente superabili (è già stato inventato il telefono !).
Non ho capito bene se lo stato di anemizzazione, che è il dato di laboratorio più costantemente alterato nella mielofibrosi idiopatica, sia secondario alla malattia di base o ad eventuali gastriti emorragiche provocate dalla terapia.
In questo ultimo caso le preoccupazioni dei medici di Nuoro sono da considerare giustificate, ma andrebbero superate in accordo con i medici di Pavia.
Auguri con cordialità
Salvo Catania
www.senosalvo com
Mi pare comunque che ci sia solo un malinteso alla base delle divergenze che Lei ha descritto e che sono facilmente superabili (è già stato inventato il telefono !).
Non ho capito bene se lo stato di anemizzazione, che è il dato di laboratorio più costantemente alterato nella mielofibrosi idiopatica, sia secondario alla malattia di base o ad eventuali gastriti emorragiche provocate dalla terapia.
In questo ultimo caso le preoccupazioni dei medici di Nuoro sono da considerare giustificate, ma andrebbero superate in accordo con i medici di Pavia.
Auguri con cordialità
Salvo Catania
www.senosalvo com
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#4]
Ex utente
Lo stato di anemizzazione dipende dalla malattia. Piuttosto i medici che la tengono in cura sostengono che le emorragie che ha non dipendono dalla malattia, ed è per questo che vogliono farle sospendere la terapia, ma il punto è che se la interrompe le conseguenze sono delle gravi crisi di vomito, dolori fortissimi e frebbe altissima, le è già successo. E' per questo che non si sa cosa fare, siamo veramente preoccupati per lei, e proprio perchè si tratta di una malattia rara, non sappiamo cosa fare. Secondo lei la malattia è in fase acuta? rischia una leucemia? La ringrazio anticipatamente.
[#5]
Infatti non i familiari, ma i medici devono prendersi le loro responsabilità e sapere "cosa fare", anche se in questo caso non è semplice.
Lei ha manifestato il timore che la malattia possa trasformarsi in una leucemia, ma ha già scritto il dr. Pastore che si tratta GIA' di UNA MALATTIA SERIA, TRATTANDOSI DI UNA MALATTIA DEL MIDOLLO OSSEO di tipo tumorale delle cellule staminali, ma non è una leucemia.
La mielofibrosi inizia quando la cellula staminale riceve un danno nel suo DNA provocato da agenti nocivi diversi presenti generalmente nell'ambiente o da virus o può essere il risultato di processi di invecchiamento.
Lei ha manifestato il timore che la malattia possa trasformarsi in una leucemia, ma ha già scritto il dr. Pastore che si tratta GIA' di UNA MALATTIA SERIA, TRATTANDOSI DI UNA MALATTIA DEL MIDOLLO OSSEO di tipo tumorale delle cellule staminali, ma non è una leucemia.
La mielofibrosi inizia quando la cellula staminale riceve un danno nel suo DNA provocato da agenti nocivi diversi presenti generalmente nell'ambiente o da virus o può essere il risultato di processi di invecchiamento.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 17.2k visite dal 28/07/2006.
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