Ipotiroidismo subclinico autoimmune

Vi espongo il caso di mia figlia di anni 17, alta cm.170 per kg.52, alla quale la ginecologa ha prescritto gli esami del sangue, per una eventuale assunzione di pillola, nel tentativo di regolarizzare un ciclo mestruale molto doloroso.Gli esami sono risultati tutti perfetti, ad eccezione di quelli relativi alla tiroide, che hanno dato i seguenti valori: TSH 5.75 - FT4 16.3 - anti Tireoglobulina HTG 345 - anti Perossidasi 8.
l'endocrinologo di mia fiducia (ho dei nodi tiroidei "freddi" con ago aspirato negativo e TSH nella norma)ha sottoposto la ragazza ad ecografia riscontrando: "ghiandola di dimensioni normali, ecostruttura sostanzialmente normoecogena, senza nodi, minimamente disomogenea, non linfonodi sospetti bilateralmente".
Diagnosi: ipotiroidismo iniziale da tiroidite cronica autoimmune.
Consiglia inizio trattamento con Eutirox 50 mg. - 1/2 cp/die. controllo TSH tra due mesi, se normalizzato controlli dopo sei mesi e poi annuali.
Non discuto la diagnosi e la cura perchè ho fiducia nello specialista, la mia domanda è la seguente:
Il mio medico curante e l'endocrinologo mi hanno riferito di avere letteralmente "un mare di ragazzi in questa situazione...." viviamo a Trento, luogo sicuramente più sano di tante altre città, allora perchè un numero veramente alto di ragazzi è in queste condizioni??
uno scambio di opinioni, tra parenti, conoscenti, colleghi ed amici mi ha portato a conoscenza di almeno una decina di casi in cui la tiroide è problematica, diagnosi diverse da quella di mia figlia,ma comunque ragazzi sotto cura con eutirox oppure solo con semplici controlli ecografici annuali...facendo una proiezione tra le mie conoscenze - non certo di numero esagerato - e la popolazione trentina viene fuori che la cosa è a livello di "pandemia" - frase pronunciata dall'endocrinologo stesso.Vi chiedo se , a livello nazionale, avete notizia di una cosa del genere.
Vi ringrazio dell'attenzione e resto in fiduciosa attesa di eventuale Vs. risposta.