Lo specialista occasionalmente rileva che la tiroide ha dimensioni alquanto superiori alla norma

Buonasera, soffro di diversi disturbi che di seguito andrò ad esporVi e cercherò di farlo nel modo più esaustivo possibile, confidando in una Vostra diagnosi.
Il 3 di agosto del 2006 dopo una settimana trascorsa al mare, in Costa Azzurra (gradi 37°) mi sono recata a Bormio Valtellina e dopo solo due giorni dal mio arrivo ho deciso di visitare Livigno (-6°); rientrando a Bormio dopo poche ore mi sono sentita male annebbiamento della vista perdita dell'equilibrio ed orecchie chiuse stato che è perdurato per un giorno intero sino a quando mi sono recata al primo pronto soccorso ove il medico rilevava una pressione arteriosa di 190 su 110, preciso di aver sempre sofferto di ipotensione con valore di 100 su 60 usavo talvolta il Gutron, consigliandomi dopo avermi somministrato delle gocce di controllare la PA nei giorni a seguire cosa che feci. La pressione saliva e scendeva ripetutamente. Rientro a Varese e mi reco da una cardiologa che dopo gli accertamenti del caso esami del sangue e urine, cardiogramma, eco al cuore ed ai reni, non rilevando nulla di particolare mi consiglia una compressa di losartan mg 12,5 al mattino. Passa un mese e nessun miglioramento, le vertigini aumentano ed inizio a perdere peso. Mi reco da un neurologo che mi consiglia una RM ENCEFALO ED UNA ECOG-COLOR DOPPLER TRONCHI SOVRAORTICI, dalla prima emergono in corrispondenza della sostanza bianca tre piccoli focali del segnale RM poco più che puntiformi, riferibili a microlacune post-ischemiche nella seconda nulla di rilevante. Il neurologo mi consiglia cardioaspirina una al giorno. Siamo ad ottobre 2006! Durante Eco doppler lo specialista occasionalmente rileva che la TIROIDE ha dimensioni alquanto superiori alla norma (lobo destro mm 51 x 16 x16; lobo sinistro mm 40 x 14 x16)struttura disomogenea per la presenza di immagini nodulari (dx mm 8, mm 4, mm8 sx mm 6 e piccole alterazioni in sede polare superiore; struma plurinodulare adenomatoso, meritevole di monitoraggio nel tempo).
Insuccesso della terapia sui sintomi che permangono mentre la PA si stabilizza. Siamo a febbraio 2006 nel contempo la mia vita è mutata con questo malessere che sembra sparire solo qualche giorno al mese.
Decido di consultare uno psichiatra che esaminando i risultati dei numerosi esami ai quali mi sono sottoposta non vede il risultato del dosaggio degli anticorpi e mi prescrive di eseguirli e di iniziare una terapia con un antidepressivo che dopo una settimana mi fa sospendere perchè ha l'effetto contrario di ciò che si auspicava. Infine i risultati degli esami: ANTI TIREOPEROSSIDASI 7737 U.l./ml (0 - 100) ANTI TIREOGLOBULINA 204 U.l./ml (0 - 100) FT3 3,17 pg/ml (1,80 - 4,20) FT4 12,00 pg/ml (7,10 - 18,50) TSH 1,57 mcU/ml (0,30 - 6,00). Mi reco da un endocrinologo, diagnosi: tiroidite autoimmune nessuna cura monitorare ogni tre mesi. Dopo otto mesi di malessere mi chiedo da profana il mio malessere non può essere conseguenza di quei 7737 ? Se sì la terapia quale deve essere? Mi scuso per l'essere stata prolissa. Grazie Miriam
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Gentile utente concordo completamente con la diagnosi posta dal collega endocrinologo. La positivita' degli anti perossidasi rappresenta solo un marker di auotoimmunita' tiroidea, che come tale fino a quando, come nel suo caso, non si associa ad una alterazione dei dati funzionali, non necessita di alcuna terapia, ma di un monitoraggio periodico, cosi' come indicatole.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Di Martino, la ringrazio per il sollecito riscontro ma, non nego il mio rammarico nel sapere che aldilà del monitorare le funzionalità della tiroide, non vi sia la possibiltà di eliminare i malesseri riconducibili alla tiroidite. Grazie e buon lavoro.