Nodulo solido nella tiroide dopo trauma
sono una signora di 60 anni e a seguito di una botta alla gola o sentito dopo un pò di tempo un gonfiore che non spariva, consultando il mio medico ho fatto una lastra dove è stato rilevato un nodulo solido, con sucessiva agobiopsia ecoguidata tiroidea (emitiroide dx) la diagnosi è stata la seguente:
striscio non ottimale per abbondante materiale ematico e per difetto di stesura del materiale prelevato.
rari polimorfonucleati neutrofili.
colloide.
fibrociti in lembi.
tireociti con dismorfismo e pseudoinclusioni nucleari.
cellule sospette neoplastiche.
dopo il consulto col medico che ha redatto il referto mi ha consigliato un controllo istologico della lesione, ma mi anche informato che bisognerà intervenire chirurgicamente con l'asportazione della tiroide, ora le chiedo non vi sono altre cure alternative alla chirurgia, e se bisognerà intervenire comunque, cosa può provocare l'asportazione della tiroide, grazie
striscio non ottimale per abbondante materiale ematico e per difetto di stesura del materiale prelevato.
rari polimorfonucleati neutrofili.
colloide.
fibrociti in lembi.
tireociti con dismorfismo e pseudoinclusioni nucleari.
cellule sospette neoplastiche.
dopo il consulto col medico che ha redatto il referto mi ha consigliato un controllo istologico della lesione, ma mi anche informato che bisognerà intervenire chirurgicamente con l'asportazione della tiroide, ora le chiedo non vi sono altre cure alternative alla chirurgia, e se bisognerà intervenire comunque, cosa può provocare l'asportazione della tiroide, grazie
[#1]
Radiologo, Radiologo interventista, Neuroradiologo
Cara Signora,
mi sembra alquanto insolita una eventuale correlazione tra il trauma con conseguente gonfiore al collo e il rilievo di un nodulo alla tiroide. E' molto più probabile che il nodulo sia un reperto occasionale, pre-esistente all'evento traumatico.
Per quanto riguarda il referto citologico, a mio avviso dovrebbe ripetere (ovviamente al più presto) l'agobiopsia eco-guidata prima di pensare ad un intervento chirurgico, in quanto mi sembra di capire che lo "striscio" non fosse ottimale per una diagnosi di certezza. E' bene che l'agobiopsia sia eseguita con più prelievi contemporanei (non uno solo), con ago sottile (25G) ed evitando il più possibile l'"aspirazione" poichè aumenta il traumatismo ed estrae troppo materiale ematico, riducendo il valore diagnostico dello striscio. Con l'ago sottile si può fare infatti un prelievo per "capillarità": contatti un medico esperto a tal proposito.
Cari saluti
mi sembra alquanto insolita una eventuale correlazione tra il trauma con conseguente gonfiore al collo e il rilievo di un nodulo alla tiroide. E' molto più probabile che il nodulo sia un reperto occasionale, pre-esistente all'evento traumatico.
Per quanto riguarda il referto citologico, a mio avviso dovrebbe ripetere (ovviamente al più presto) l'agobiopsia eco-guidata prima di pensare ad un intervento chirurgico, in quanto mi sembra di capire che lo "striscio" non fosse ottimale per una diagnosi di certezza. E' bene che l'agobiopsia sia eseguita con più prelievi contemporanei (non uno solo), con ago sottile (25G) ed evitando il più possibile l'"aspirazione" poichè aumenta il traumatismo ed estrae troppo materiale ematico, riducendo il valore diagnostico dello striscio. Con l'ago sottile si può fare infatti un prelievo per "capillarità": contatti un medico esperto a tal proposito.
Cari saluti
[#2]
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Studio: via Roma, 10/f - 20064 Gorgonzola (MI)
via Ariosto, 9 - 24047 Treviglio (BG)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013
Gentile Utente 3789,
il referto citologico mette in evidenza la possibilità che gli aggregati cellulari sospetti siano di origine follicolare e per questo tipo di patologia eventualmente presente si può fare diagnosi solo chirugicamente, cioé estirpando il nodulo ed esaminandolo; questo perché la neoplasia follicolare è l'unica che non si riesce a diagnosticare (con l'agoaspirato) se di natura benigna o maligna e solo la presenza della capsula che avvolge la neoplasia può dirimere il dubbio: e con l'agoaspirato l'immagine della capsula invasa o meno non si può avere.
Per tutte le altre neoplasie tiroidee (papillifero, midollare, indifferenziato, etc.) l'agoapirato pone diagnosi al 100%.
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Studio: via Roma, 10/f - 20064 Gorgonzola (MI)
via Ariosto, 9 - 24047 Treviglio (BG)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013
Gentile Utente 3789,
il referto citologico mette in evidenza la possibilità che gli aggregati cellulari sospetti siano di origine follicolare e per questo tipo di patologia eventualmente presente si può fare diagnosi solo chirugicamente, cioé estirpando il nodulo ed esaminandolo; questo perché la neoplasia follicolare è l'unica che non si riesce a diagnosticare (con l'agoaspirato) se di natura benigna o maligna e solo la presenza della capsula che avvolge la neoplasia può dirimere il dubbio: e con l'agoaspirato l'immagine della capsula invasa o meno non si può avere.
Per tutte le altre neoplasie tiroidee (papillifero, midollare, indifferenziato, etc.) l'agoapirato pone diagnosi al 100%.
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.4k visite dal 05/11/2004.
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