Possibile ipotiroidismo subclinico e correlazione con ematocrito?
Gentili dottori,
ho 26 anni, alta 1.58, peso 50 chili.
Ciclo irregolare da 3 anni (era assente da 3 mesi,), mi sono rivolta 2 anni fa ad un ginecologo che mi aveva prescritto (dopo un'ecografia da cui non risultava la presenza di cisti) la pillola Mylvane. Interrompo la terapia dopo poco tempo, accusavo forte abbassamento della pressione.
Nonostante tutto il dottore non prescrive analisi (cosi' come il medico medico curante di allora), ritendendo il tutto un fattore dovuto alla giovane età e allo stress che poteva essere tipoco del periodo (studi, rapporti affettivi).
In ogni caso ora il ciclo è presente tutti i mesi (nell'arco dell'ultimo anno è saltato una sola volta), ma generalmente irregolare. A volte ho un ritardo di una settimana o meno, raramente anche di 20 giorni. Non solo, noto una sorta di alternanza nell'intensità del flusso: un mese piu' abbondante e lungo, il successivo meno intenso e di piu' breve durata.
Premetto questo per chiedere se eventualmente la cosa potrebbe trovare causa in uno sfasamento di un valore tiroideo di cui fra breve parlero'.
Avendo in famiglia un caso di ipotiroidismo(mio padre) e uno di gozzo (mia madre), nonchè uno di ipertiroidismo (mia nonna), mi sono fatta prescrivere dal mio medico curante attuale delle analisi, includendovi anche quelle TSH, FT4, FT3. Accuso infatti da oltre un anno difficoltà nell'apprendimento (di cui mi sono resa conto affrontando l'esame universitario che ha preceduto la tesi di laurea) e nella concentrazione negli studi oltre ad uno sfasamento nei ritmi intestinali, rispetto al passato (a volte devo fare uso di tisane o pillole d'erboristeria, inoltre in passato defecavo regolarmente due volte al giorno, cosa che ora non accade, ritrovandomi quindi spesso con un senso di "gonfiore"), in piu' ho una maggiore tendenza ad ingrassare, nel senso che devo praticare piu' attività fisica di prima per riuscire a mantenere il mio peso corporeo.
Aggiungo che normalmente i miei valori di pressione raramente superano i 120/60 e ultimamente mi ritrovo ad avere la massima quasi sempre intorno ai 100, se non piu' bassa.
I risultati delle analisi sono stati questi: Ematocrito 34,7 (gli altri valori del sangue, tutti nella norma, solo l'emoglobina è al minimo, cioè 12), THS 5,47, FT3 2,13, FT4 0,97.
Il medico curante ha escluso un'anemia microcitemica, visti i valori dei globuli nella norma, prescrivendomi comunque un integratore di ferro. L'alimentazione l'ha ritenuta adeguata.
Per la tiroide mi ha invece prescritto un'ecografia tiroidea e la visita specialistica.
In attesa dell'ecografia (prenotata per il 7 febbraio), gradirei un vostro parere circa la possibilità di un ipotiridismo subclinico e le sue correlazione con gli altri fattori da me esposti.
Ringrazio e porgo cordiali saluti
ho 26 anni, alta 1.58, peso 50 chili.
Ciclo irregolare da 3 anni (era assente da 3 mesi,), mi sono rivolta 2 anni fa ad un ginecologo che mi aveva prescritto (dopo un'ecografia da cui non risultava la presenza di cisti) la pillola Mylvane. Interrompo la terapia dopo poco tempo, accusavo forte abbassamento della pressione.
Nonostante tutto il dottore non prescrive analisi (cosi' come il medico medico curante di allora), ritendendo il tutto un fattore dovuto alla giovane età e allo stress che poteva essere tipoco del periodo (studi, rapporti affettivi).
In ogni caso ora il ciclo è presente tutti i mesi (nell'arco dell'ultimo anno è saltato una sola volta), ma generalmente irregolare. A volte ho un ritardo di una settimana o meno, raramente anche di 20 giorni. Non solo, noto una sorta di alternanza nell'intensità del flusso: un mese piu' abbondante e lungo, il successivo meno intenso e di piu' breve durata.
Premetto questo per chiedere se eventualmente la cosa potrebbe trovare causa in uno sfasamento di un valore tiroideo di cui fra breve parlero'.
Avendo in famiglia un caso di ipotiroidismo(mio padre) e uno di gozzo (mia madre), nonchè uno di ipertiroidismo (mia nonna), mi sono fatta prescrivere dal mio medico curante attuale delle analisi, includendovi anche quelle TSH, FT4, FT3. Accuso infatti da oltre un anno difficoltà nell'apprendimento (di cui mi sono resa conto affrontando l'esame universitario che ha preceduto la tesi di laurea) e nella concentrazione negli studi oltre ad uno sfasamento nei ritmi intestinali, rispetto al passato (a volte devo fare uso di tisane o pillole d'erboristeria, inoltre in passato defecavo regolarmente due volte al giorno, cosa che ora non accade, ritrovandomi quindi spesso con un senso di "gonfiore"), in piu' ho una maggiore tendenza ad ingrassare, nel senso che devo praticare piu' attività fisica di prima per riuscire a mantenere il mio peso corporeo.
Aggiungo che normalmente i miei valori di pressione raramente superano i 120/60 e ultimamente mi ritrovo ad avere la massima quasi sempre intorno ai 100, se non piu' bassa.
I risultati delle analisi sono stati questi: Ematocrito 34,7 (gli altri valori del sangue, tutti nella norma, solo l'emoglobina è al minimo, cioè 12), THS 5,47, FT3 2,13, FT4 0,97.
Il medico curante ha escluso un'anemia microcitemica, visti i valori dei globuli nella norma, prescrivendomi comunque un integratore di ferro. L'alimentazione l'ha ritenuta adeguata.
Per la tiroide mi ha invece prescritto un'ecografia tiroidea e la visita specialistica.
In attesa dell'ecografia (prenotata per il 7 febbraio), gradirei un vostro parere circa la possibilità di un ipotiridismo subclinico e le sue correlazione con gli altri fattori da me esposti.
Ringrazio e porgo cordiali saluti
[#1]
Diabetologo, Endocrinologo
Il quadro che mi ha descritto è quello di un lieve ipotiroidismo subclinico.
La parola stessa subclinico indica che tale alterazione non è associata ad una clinica importante, tuttavia la sensibilità soggettiva alle modificazioni della funzione tiroidea è molto variabile e non escludo che la lieve anemia e le manifestazioni che ha descritto possano essere in parte dovute alla modica alterazione tiroidea riscontrata.
Tuttavia volevo segnalarle che un ritardo del flusso di una settimana è considerato assolutamente normale, mentre quello di 20 gg no, ma le cause possono essere svariate soprattutto se è un ritardo solo saltuario.
E' necessario un approfondimento diagnostico come quello prescritto completato dal dosaggio degli anticorpi antitiroide.
La parola stessa subclinico indica che tale alterazione non è associata ad una clinica importante, tuttavia la sensibilità soggettiva alle modificazioni della funzione tiroidea è molto variabile e non escludo che la lieve anemia e le manifestazioni che ha descritto possano essere in parte dovute alla modica alterazione tiroidea riscontrata.
Tuttavia volevo segnalarle che un ritardo del flusso di una settimana è considerato assolutamente normale, mentre quello di 20 gg no, ma le cause possono essere svariate soprattutto se è un ritardo solo saltuario.
E' necessario un approfondimento diagnostico come quello prescritto completato dal dosaggio degli anticorpi antitiroide.
[#2]
Utente
La ringrazio della cortese e celere risposta.
Prima di farmi risentire ho atteso i risultati dell'ecografia.
Da questa risulta una tiroide asimmetrica con prevalenza del lobo destro ed ecostruttura finemente disomogenea senza noduli. Sono in attesa della visita dall'endocrinologo e le sarei grata se mi potesse dare qualche informazione su quanto risultato dall'esame che ho fatto.
Le chiedo anche un'informazione in merito a degli esami ecogafici di mia madre: Lobo tiroideo Sx di volume normale, presentate nodulo calcifico di 0,5 cm al terzo inferiore. Lobo dx volume normale, polo inferiore con due formazioni nodulare ipoecogene omogenee di 0.7 e 0.6 cm circa. Vascolarizzazione perinodulare all'ecodoppler.
Mia madre ha anche gia' fatto le analisi col dosaggio di anticorpi, entrambi risultati alterati, solo la calcitonina era nella norma. Mi preoccupa piu' che altro la presenza dei noduli ipoecogeni, ho letto che spesso sono sintomo di carcinoma.
La ringrazio in anticipo.
Prima di farmi risentire ho atteso i risultati dell'ecografia.
Da questa risulta una tiroide asimmetrica con prevalenza del lobo destro ed ecostruttura finemente disomogenea senza noduli. Sono in attesa della visita dall'endocrinologo e le sarei grata se mi potesse dare qualche informazione su quanto risultato dall'esame che ho fatto.
Le chiedo anche un'informazione in merito a degli esami ecogafici di mia madre: Lobo tiroideo Sx di volume normale, presentate nodulo calcifico di 0,5 cm al terzo inferiore. Lobo dx volume normale, polo inferiore con due formazioni nodulare ipoecogene omogenee di 0.7 e 0.6 cm circa. Vascolarizzazione perinodulare all'ecodoppler.
Mia madre ha anche gia' fatto le analisi col dosaggio di anticorpi, entrambi risultati alterati, solo la calcitonina era nella norma. Mi preoccupa piu' che altro la presenza dei noduli ipoecogeni, ho letto che spesso sono sintomo di carcinoma.
La ringrazio in anticipo.
[#3]
Diabetologo, Endocrinologo
Gen.le utente
il quadro ecografico non va interpretato da solo ma alla luce di tutti gli esami in particolare, in questo caso la ricerca degli anticorpi anti tiroide. I dati che lei ha riferito sono suggestivi per una tiroidite cronica che giustificherebbe il suo ipotiroidismo subclinico.
Per quanto riguarda sua madre , anche in questo caso la positività degli anticorpi deporrebbe per una tiroidite cronica autoimmunitaria, ma il quadro ecografico dovrebbe essere visionato per valutare la tipologia dei noduli segnalati. Purtroppo come per tanti altri organi esistono ancche i tumori della tiroide ma sono abbastanza rari, contrariamente a quanto può essere la patologia nodulare benigna della tiroide: quindi la presenza di noduli non significa necessariamente qualcosa di maligno. Va comunque valutata la situazione da uno specialista endocrinologo sia per Lei che per sua madre per eventuali ulteriori accertamenti
Cordiali Saluti
il quadro ecografico non va interpretato da solo ma alla luce di tutti gli esami in particolare, in questo caso la ricerca degli anticorpi anti tiroide. I dati che lei ha riferito sono suggestivi per una tiroidite cronica che giustificherebbe il suo ipotiroidismo subclinico.
Per quanto riguarda sua madre , anche in questo caso la positività degli anticorpi deporrebbe per una tiroidite cronica autoimmunitaria, ma il quadro ecografico dovrebbe essere visionato per valutare la tipologia dei noduli segnalati. Purtroppo come per tanti altri organi esistono ancche i tumori della tiroide ma sono abbastanza rari, contrariamente a quanto può essere la patologia nodulare benigna della tiroide: quindi la presenza di noduli non significa necessariamente qualcosa di maligno. Va comunque valutata la situazione da uno specialista endocrinologo sia per Lei che per sua madre per eventuali ulteriori accertamenti
Cordiali Saluti
[#4]
Utente
Gentilissima dottoressa,
le scrivo dopo aver effettuato la visita specialista.
L'endocrinolgo mi ha diagnosticato un "ipotiroidismo conclamato in tiroidite cronica autoimmune" (io credevo, come anche lei mi aveva scritto, fosse subclinico),visionando la mia ecografia ha detto che la tiroide è piu' danneggiata, rispetto a quella di mia madre e mi ha mostrato dei segni bianchi che starebbero ad indicarlo. Anche tastando il collo (oltre che gia' osservandolo) ha detto che si riconosce la presenza della patologia tiroidea.
Mi ha prescritto eutirox 75, per 15 giorni metà compressa, poi una intera, dicendo che gli anticorpi tiroidei posso farli direttamente fra 2 mesi, quando ripetero' il resto delle analisi, perchè dice che in ogni caso quelli saranno un segno che rimarrà sempre e farli ora e poi ripeterli di nuovo fra 60 giorni non è necessario.
A mia madre invece ha diagnosticato una tiroidite cronica autoimmune, prescrivendo eutirox 50, 1 mese meta' compressa, poi una intera, dicendo che la pillola serve a evitare che i noduli crescano in dimensione. Ha anche affermato che per ora, alle dimensioni attuali, agoaspirato o altro non serve, e ha prescritto la ripetizione delle analisi e dell'ecografia fra 6 mesi.
Un suo parere sarebbe gradito.
Aggiungo infine una cosa: questa tiroidite cronica autoimmune è la tiroide di Hashimoto? Sinceramente su questo punto ho sorvolato con il mio medico, per mia dimenticanza.
La saluto cordialmente e ringrazio in anticipo.
le scrivo dopo aver effettuato la visita specialista.
L'endocrinolgo mi ha diagnosticato un "ipotiroidismo conclamato in tiroidite cronica autoimmune" (io credevo, come anche lei mi aveva scritto, fosse subclinico),visionando la mia ecografia ha detto che la tiroide è piu' danneggiata, rispetto a quella di mia madre e mi ha mostrato dei segni bianchi che starebbero ad indicarlo. Anche tastando il collo (oltre che gia' osservandolo) ha detto che si riconosce la presenza della patologia tiroidea.
Mi ha prescritto eutirox 75, per 15 giorni metà compressa, poi una intera, dicendo che gli anticorpi tiroidei posso farli direttamente fra 2 mesi, quando ripetero' il resto delle analisi, perchè dice che in ogni caso quelli saranno un segno che rimarrà sempre e farli ora e poi ripeterli di nuovo fra 60 giorni non è necessario.
A mia madre invece ha diagnosticato una tiroidite cronica autoimmune, prescrivendo eutirox 50, 1 mese meta' compressa, poi una intera, dicendo che la pillola serve a evitare che i noduli crescano in dimensione. Ha anche affermato che per ora, alle dimensioni attuali, agoaspirato o altro non serve, e ha prescritto la ripetizione delle analisi e dell'ecografia fra 6 mesi.
Un suo parere sarebbe gradito.
Aggiungo infine una cosa: questa tiroidite cronica autoimmune è la tiroide di Hashimoto? Sinceramente su questo punto ho sorvolato con il mio medico, per mia dimenticanza.
La saluto cordialmente e ringrazio in anticipo.
[#5]
Diabetologo, Endocrinologo
Gent.le Utente
La definizione di ipotiroidismo subclinico prevede la presenza di un valore di TSH elevato con normali frazioni libere (FT3, FT4 come nel suo caso). La scelta terapeutica può essere corretta anche vista la presenza di una sintomatologia aspecifica come quella la Lei lamentata che può essere attibuibile all'alterazione tiroidea.
Il dosaggio degli anticorpi serve solo a completamento diagnostico , e concordo con il collega sul fatto di poterli fare tranquillamente con il prossimo prelievo di controllo.
La patologia è verosimilmente una tiroidite di Hashimoto, confermata dall'eventuale positività degli anticorpi, ma già il quadro ecografico sembrava suggestivo, anche se bisognerebbe visionare la immagini
Per quanto riguarda sua madre, la patologia sembra essere la stessa, con un evoluzione nodulare nel suo caso e concordo con il collega sul fatto che per le dimensioni dei noduli non sia necessario effettuare un ago aspirato. Le dimensioni dei noduli non sono comunque l'unico criterio su cui basarsi per prendere una tale decisione, e credo che il collega, se ha deciso in tal senso, abbia già valutato tutte le caratteristiche con il referto dell'ecografia.
Cordiali Saluti
La definizione di ipotiroidismo subclinico prevede la presenza di un valore di TSH elevato con normali frazioni libere (FT3, FT4 come nel suo caso). La scelta terapeutica può essere corretta anche vista la presenza di una sintomatologia aspecifica come quella la Lei lamentata che può essere attibuibile all'alterazione tiroidea.
Il dosaggio degli anticorpi serve solo a completamento diagnostico , e concordo con il collega sul fatto di poterli fare tranquillamente con il prossimo prelievo di controllo.
La patologia è verosimilmente una tiroidite di Hashimoto, confermata dall'eventuale positività degli anticorpi, ma già il quadro ecografico sembrava suggestivo, anche se bisognerebbe visionare la immagini
Per quanto riguarda sua madre, la patologia sembra essere la stessa, con un evoluzione nodulare nel suo caso e concordo con il collega sul fatto che per le dimensioni dei noduli non sia necessario effettuare un ago aspirato. Le dimensioni dei noduli non sono comunque l'unico criterio su cui basarsi per prendere una tale decisione, e credo che il collega, se ha deciso in tal senso, abbia già valutato tutte le caratteristiche con il referto dell'ecografia.
Cordiali Saluti
[#6]
Utente
Torno a farmi sentire per porle una domanda piu' tecnica, che non relativa al mio caso specificio. Mi è stato rilasciato dall'asl il tesserino sanitario per le esenzioni ticket per la tiroidite cronica autoimmune. Ho visto che compaiono, fra gli esami previsti, anche due realativi ad alcuni valori da cui stabilire la salute del fegato (cosi' ho appreso, documentandomi su internet). Non capisco che cosa possano avere a che fare con la mia patologia. La mia è pura curiosità, non desiderio di andare a fare le analisi previste dal tesserino!
La ringrazio
Maria
La ringrazio
Maria
[#7]
Diabetologo, Endocrinologo
Gent.le utente
nel suo caso specifico gli esami per la valutazione della funzione epatica non hanno alcuna rilevanza. Sono inclusi perchè alcune patologie autoimmunitarie della tiroide, ripeto non il suo caso, necessitano una controllo periodico di tali esami per la terapia che può necesitare
Cordiali Saluti
nel suo caso specifico gli esami per la valutazione della funzione epatica non hanno alcuna rilevanza. Sono inclusi perchè alcune patologie autoimmunitarie della tiroide, ripeto non il suo caso, necessitano una controllo periodico di tali esami per la terapia che può necesitare
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 12.5k visite dal 15/01/2008.
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