Tiroidite autoimmune, edema interaritinoideo, sarcoma uterino
Gentili medici sono qui a richiedervi una delucidazione: sono affetta da gammapatia monoclonale iggk, isterectomia totale per sacoma uterino, osteoporosi, artrite psoriasica, sindrome ansioso depressiva, lichen scleroatrofico genitale, edema interaritinoideo e per ultimo tiroidite autoimmune eutoridea. Vi chiedo se c'è un filo conduttore tra tutte queste patologie, se esiste una causa comune e se qualcuna o tutte queste patologie possono peggiorare e se così fosse quali sono gli esami per controllare eventuali sviluppi.
Ringrazio sin da adesso per la Vostra disponibilità. Cordiali saluti.
Ringrazio sin da adesso per la Vostra disponibilità. Cordiali saluti.
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Gentile Signora
mi permetto di risponderle, anche se da altra area, vedendo il suo consulto inevaso. La risposta alle sue giuste considerazioni potrebbe credo darla la PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia), una recentissima "branca" (ma è inesatto chiamarla così) della medicina, che ha trovato un filo conduttore tra gli apparati che raggruppa nella dicitura. Il sistema psichico, quello neurologico, quello ormonale ed immunitario sono collegati e allo squilibrarsi di uno solo di loro, si possono avere ripercussioni sugli altri settori.
In questi casi è necessario che, chiunque sia il suo specialista, abbia una visione generale della sua problematica, con la capacità di rendersi conto che il filo conduttore esiste, eccome!
Gli esami necessari sono comunque relativi agli organi-sistemi interessati e basteranno a seguire l'andamento della situazione nel tempo, la cui evoluzione non è dato sapere, essendo variabile da soggetto a soggetto.
Nella mia piccola esperienza nella medicina olistica, posso dirle che in molti di questi casi così articolati come il suo, di solito ci sono sotto problematiche esistenziali altrettanto articolate; non so se il suo caso rientri in quanto affermo, ma se fosse così, le suggerirei anche e soprattutto di affrontarle con coraggio facendosi sostenere e guidare da persone competenti.
Le faccio i miei più sentiti e sinceri auguri per tutto.
Non si scoraggi e guardi con ottimismo la vita.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
mi permetto di risponderle, anche se da altra area, vedendo il suo consulto inevaso. La risposta alle sue giuste considerazioni potrebbe credo darla la PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia), una recentissima "branca" (ma è inesatto chiamarla così) della medicina, che ha trovato un filo conduttore tra gli apparati che raggruppa nella dicitura. Il sistema psichico, quello neurologico, quello ormonale ed immunitario sono collegati e allo squilibrarsi di uno solo di loro, si possono avere ripercussioni sugli altri settori.
In questi casi è necessario che, chiunque sia il suo specialista, abbia una visione generale della sua problematica, con la capacità di rendersi conto che il filo conduttore esiste, eccome!
Gli esami necessari sono comunque relativi agli organi-sistemi interessati e basteranno a seguire l'andamento della situazione nel tempo, la cui evoluzione non è dato sapere, essendo variabile da soggetto a soggetto.
Nella mia piccola esperienza nella medicina olistica, posso dirle che in molti di questi casi così articolati come il suo, di solito ci sono sotto problematiche esistenziali altrettanto articolate; non so se il suo caso rientri in quanto affermo, ma se fosse così, le suggerirei anche e soprattutto di affrontarle con coraggio facendosi sostenere e guidare da persone competenti.
Le faccio i miei più sentiti e sinceri auguri per tutto.
Non si scoraggi e guardi con ottimismo la vita.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 22/04/2012.
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