Malfunzionamento tiroide o attacchi di panico?

Buongiorno. Ho vent'anni e da qualche mese soffro di disturbi quali intolleranza al caldo, palpitazioni, tachicardia, vertigini, nausea, debolezza, disturbi del sonno, sudorazione aumentata, mi mancano le forze... siccome è un periodo di stress intenso per me, mi chiedevo se questi sintomi possono essere riconducibili ad un malfunzionamento della tiroide oppure devo orientarmi verso qualcosa di psicologico, tipo attacchi di panico?
Grazie mille
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile ragazza,

ha dei motivi precisi per orientarsi verso questi due disturbi in particolare? Ad esempio familiarità per malattie della tiroide o per attacchi di panico?

Per la sua età, il genere e alcuni sintomi che manifesta, si potrebbe anche pensare a qualche problema tiroideo, ma i sintomi tuttavia sono un po' misti quindi non sembrerebbero indicativi di una specifica patologia tiroidea.
Potrebbero invece essere compatibili con attacchi di panico o ansia in generale.
Consideri comunque che qualunque medico prima di tutto le prescriverebbe delle analisi del sangue proprio per escludere eventuali patologie tiroidee.
Le consiglio quindi di recarsi dal suo medico di base per degli accertamenti o chiedere direttamente un consulto psichiatrico.

Cordiali saluti
ML

Massimo Lai, MD

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile Dott. Lai, La ringrazio per la Sua tempestiva risposta. Venerdì sono andata dal mio medico curante, ha verificato che non è un problema di pressione bassa (80/120) e pertanto mi ha prescritto le analisi del sangue specifiche per la tiroide (mi pare si chiamino T3, T4 e TSH)... sono andata sabato a farmi il prelievo, il risultato mi arriverà a casa entro questa settimana... non ho familiarità con le malattie della tiroide, però con gli attacchi di panico sì (la sorella di mio padre ne soffriva, anni fa)... mi sono orientata verso un malfunzionamento della tiroide perchè leggendo qui e là mi sono riconosciuta nei sintomi... mio padre mi ha invece fatta orientare verso gli attacchi di panico perchè fondamentalmente questi problemi di salute sono sorti dopo un paio di mesi che sono andata a convivere... ovviamente il primo periodo è stato molto stressante e attribuivo i miei malesseri a questo, però ora vistro il protrarsi della situazione mi pare strano che sia un fatto psicologico... posso sbagliarmi?
Mi scusi l'ignoranza in materia, ma gli attacchi di panico non sono un qualcosa di improvviso, in cui si viene colti da un secondo all'altro, e poi una volta che questo passa, si torna alla vita normale? Perchè io più che avere delle vere e proprie "crisi", sono in una situazione di malessere stabile, in cui certo a volte sto un pò meglio e altre un pò peggio, però fondamentalmente è una condizione che mi accompagna costantemente in questi ultimi due mesi... sono molto preoccupata perchè davvero non so più come risolvere questo problema!
La ringrazio moltissimo per la Sua disponibilità.
Distinti saluti
[#3]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gli attacchi di panico possono presentarsi con sintomi e modi differenti, improvvisamente o subdolamente, durare da pochi minuti a ore, ripresentarsi con frequenze diverse da due/tre alla settimana o più o meno. Negli intervalli si ritorna alla vita normale in genere ma anche questo dipende da molti fattori.
Il malessere stabile di cui parla può essere ugualmente una condizione d'ansia, ma prima aspettiamo gli esami.
Quando avrà gli esiti delle analisi li porterà al suo medico che le dirà se va tutto bene.
Qualora le analisi fossero negative per patologie della tiroide o di altro tipo, le consiglio di fare poi una visita specialistica da uno psichiatra.
Cordiali saluti
ML
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
La ringrazio molto per la Sua risposta. Seguirò sicuramente il Suo consiglio, oggi dovrebbero essere pronte le analisi ma devono arrivarmi a casa per cui ci vorrà qualche altro giorno... in caso che risultasse tutto nella norma, allora mi orienterò verso un bravo psichiatra.
Grazie mille
Distinti saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Salve Dottore, oggi ho finalmente avuto l'esito degli esami del sangue che ho effettuato per la tiroide. Questo è il risultato:

- TIREOTROPINA (TSH) : 2.08 microUI/ml (0.40 - 3.90)
- ANT. ANTI TIREOEROSSIDASI: 23 U.I./ml (inf. a 34)
- TRIODOTIRONINA LIBERA (FT3): 3.76 pg/mL (2.10 - 3.50)
- TIROXINA LIBERA (FT4) : 1.00 ng/dL (0.50 - 1.12)

Il valore della FT4 è superiore alla norma... cosa significa questo? E com'è possibile che se gli altri sono nella norma quello invece sia superiore al massimo?
La ringrazio anticipatamente
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Mi sembra che sia l'FT3 aumentata, tutti gli altri valori sono nella norma.
Da solo, anche per lo scarto di poco superiore al massimo, potrebbe non avere alcun significato, oppure potrebbe assumere significato nel contesto: uso concomitante di farmaci che ne condizionano l'innalzamento (ad esempio cortisone, pillola, droghe...), gravidanza o ipotiroidismo congenito o altro.
Ma mi sembra difficile che questo valore da solo possa spiegare i suoi sintomi, quindi le consiglio di portare questi esami al suo medico di famiglia per valutare se fare ulteriori accertamenti (io li ripeterei tra un mese), e contemporaneamente provare a consultare uno psichiatra per gli altri sintomi. Se il medico di famiglia non sa darle spiegazioni consulti un endocrinologo se vuol essere più tranquilla.
Saluti
ML
[#7]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Si mi scusi infatti intendevo proprio l'FT3...riguardo all'uso di sostanze che potrebbero condizionarlo, preciso che non bevo e non fumo però assumo la pillola anticoncezionale Minulet da due anni e mezzo... può essere per questo che l'FT4 risulta più alto? Inoltre mi sono state consegnate anche le analisi delle urine e ho molti valori sballati (presenza di emoglobina, leucociti altissimi, ecc), non c'è nessun riferimento con il risultato della tiroide vero?
Intanto la ringrazio per la Sua tempestiva risposta, domani o venerdì andrò dal mio medico di base per mostrargli le analisi e se anche lui riterrà che non c'è niente di preoccupante, allora mi orienterò verso il campo psicologico... Lei ritiene che sia meglio contattare uno psicologo oppure uno psichiatra?
La ringrazio ancora per la Sua esauriente risposta.
Distinti saluti.
[#8]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
I valori urinari potrebbero far pensare a una cistite, anche questo da valutare con il suo medico.
Per i dubbi sulla tiroide ho girato la richiesta ai colleghi endocrinologi, se nessuno dovesse intervenire può sempre riproporre la domanda in un altro post.
Quanto allo psicologo o psichiatra nessuno le impedisce di rivolgersi ad uno psicologo, ve ne sono di molto bravi, tuttavia io la indirizzerei da uno psichiatra, perché è comunque un medico e prima si deve prima inquadrare il caso, dopo sarà lui stesso a consigliarle cosa fare, anche andare da uno psicologo psicoterapeuta se lo ritiene opportuno.
Cordiali saluti
ML
[#9]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la Sua disponibilità, andrò stasera stessa dal mio medico per esporgli le questioni... e sicuramente richiederò un consulto con un bravo psichiatra.
Ancora sentiti ringraziamenti e cordialissimi saluti.
[#10]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile Dottore, ieri sono andata dal mio medico curante e anche lui era d'accordo con il fatto la tiroide non sembra avere problemi, così, pensando anche lui ad un problema di ansia, mi ha ordinato Lexotan in gocce per 10-15 giorni, dicendo che potevo regolarmi io con il dosaggio, non superando mai le 30 gocce... ieri sera ne ho prese 14 (sul foglio illustrativo c'è scritto che il dosaggio va da 15 a 30 gocce, 2-3 volte al giorno), e in 5 minuti mi sono addormentata... Lei come considere questa "terapia"? Posso sperare di migliorare con questo farmaco oppure è solo una soluzione momentanea, e appena avrò interrotto l'assunzione sarò al punto di partenza?
[#11]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Giustamente il suo medico le ha prescritto questa terapia per 10-15 giorni, quindi un tempo limitato, che è l'uso che si fa di solito di questi farmaci.
Potrebbe essere di aiuto e risolversi tutto se si tratta di un periodo no, oppure arrecare solo un sollievo temporaneo se le cause della sua ansia non vengono riconosciute e affrontate adeguatamente.
Se fra 10 giorni o anche prima vede che è cambiato poco e che il sollievo è solo parziale, una visita da uno psichiatra potrebbe aiutarla a chiarire la situazione. Dipende anche da quanto questa ansia le condiziona la vita in negativo: meglio una visita adesso che perdere tempo con tanti dubbi.
Auguri
ML
[#12]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile Dottore, ho portato a termine la "cura" del mio medico... ho preso le 10/15 gocce ogni sera prima di dormire, per un paio di settimane... durante l'assunzione sono rinata. Ho ricominciato a dormire, ero molto più rilassata, tutti i miei disturbi erano spariti (o come per le vertigini, molto diminuiti)...poi negli ultimi giorni ho ridotto le gocce,e man mano che diminuivo, ricomparivano i disturbi...ora è da tre giorni che non prendo più nulla: ho ricominciato a non dormire, sono tornate le contrazioni involontarie del muscoli, le vertigini sono aumentate, io ho ricominciato a sentirmi in un perenne stato d'ansia, e stavolta lo riconosco perchè la scorsa settimana ero meravigliosamente rilassata... a questo punto trovo pieno riscontro nel suo consiglio, dovrò sicuramente rivolgermi ad uno psichiatra per risolvere il problema dalla radice.
Grazie infinite per avermi fatto venire il dubbio che i miei disturbi potessero non dipendere da un problema fisico :)
Distinti saluti
[#13]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Bene, adesso è arrivato il momento di chiedere un consulto.
un consiglio: non si attacchi alle goccioline, devono restare un aiuto in emergenza.
Esistono altre valide terapie sia farmacologiche che non farmacologiche.
Grazie per avermi tenuto informato
Di nuovo auguri
ML
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