Ipotiroidismo e fluoro.

Egregi Dottori,
sono una ragazza di 24 anni e vorrei sapere se è possibile avere un chiarimento sulla seguente situazione:

da otto mesi io e il mio ragazzo siamo andati a vivere insieme: all'inizio della convivenza, in conseguenza del cambiamento di abitudini, siamo aumentati entrambi di qualche chilo.
Dopo i primi mesi, però, abbiamo cercato di tornare alle vecchie abitudini alimentari... nel frattempo decidevamo di non comprare più l'acqua in bottiglia ma di consumare quella del rubinetto.

Avendo sofferto io per sette anni di disturbi alimentari (periodo atroce da cui ho avuto la forza e la fortuna di uscire, da ormai più di tre anni), ho cercato di non dare troppa importanza alle oscillazioni di peso accadute in questi ultimi mesi, concentrandomi più sulla correttezza e la regolarità dell'alimentazione, per eliminare il gonfiore e la sensazione di disagio dovuti ai chili acquisiti.

Ora però da qualche settimana sto notando che pur applicando tutte le strategie terapeutiche insegnatemi dai medici che mi hanno aiutata ad uscire dal disturbo alimentare (quindi sia strategie psicologiche che a livello di terapia alimentare), il peso non si ristabilizza e anzi, sia io che il mio ragazzo continuiamo la tendenza ad aumentare.

Questa cosa mi sta destabilizzando moltissimo, psicologicamente, così io e il mio ragazzo abbiamo analizzato sistematicamente ogni possibile causa della situazione e abbiamo trovato che l'unica differenza rispetto al periodo precedente alla convivenza sta nel fatto che beviamo l'acqua del rubinetto.

La possibilità che l'acqua faccia ingrassare mi è sembrata assurda sulle prime, ma poi, cercando su internet, ho scoperto che nell'acqua delle reti civiche viene immesso il fluoro.
Ho letto che il fluoro può sostituirsi allo iodio nei processi che regolano il funzionamento della tiroide e che quindi può causare l'ipotiroidismo.
Considerato che la soglia massima oltre il quale il fluoro può diventare pericoloso per l'organismo è di 1,6 (credo milligrammi) e che nelle reti idriche pare ne possano disciogliere fino a 1,5 mg (per litro, suppongo)... insomma, se si somma quello assunto tramite l'acqua a quello contenuto nei dentifrici, nelle gomme da masticare, o da qualsiasi altra parte... mi chiedo se sia possibile che il consumo dell'acqua del rubinetto abbia contribuito a sballare i valori della tiroide e di conseguenza il metabolismo.

Anche perchè ho riscontrato su di me, negli ultimi tempi, molti altri sintomi comuni a questa disfunzione: ipersensibilità al freddo, stanchezza persistente, ipersonnolenza, ecc...

A breve credo mi saranno prescritti degli esami per controllare i dosaggi ormonali, in concomitanza con una visita dermatologica... nel frattempo ricominceremo a bere acqua in bottiglia... mi chiedo se però questo provvedimento unito al consumo di sale iodato possa ripristinare un eventuale squilibrio o se invece potrebbe essere una cosa permanente.

Vi ringrazio per l'attenzione che vorrete concedermi,
Cordiali Saluti.
[#1]
Dr. Roberto Cesareo Endocrinologo 239 9
faccia tanta attività fisica oltra alla dieta e valuti gli esami degli ormoni tiroidei
su internet si trovano tante cose ma bisogna poi valutarne la reale attendibilità scientifica che per quanto riguarda i rapporti tra eccesso di fluoro e aumento di peso non è sostenuta da studi scientifici seri
saluti

Dr. Roberto Cesareo
Specialista in Endocrinologia e Malattie Metaboliche

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie mille, Dottore, per la risposta: mi rassicura molto.
Purtroppo ho dovuto rimandare gli esami, ma pare che vada un po' meglio.
Vediamo se con l'estate la situazione torna alla completa normalità...
RingraziandoLa nuovamente, le porgo cordiali saluti.