Volevo sapere se tale malattia può essere può essere una causa di aborto

Egr. Dottori
volevo una consuleza .
Ho 32 anni ed ,a seguito di alcuni esami per abortività ( 2 aborti alla 9 e 7 settimana), è stato verificato che sono affetta da tiroide di Hashimoto con valori anticorpali alti ma ft3 e ft 4 nella norma ed attualmente ,grazie alla cura prescrittami ( Eutirox 50mg giorno ) anche FSH nella norma .
Volevo sapere se tale malattia può essere può essere una causa di aborto
e se nel caso di un altra gravidanza ,visto che gli anticorpi sono destinati a rimanere elevati , non sia necessaria una qualche cura preventiva ad esempio aspirinetta ( come letto in alcuni forum ) ? grazie per la cortesia
[#1]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Via Ariosto, 9
24047 Treviglio (Bg)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013

Gentile Utente 5208,
non so su che basi Le è stata diagnostica una tiroidite linfocitaria cronica, spero e penso non sulla sola base dei valori anticorpali elevati (a proposito, mancano i valori numerici): se invece Le è stato fatto un esame citologico con ago sottile sulla tiroide, allora la diagnosi è sicuramente corretta, se no, Le ripeto, parliamo di ipotesi diagnostica.
Non ci sono lavori scientifici, né nella mia esperienza personale né in quella di altri colleghi, che testimonino in senso sfavorevole alla possibile tendenza abortista di pazienti con tiroidite: il passaggio transplacentare di un fattore citotossico, come può essere l'anticorpo antitiroide, è limitato nel tempo (dopo il 5^ mese di gravidanza non vi è alcun transito di queste sostanze), può essere responsabile di un ipotiroidismo transitorio nei primi mesi di nascita del bambino (che poi si risolve spontaneamente), o, infine, in casi rarissimi e sfortunati, può provocare lesioni tiroidee a madre e bambino, con danni permanenti cerebrali al piccolo nato.
Ha scritto FSH, probabilmente voleva dire TSH.
Concludendo:
1-gli aborti, da Lei patiti, non sono riconducibili ad uno stato di infiammazione tiroidea;
2-la condizione di normalità tiroidea, in cui si trova, è una buona garanzia per una gravidanza futura senza problemi.
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
[#2]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
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Gentile Utente 5208,
ho dimenticato di rispondere ad un Suo ultimo quesito.
Aspirinetta?!?! (è sufficiente come risposta?)
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
[#3]
Prof. Simone Ferrero Ginecologo 1.3k 57
Fin dagli anni ’90 alcuni lavori scientifici hanno dimostrato un aumento della frequenza degli aborti nelle donne con anticorpi anti-tiroide; l’aumento della frequenza degli aborti è di circa 3 volte rispetto ai soggetti senza questi anticorpi. Il rischio di aborto non sembra essere correlato al titoli degli anticorpi né alla presenza o meno di un alterato livello degli ormoni tiroidei.
Questo non le deve far pensare che tali anticorpi siano la causa precisa dei suoi aborti, tuttavia possono aver influito sull’esito della gravidanza. Peraltro, non sa in modo preciso come questi anticorpi possano predisporre alla maggiore frequenza di aborti.
La terapia con aspirinetta è indicata.

Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it

[#4]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
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Gentile Utente 5208,
mi scuso se intervengo in una "querelle" che a Lei non deve interessare, ma alla quale rispondo affinché non si possano mettere dubbi ai pazienti.
1-non esitono lavori che abbiano dimostrato "scientificamente" un rapporto diretto fra l'aborto e la tiroidite: ne hanno parlato (e sono in numero irrilevante) solo dal punto di vista statistico; ma se io Le dicessi che Sutherland ha visto un caso di madre con tiroidite che ha partorito due cretini e che questa famiglia venne studiata in maniera esaustiva da Goldsmith e coll, traendone la conclusione "che nella non ususale famiglia questo era responsabile dell'ipotiroidismo alla base del cretinismo dei due fratelli" e che è stato ed è a tutt'oggi l'unico lavoro conosciuto di rilevanza scientifica e non STATISTICA, Lei si sentirebbe più tranquilla?
2-Le confermo il mio personale giudizio terapeutico rispetto all'acido acetilsalicilico (aspirinetta) in tali situazioni. A meno che non si faccia ridondare il discutibile algoritmo che "ciò che non fa male, fa bene": a quel punto possiamo assumere e somministrare tutto ed il contrario di tutto.
Mi perdoni la noia che posso averLe procurato con questo mio intervento.
I miei migliori ossequi.
Dottor Giuseppe Ielo

[#5]
Prof. Simone Ferrero Ginecologo 1.3k 57
Gentile collega,
Approfitto di lei per chiederle un chiarimento che credo mi possa essere utile nella mia pratica clinica quotidiana, visto che sicuramente ha maggiore esperienza di me su questo argomento.
Indipendentemente dalla presenza di una funzionalità tiroidea normale o patologica, io suggerisco (fra le altre cose) la ricerca degli anticorpi anti-tiroide nelle pazienti con aborti ripetuti sulla base di alcuni lavori recentemente revisionati da Stagnaro-Green A et al. (Thyroid autoimmunity and the risk of miscarriage. Best Pract Res Clin Endocrinol Metab. 2004;18:167-81). Alcuni colleghi suggeriscono l’esecuzione di tale esame anche prima di cicli di fecondazione assistita (Poppe, Assisted reproduction and thyroid autoimmunity: an unfortunate combination? J Clin Endocrinol Metab).
Nella sua esperienza la presenta di anticorpi anti-tiroide è associata ad un aumentato rischio di aborto? Questo esame, a suo avviso, deve essere incluso nelle valutazioni delle pazienti con aborto ripetuto?
Le sarò grato per le risposte che mi vorrà fornire.
Grazie, cordiali saluti.
[#6]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
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Gentile Utente 5208,
approfittiamo della Sua pazienza per le nostre discussioni.
Egregio Collega La ringrazio per il tono pacato con il quale ha risposto alla mia forse un pò brusca dissertazione.
Anche Alex Stagnaro-Green afferma “the cause of preterm delivery is non knowm” e parla inoltre di “risk of preterm delivery in associated presence of autoantibodies”, e non fa mai menzione all’aborto né associa l’esclusività del rischio ai soli anticorpi antitiroide: non ha mai potuto scientificamente dimostrare l’associazione fra i due eventi.
In Medicina Nucleare, dove Fisica-Chimica e Matematica camminano a braccetto, pertanto poco spazio alla fantasia, ma tanto alla pedissequità delle dimostrazioni sul campo della ve-ridicità delle affermazioni, dicevo, in Medicina Nucleare la OMS ha stabilito un limite di protezione alla irradiazione isotopica; ma questo è un limite STOCASTICO, e come tale ha “i limiti” della mancanza della affermazione oggettiva: cioè, non è che sopra questo limite subito uno si prende il cancro o viene esposto esponenzialmente al rischio, né sotto il limite una persona è al sicuro, tutt’altro. Ora queste sono pertanto considerazioni statistiche, che niente hanno a che vedere con l’effettiva dimostrazione di nocività delle radiazioni utilizza-te in campo Medico.
Roberts, Faussett (che tanto ha lavorato su Lupus e anticorpi anticardiolipina) fino a Neu-mann, Claus e Paschke (autori di un recentissimo e pregevole lavoro sul sito recettoriale degli anticorpi anti-TSH), nessuno di questi colleghi è riuscito a portare uno straccio di prova scientifica che attestasse il coinvolgimento di anticorpi in qualsivoglia evento aborti-vo, ma solo accurati studi statistici.
Se il disegno di una prevenzione di un distiroidismo fetale voglia far prevedere l’accertamento delle presenza di autoanticorpi antitiroide materni, ben venga; se il disegno preventivo è rivolto alle cause di aborto, sono soldi buttati: primo per quanto detto sopra e secondo “che fai?”, le dai l’aspirinetta? (senza nessunissima vena polemica, La prego di credermi).
Grazie per la pazienza dimostrata nell’ospitarci.
I miei migliori saluti.
Dottor Giuseppe Ielo















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Gentile Utente
approfittiamo della Sua pazienza per le nostre discussioni.
Egregio Collega La ringrazio per il tono pacato con il quale ha risposto alla mia forse un pò brusca dissertazione.
Anche Alex Stagnaro-Green afferma “the cause of preterm delivery is not known” e parla inoltre di “risk of preterm delivery in associated presence of autoantibodies”, e non fa mai menzione all’aborto né associa l’esclusività del rischio ai soli anticorpi antitiroide: non ha mai potuto scientificamente dimostrare l’associazione fra i due eventi.
In Medicina Nucleare, dove Fisica-Chimica e Matematica camminano a braccetto, pertanto poco spazio alla fantasia, ma tanto alla pedissequità delle dimostrazioni sul campo della ve-ridicità delle affermazioni, dicevo, in Medicina Nucleare la OMS ha stabilito un limite di protezione alla irradiazione isotopica; ma questo è un limite STOCASTICO, e come tale ha “i limiti” della mancanza della affermazione oggettiva: cioè, non è che sopra questo limite subito uno si prende il cancro o viene esposto esponenzialmente al rischio, né sotto il limite una persona è al sicuro, tutt’altro. Ora queste sono pertanto considerazioni statistiche, che niente hanno a che vedere con l’effettiva dimostrazione di nocività delle radiazioni utilizza-te in campo Medico.
Roberts, Faussett (che tanto ha lavorato su Lupus e anticorpi anticardiolipina) fino a Neu-mann, Claus e Paschke (autori di un recentissimo e pregevole lavoro sul sito recettoriale degli anticorpi anti-TSH), nessuno di questi colleghi è riuscito a portare uno straccio di prova scientifica che attestasse il coinvolgimento di anticorpi in qualsivoglia evento aborti-vo, ma solo accurati studi statistici.
Se il disegno di una prevenzione di un distiroidismo fetale voglia far prevedere l’accertamento delle presenza di autoanticorpi antitiroide materni, ben venga; se il disegno preventivo è rivolto alle cause di aborto, sono soldi buttati: primo per quanto detto sopra e secondo “che fai?”, le dai l’aspirinetta? (senza nessunissima vena polemica, La prego di credermi).
Grazie per la pazienza dimostrata nell’ospitarci.
I miei migliori saluti.
Dottor Giuseppe Ielo















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Prof. Simone Ferrero Ginecologo 1.3k 57
Grazie per la sua risposta.
Cordiali saluti.