Solo il nodulo di mm9 presenta vascolizzazione periferica ed intranodulare, mentre non c'e
Sono una donna di 63 anni e vorrei cortesemente un Vostro parere sulla mia situazione. esito dell'EDC: "La tiroide si presenta regolare per morfologia, dimensioni e posizione. Al polo del lobo dx presenza di formazione nodulare solida ipoecogena di mm9. Piccola aereola di mm3,5 al polo inferiore. al lobo sn si segnala nodulo ipocogeno, di mm10 al polo superiore e di mm7 a quello inferiore. Sempre nel lobo sn si rilevano due areole ipocogene di mm3 rispettivamente in sede centrale ed al polo inferiore. Solo il nodulo di mm9 presenta vascolizzazione periferica ed intranodulare, mentre non c'e vascolizzazione a carico degli altri noduli. Regolare la vascolizzazione parenchimale tiroidea e delle arterie principali".Dall'esame citologico dell'agoaspirato sul nodulo di mm9 (sospetto)risulta:"materiale colloido ematicocomprendente alcuni tireociti, isolati o in piccoli aggregati, con lieve pleomorfismo nucleare. Reperto citologico compatibile anche con diagnosi di nodulo micro-macrofollicolare con lievi atipie". Le analisi del sangue FT3, FT4, TSH, Abtg, AbTPO, AbTMS, calcitomia, PTH, PARATORMONE INT, CEA, aFP,tutti nella norma tranne l'ANTITIREOPERX(44.1IU/ml contro i 12max). Sulla base di questi dati l'endocrinologo che mi ha in cura mia ha suggerito l'asportazione completta della tiroide, mentre un altro da me consultato, pur non scartando l'ipotesi di tiroidectomia totale, ha messo in alternativa un controllo ogni 3 mesi. Voi cosa mi suggerite? che possibilità ci sono che sia un nodulo maligno, e nel caso quali sono le possibilità di guarigione? Grazie per la Vostra attenzione.
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Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Via Ariosto, 9
24047 Treviglio (Bg)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013
Gentile Utente 7389,
la presenza di un gozzo plurinodulare ed il sesso sono generalmente un segno prognostico favorevole nel Suo caso, in quanto statisticamente, ma solo statisticamente,
1-la possibilità di trovarsi di fronte a qualcosa di non benigno è inversamente proporzionale al numero dei noduli (cioè tanto più ce ne sono, tanto più bassa è la probabilità della neoplasia maligna);
2-i noduli tiroidei sono maggiormente comuni nel sesso femminile che in quello maschile.
L'esame citologico con ago sottile ha una percentuale diagnostica effettiva del 98% e solo con una diagnosi di nodulo follicolare (come nel Suo caso) si impone il controllo istologico, cioè l'intervento; che l'operazione possa essere parzialmente o totalmente demolitiva dipende dalla condizione anatomica e di seguito funzionale della tiroide. Il suggerimento datoLe di tiroidectomia totale trova il mio consenso, non tanto per la eventuale neoplasia maligna nel contesto dell'organo quanto anche per la plurinodularità che non consente la scelta di quale parte di tessuto lasciare in situ, senza l'obbligo di fornire una contemporanea terapia ormonale di supporto; tanto vale partire subito con la terapia sostitutiva, che consente un corretto apporto dell'ormone che la tiroide potrebbe non essere più in grado di produrre.
Nella eventualità della presenza di un nodulo maligno, la terapia chirurgica (tiroidectomia totale) e di seguito il follow-up con radioiodio consentono una precisa e completa guarigione, senza il minimo strascico.
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
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Gentile Utente 7389,
la presenza di un gozzo plurinodulare ed il sesso sono generalmente un segno prognostico favorevole nel Suo caso, in quanto statisticamente, ma solo statisticamente,
1-la possibilità di trovarsi di fronte a qualcosa di non benigno è inversamente proporzionale al numero dei noduli (cioè tanto più ce ne sono, tanto più bassa è la probabilità della neoplasia maligna);
2-i noduli tiroidei sono maggiormente comuni nel sesso femminile che in quello maschile.
L'esame citologico con ago sottile ha una percentuale diagnostica effettiva del 98% e solo con una diagnosi di nodulo follicolare (come nel Suo caso) si impone il controllo istologico, cioè l'intervento; che l'operazione possa essere parzialmente o totalmente demolitiva dipende dalla condizione anatomica e di seguito funzionale della tiroide. Il suggerimento datoLe di tiroidectomia totale trova il mio consenso, non tanto per la eventuale neoplasia maligna nel contesto dell'organo quanto anche per la plurinodularità che non consente la scelta di quale parte di tessuto lasciare in situ, senza l'obbligo di fornire una contemporanea terapia ormonale di supporto; tanto vale partire subito con la terapia sostitutiva, che consente un corretto apporto dell'ormone che la tiroide potrebbe non essere più in grado di produrre.
Nella eventualità della presenza di un nodulo maligno, la terapia chirurgica (tiroidectomia totale) e di seguito il follow-up con radioiodio consentono una precisa e completa guarigione, senza il minimo strascico.
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 18.6k visite dal 15/09/2005.
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