Iiodio 131, ipertiroidismo ed esoftalmo
Buona sera.
Ho 39 anni, vivo a Venezia.
Sono stata ipotiroidea per più di 15 anni. Poi tra la fine del 2007 e metà del 2008 ho fatto confusione con il dosaggio cambiando formato delle pillole,e prendendo il doppio di eutirox per 8 - 10 mesi( 200 invece della consueta dose 100). Dalle analisi svolte scopro in giugno 1008 che qualcosa non va.
Continuo con l'eccesso di dosaggio fino ad agosto, per fare gli esami di nuovo e mostrarli al medico che mi trova ipertiroidea, e mi fa tornare alla dose di 100.
Mi dice che cosi può riassestarsi.
Intanto gli occhi si sono fatti sporgenti, il sinistro in particolare.
In ottobre smetto di prendere eutirox, i valori non sono migliorati, gli occhi sono sempre fuori.
Adesso ho rifatto gli esami più completi e il nuovo endocrinologo mi ha dato da prendere inderal 40 x 2 al dì fino all'esito degli esami, prevedendo per dopo il topazole.
Il mio cuore sta meglio e sono meno stanca.
Adesso ho paura delle cure e degli esiti.
Ho paura del topazole perchè so che fa ingrassare (io sono obesa)ed è connesso ad un rischio di cancerogenicità.
Ho paura dello iodio 131, che pur mi attira, non so se si può fare con gli occhi così,e temo ricadute per il futuro da una sostanza radioattiva, e sulla possibilità di avere figli, e la possibilità di irradiare gli altri.
Ho paura dei rischi dell'operazione per l'asportazione della tiroide, ho letto che può essere lesionata la laringe.
E per finire sono terrorizzata dal rimanere con questi occhi o peggiorare.
Io non mi riconosco, mi danno fastidio ( dovrebbero essere classe II a, spero) e il mio compagno non vede più la mia espressione...
Sono veramente afflitta.
Ho anche altri problemi e mi sento un rottame, e un mostro più del solito.
E comincio a sentirmi sola e pronta a ricadere nella depressione.
Che faccio?
Torneranno a posto gli occhi?
Io starò meglio? o per curare una cosa finirò per rischiare di peggio?
Ho 39 anni, vivo a Venezia.
Sono stata ipotiroidea per più di 15 anni. Poi tra la fine del 2007 e metà del 2008 ho fatto confusione con il dosaggio cambiando formato delle pillole,e prendendo il doppio di eutirox per 8 - 10 mesi( 200 invece della consueta dose 100). Dalle analisi svolte scopro in giugno 1008 che qualcosa non va.
Continuo con l'eccesso di dosaggio fino ad agosto, per fare gli esami di nuovo e mostrarli al medico che mi trova ipertiroidea, e mi fa tornare alla dose di 100.
Mi dice che cosi può riassestarsi.
Intanto gli occhi si sono fatti sporgenti, il sinistro in particolare.
In ottobre smetto di prendere eutirox, i valori non sono migliorati, gli occhi sono sempre fuori.
Adesso ho rifatto gli esami più completi e il nuovo endocrinologo mi ha dato da prendere inderal 40 x 2 al dì fino all'esito degli esami, prevedendo per dopo il topazole.
Il mio cuore sta meglio e sono meno stanca.
Adesso ho paura delle cure e degli esiti.
Ho paura del topazole perchè so che fa ingrassare (io sono obesa)ed è connesso ad un rischio di cancerogenicità.
Ho paura dello iodio 131, che pur mi attira, non so se si può fare con gli occhi così,e temo ricadute per il futuro da una sostanza radioattiva, e sulla possibilità di avere figli, e la possibilità di irradiare gli altri.
Ho paura dei rischi dell'operazione per l'asportazione della tiroide, ho letto che può essere lesionata la laringe.
E per finire sono terrorizzata dal rimanere con questi occhi o peggiorare.
Io non mi riconosco, mi danno fastidio ( dovrebbero essere classe II a, spero) e il mio compagno non vede più la mia espressione...
Sono veramente afflitta.
Ho anche altri problemi e mi sento un rottame, e un mostro più del solito.
E comincio a sentirmi sola e pronta a ricadere nella depressione.
Che faccio?
Torneranno a posto gli occhi?
Io starò meglio? o per curare una cosa finirò per rischiare di peggio?
[#1]
Giustamente il suo endocrinologo prima di darle un anti tiroideo, vuole controllare l'esito degli esami ormonali.
I rischi di effetti collaterali sulle eventuali terapie che tanto l'angosciano, sono dettate da una giusta preoccupazione per la patologia, ma se intraprese in modo corretto sono minimi.
Sull'oftalmopatia, sarebbe opportuna una valutazione clinica e strumentale della stessa, per valutare lo stato di attivita' o meno. Sarebbe importante in particolare una TAC delle orbite. Valutazioni queste che spettano comunque all'endocrinologo che la segue, avendo la possibilita' di valutare direttamente il suo quadro clinico.
I rischi di effetti collaterali sulle eventuali terapie che tanto l'angosciano, sono dettate da una giusta preoccupazione per la patologia, ma se intraprese in modo corretto sono minimi.
Sull'oftalmopatia, sarebbe opportuna una valutazione clinica e strumentale della stessa, per valutare lo stato di attivita' o meno. Sarebbe importante in particolare una TAC delle orbite. Valutazioni queste che spettano comunque all'endocrinologo che la segue, avendo la possibilita' di valutare direttamente il suo quadro clinico.
Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia
[#2]
Utente
Gentile Dr. Di Martino, grazie di avermi risposto.
E grazie del suggerimento a proposito della TAC, che riporterò all'endocrinologo, se lui stesso non dovesse propormela.
Adesso aspetto lunedì per la visita.
Sono stata sfortunata in molte cose nella qualità della ia vita.
Spero vada meglio stavolta.
Buon san Valentino
E grazie del suggerimento a proposito della TAC, che riporterò all'endocrinologo, se lui stesso non dovesse propormela.
Adesso aspetto lunedì per la visita.
Sono stata sfortunata in molte cose nella qualità della ia vita.
Spero vada meglio stavolta.
Buon san Valentino
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 14/02/2009.
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