Intossicazione da farmaci?

Gentilissimi dottori, vi chiedo un parere e un aiuto per una situazione che non riesco bene a comprendere e a risolvere.

Quello che mi succede, in pratica, è che spesso non riesco a tollerare bene i farmaci, soprattutto quando mi vengono prescritti ai dosaggi medio/alti.
Questa cosa mi è successa diverse volte con antibiotici, cortisonici, farmaci come Tavanic, farmaci per la pressione.
Non parlo di reazioni propriamente allergiche, ma una forma di intossicazione che comprende alcuni disturbi come: battito accelerato (a riposo battito intorno ai 90), palpitazioni avvertite, pressione più alta del solito (ce l’ho alta già di mio), a cui si aggiungono spesso manifestazioni lievi di tipo psicotico (ansia, senso di allarme ad ogni stimolo ricevuto, insonnia, incubi, difficoltà a concentrarmi).


La cosa più brutta è successa l’ultima settimana.
Ho fatto una cura antibiotica con claritromicina (500 x 2 volte al g), più brufen 600 2 volte al g.

Già al 2 giorno di somministrazione ho iniziato ad avvertire i suddetti sintomi.
La notte del 3 giorno ho avuto dei bruttissimi attacchi di spasmi muscolari e tremori.
Sono andato al pronto soccorso, i parametri tuttavia erano buoni (ECG e analisi varie), a parte ipertensione e battito abbastanza alto.
Loro hanno giustificato i tremori con l’ascesso dentale che stavo curando (ma mi pare improbabile visto che era già in regressione e che non ho avuto febbre).

Il giorno dopo ho sospeso brufen, però di nuovo ho avuto spasmi muscolari che arrivavano piano piano per poi crescere e trasformarsi in un tremore generalizzato ed incontrollabile di tutto il corpo.
Dopo un po’ si placavano per poi riniziare una/due ore dopo.
Un incubo, se ci ripenso.
A questo si aggiungeva l’incapacità di dormire, non solo per lo stato generale "alterato", ma perché come chiudevo gli occhi avevo allucinazioni ipnagogiche vivide e spaventose, cosa che mi faceva subito destare in maniera improvvisa e con batticuore.

Il giorno dopo ho smesso con l’antibiotico (interrompendo circa 3 gg prima della scadenza della terapia) perché ero veramente arrivato al limite.
Con l’interruzione dell’antibiotico sono scemati nel giro di mezza giornata gli episodi di spasmi e tremori, fino a scomparire.
Stessa cosa per le allucinazioni ipnagogiche.
A distanza di due giorni però rimane uno stato di leggera ansia e pressione alta, giustifico la cosa con il fatto che sono state giornate di particolare stress emotivo.


Quello che vi chiedo è: cosa devo fare quando mi ricapitano queste situazioni?
Ci sono esami da fare per capire qual è il problema?
Io, da quello che ho capito, non penso di essere allergico ma di avere una sorta di ipersensibilità.
Ma non saprei che nome dare a questa cosa e soprattutto come adeguarmi in futuro.
E’ difficile convivere con l’idea di non poter prendere farmaci importanti come antibiotici e cortisonici visto che in determinate occasioni possono salvare la vita

Vi ringrazio di cuore.
Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 8k 416
Gentile utente
gli effetti collaterali che riferisce generallmente sono piuttosto insoliti per i farmaci citati, comunque è possibile che lei appartenga a quellacategoria dei metabolizzatori lenti, ovvero il sistema enzimatico deputato al metabolismo (citocromi) metabolizza lentamente i farmaci assunti raggiungendo così concentrazioni ematiche piuttosto alte tali da rientrare nella "fascia tossica" delleconcentraioni nel sangue; ci sono dei test genetici per valutare se un soggetto appartiene ai normometabolizzatori, metabolizzatori lenti o rapidi

Tommaso Vannucchi

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Dottore, la ringrazio veramente di cuore, da molto tempo cerco una risposta ai suddetti quesiti (consultandomi con vari medici) e Lei è stata l'unica persona a fornirmi un'ipotesi da provare a vagliare, le sono veramente riconoscente per il tempo e la competenza che mi ha dedicato.
Intanto proverò a verificare se nella mia zona si può fare questo test di cui mi parla. Solo un'ultimissima domanda: nel caso io rientrassi nella categoria dei metabolizzatori lenti, come ovviare a questo problema in concomitanza con cure farmacologiche tipo quelle da me descritte (antibiotici, cortisonici ecc). Dovrei agire sulla posologia o ci sono altri "rimedi" per evitare quell'effetto "tossico"?
Grazie ancora, buona serata
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 8k 416
Nel caso rientrasse nei metabolizzatori lenti dovrebbe assumere dosi basse di farmaco tali da raggiungere la concentrazione ematica terapeutica e non sfociare in quella "tossica", è una questione di dosaggio del farmaco, per esempio il metabolizzatore rapido dovrebbe prendere dosi di farmaco superiori

Tommaso Vannucchi

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Buongiorno dottore, mi scusi se torno a disturbarla, ne approfitto della sua gentilezza.
Lei ha precedentemente scritto che esistono dei test genetici per vedere se si è metabolizzatori lenti. Può indicarmi nello specifico quale esame richiedere? Sono cose che si possono richiedere nei laboratori di analisi? Le chiedo questo perché ho intenzione di indagare.
Grazie mille.
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 8k 416
All' Ospedale Sant Andrea di Roma, per quanto di mia conoscenza c'è il Servizio di Farmacogenetica, provi a contattarli per capire se possono indirizzarla in qualchge laboratorio della sua zona

Tommaso Vannucchi

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Grazie mille Dottore, proverò
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